giovedì 11 febbraio 2010

L'ITALIA DI BERLUSCONI: UN PAESE CHE STA DIVENTANDO BARBARO

Un paese che sta diventando barbaro”

Lo scrive Libération nella pagina dei commenti: sotto accusa le leggi salva-premier, il decreto Pisanu e la Lega di Bossi. Ci va giù duro Libération: il quotidiano francese attacca pesantemente il governo e l’Italia intera in un articolo a firma Robert Maggiori, mettendo sotto accusa le leggi ad personam per riformare la giustizia, ma anche la libertà di internet e soprattutto la Lega Nord di Umberto Bossi, additata come il vero dramma del paese.

BARBARI E CENSORI! – “Un paese sempre più in via di barbarizzazione”, titola il quotidiano, che prima di tutto si chiede se l’Italia “è ancora un paese normale”: l’anomalia che rappresenta Berlusconi, il fatto che concentri su di sé il potere mediatico e che usi il parlamento come un’officina per fabbricarsi le leggi e che si porti dietro polemiche sulla Costituzione e scandali sessuali porterebbe a rispondere di no. Ma c’è di più: l’Italia, secondo Libé, sta regredendo a uno stato “provinciale”, dopo essere stata per tanto tempo un’avanguardia culturale. La sua classe politica non parla inglese, la sua televisione fa schifo, piena com’è solo di intrattenimento e programmi scemi mentre l’approfondimento politico è riservato a programmi come Porta a Porta, e raramente tra il pubblico si vedono neri o meticci. Il giornale cita anche le accuse di Bob Geldolf e Bill Gates per la scelta di ridurre gli aiuti ai paesi poveri. Quindi Libération passa a criticare il famigerato Decreto Pisanu, a causa del quale ci si può connettere a Internet negli hot spot soltanto presentando una carta d’identità, e si ricordano le polemiche nel governo tra quelli che volevano censurare Facebook. Infine, sul punto, si rammentano le tante petizioni per “liberare la rete”, che in Italia ha una penetrazione inferiore agli altri paesi europei. Ma, ricorda Maggiori, questo è normale visto che bossi ditomedio LItalia di Berlusconi? Un paese che sta diventando barbaroBerlusconi è un uomo e un imprenditore “vecchio stampo”, di quelli che guardano al web con sospetto.

UMBERTO BOSSI MON AMOUR – Ma a livello sociale è che il declino si fa sentire. Con il fatto di concentrare l’attenzione su di sè all’estero non si riesce a rendersi conto della polverizzazione della società che porta ad un degrado morale e civile, se non addirittura di” barbarizzazione“d’Italia. La Lega Nord di Umberto Bossi. il cui organo di stampa, La Padania scrive: “Quando ci libereremo di neri, prostitute, ladri,stupratori color nocciola e zingari che infestano le nostre case, le nostre spiagge, le nostre vite, le nostre menti?Buttiamoli fuori, quei bastardi! “. Alleato essenziale del partito di Berlusconi, la Lega è riuscita ad eleggere i suoi uomini, molti dei quali sono ministri, in posizioni di prestigio nelle amministrazioni diffondendo un po’ ovunque i suoi discorsi xenofobi.

L’ODIO SU YOUTUBE - Basta guardarsi i discorsi di Mario Borghezio su Youtube, oppure ascoltare stralci di trasmissioni di Radio Padania: nessun paese avrebbe tollerato una simile esplosione di odio e stupidità. Si promuovono i valori cristiani, della famiglia, il lavoro, vogliono la croce sulla bandiera italiana e il crocifisso nelle scuole, ma poi il Ministro dell’Istruzione intende imporre una quota di stranieri in classe, il Ministro degli Interni ha voluto istituire pattuglie (flop colossale, per fortuna, nessuno si è offerto come volontario) di poliziotti di quartiere,ha stabilito che è un crimine il semplice fatto di essere straniero senza documenti. Per non parlare di Daniela Santanché, una piccola star della politica, e leader a destra della destra estrema che dichiara di essere sotto-segretario al Welfare per il solo fatto di essere simpatica a Berlusconi (del quale dice: “Egli è ossessionato da me, ma non mi avrà mai” o “Gli piacciono le donne in orizzontale“) e che si è distinta per affermazioni del tipo: “Maometto era un pedofilo“. Tutto questo provoca scarse reazioni in Europa. Ed è, probabilmente colpa del fatto che l’Italia si sta provincializzando. Da qualsiasi parte la si guardi, la si può amare per la sua cucina, l’arte e il paesaggio, senza prenderla però mai sul serio, né nel bene né nel male. Immaginate cosa sarebbe accaduto nelle strade di Londra, Parigi, Berlino o altrove, se la Lega Nord fosse stato un partito, per esempio, austriaco o francese, e se Umberto Bossi si fosse chiamato Jörg Haider

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