martedì 27 dicembre 2011

PROFUMO: VIA I VECCHI ABILITATI

Potrebbe salire la percentuale del 50% destinata ai concorsi
Meno posti per i vecchi precari
Tra annunci alla stampa e incontri con i sindacati,
il ministro scrive la sua direttiva 2012
di Alessandra Ricciardi ItaliaOggi, 27.12.2011
Tra annunci a mezzo stampa e incontri con i sindacati (in verità finora uno solo, un altro è previsto per questa settimana), il ministro dell'istruzione, Francesco Profumo, ha nei fatti riscritto la direttiva sulle priorità dell'azione amministrativa per il 2012 fissate dal suo predecessore, Mariastella Gelmini. Anche se l'atto non è stato cassato, è stato però scalzato dalle indicazioni che Profumo sta dando in queste settimane alle strutture. Su alcuni fronti, c'è certamente continuità. É il caso del recupero degli scatti di anzianità per il personale della scuola: c'è un ammanco di circa 100 milioni di euro per coprire gli scatti del 2012. Il ministero dell'economia ha riscontrato che a causa delle maggiori supplenze per il sostegno non sono stati raggiunti tutti i risparmi di spesa previsti dal decreto legge 112/2008. Ministero dell'istruzione e Tesoro stanno ora provando a rimediare per garantire il pagamento integrale degli aumenti a tutti. Intanto viale Trastevere ha scucito il via libera dell'Economia per l'aumento del 54% rispetto al 2011 (da 130 a 200 milioni) dei fondi per il funzionamento delle scuole.
Nel vertice con le sigle sindacali della scorsa settimana, si è discusso anche di trasparenza dei dati, di mobilità del personale Ata, del capitolo scuola nel piano per il Sud e soprattutto del nuovo concorso per insegnanti che Profumo ha annunciato nei giorni scorsi. Il ministro aveva parlato di 12.500 nuovi assunti, poi si è corretto: riguardano solo gli assunti attraverso il concorso. Ma le stime si basano su dati vecchi circa i pensionamenti attesi per il 2012, prima che entrassero in vigore le norme della riforma Fornero (si veda l'altro articolo in pagina). I dati sull'esatto flusso di uscita si avranno solo a fine febbraio, intanto però c'è da definire il nuovo sistema del reclutamento per il quale Profumo può utilizzare una delega aperta. É stata costituita una commissione ad hoc per rivedere il dossier preparato dalla Gelmini: quello che è certo è che il nuovo ministro spinge per avere nuovi criteri di selezione da subito, sin dal 2012, che valorizzi anche il saper fare in classe dei candidati. «Abbiamo più di 200mila persone in graduatoria. Dall'altra dobbiamo dare un segnale ai giovani. Bisogna pensare a due canali per assumere», ha detto Profumo, «il 10 gennaio andrò a discuterne in commissione alla Camera, l'11 al Senato. Una volta capito il turn over, una volta elaborati i numeri, potremmo dividerli in modo percentuale su uno e sull'altro canale». Affermazioni che confermano l'intenzione del ministro di modificare la percentuale con cui oggi si assumeva: per metà dal concorso e per metà dalle graduatorie. Il che risponderebbe all'esigenza di fare più spazio ai nuovi docenti.
Ci sono nel frattempo i Tfa, i tirocini formativi attivi da avviare: il ministero non ne vuole autorizzare 23 mila come chiesto da Comunione e liberazione ma molti meno, per rispettare il fabbisogno reale ed evitare che ci siano nuovi precari.
C'è poi il piano per il Sud, certamente un'innovazione rispetto al precedente ministro. Ma anche in questo caso si attendono dettagli sul come verranno ripartiti i 900 milioni di euro destinati alla scuola delle regioni meridionali. Positive le prime reazioni dei sindacati, Cgil, Cisl e Uil scuola. Tutti però invocano grande cautela.
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mercoledì 30 novembre 2011

FONDAZIONE AGNELLI: CHIAMATA DIRETTA

La scuola media è davvero l’anello debole della scuola italiana. Lo suggeriscono le rilevazioni internazionali, secondo le quali gli studenti italiani sono quelli che patiscono la più profonda flessione dei propri risultati di apprendimento nel passaggio dalle scuole elementari alla media, come pure la cattiva reputazione che la secondaria di primo grado oggi gode presso l’opinione pubblica, le famiglie e nello stesso mondo della scuola. Lo confermano nuove ricerche realizzate dalla Fondazione Agnelli e rese pubbliche nel suo Rapporto sulla scuola in Italia 2011.
Il Rapporto sulla scuola in Italia 2011 sarà presentato oggi a Roma dal direttore della Fondazione, Andrea Gavosto, presso la sede degli Editori Laterza, per i cui tipi il volume sarà in libreria ai primi di dicembre. Alla presentazione parteciperanno il ministro dell’Istruzione, l’Università e la Ricerca, Francesco Profumo, Alessandro Laterza (amministratore delegato Laterza), Maria Sole Agnelli e John Elkann (presidente e vicepresidente della Fondazione Agnelli).
Il Rapporto mette in luce come sia proprio alle scuole medie che esplodono in modo drammatico i divari di apprendimento determinati dall’origine socio-culturale degli studenti, che invece le scuole elementari riescono a contenere con successo. La probabilità di essere in ritardo alla fine delle medie da parte di uno studente figlio di genitori con licenza media è quattro volte superiore a quella del compagno figlio di genitori laureati, quella di uno studente straniero nato all’estero e scolarizzato in Italia è addirittura venti volte superiore a quella di un italiano. I divari sociali di apprendimento che nascono alle medie rischiano di compromettere il percorso scolastico, specialmente degli studenti di origine più svantaggiata. Questi divari e ritardi diventano, infatti, irrecuperabili alle superiori, generando la grave piaga dell’abbandono, mettendo a rischio il futuro di troppi ragazzi e, in definitiva, privando il Paese di risorse umane preziose in una fase storica così difficile e incerta.

Il Rapporto rivela, inoltre, che gli insegnanti della scuola media sono i più anziani (età media, oltre 52 anni, con moltissimi concentrati nella fascia intorno ai 58 anni) e i meno soddisfatti della loro preparazione complessiva, oltre a essere coinvolti nel più vorticoso turnover di cattedre di tutta la scuola italiana: 35 docenti di scuola media su 100 non insegnano l’anno dopo nella stessa scuola, con le prevedibili conseguenze negative per la continuità didattica dei loro allievi.

Occorre affrontare presto e con energia questa profonda crisi della scuola media, che da molti anni ha smarrito la propria identità e il senso della sua missione (non riuscendo a essere efficace, ma nemmeno equa). Occorre ridarle una missione chiara (essere più efficace, innanzitutto perché più equa) aggiornando le sua offerta pedagogica e didattica, attraverso (1) un forte orientamento alla personalizzazione dell’insegnamento da realizzarsi attraverso un’estensione del tempo scuola con una vera “scuola del pomeriggio”; (2) maggiore attenzione alla progettazione comune degli insegnanti; (3) un arricchimento della “cassetta degli attrezzi” dei docenti che permetta loro soluzioni didattiche che integrino o sostituiscano la lezione frontale (ad es. il cooperative learning); (4) una valorizzazione pedagogica del modello dell’istituto comprensivo (e del curricolo verticale), diffusosi e oggi generalizzato quasi esclusivamente per ragioni di contenimento dei costi, ma di cui le ricerche della Fondazione indicano una evidente superiorità dal punto di vista degli apprendimenti; (5) una seria riflessione nazionale sul tema dell’essenzializzazione delle materie. Perseguendo queste priorità, sarà possibile rendere la scuola secondaria di primo grado più adatta alle esigenze di allievi preadolescenti, nel pieno di una delicata transizione dal punto di vista cognitivo, psicologico e relazionale.

Una scuola media rinnovata, più efficace e insieme più equa, deve essere uno degli obiettivi di politica scolastica fondamentali nel prossimo futuro, a cui dedicare attenzione e investimenti. La prima condizione per realizzarlo è approfittare della finestra di opportunità offerta dal prossimo pensionamento di decine di migliaia di insegnanti delle medie per realizzare un serio e profondo rinnovamento del corpo docente, attraverso soluzioni di reclutamento (chiamata diretta o concorso) orientate in modo specifico alla secondaria di primo grado, che permettano di verificarne l’effettiva preparazione sul piano disciplinare come su quello pedagogico-didattico, quest’ultimo in particolare oggi assai carente.


redazione@aetnanet.org
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giovedì 17 novembre 2011

11 MILA DOCENTI RISCHIANO IL LICENZIAMENTO

Rischiano il licenziamentoquasi 11 mila docenti in esubero
L'articolo 4 del provvedimento approvato dal Parlamento prevede la "messa in disponibilità" degli insegnanti di ruolo rimasti senza cattedra. Il grosso degli esuberi riguarda la scuola media superioredi
 SALVO INTRAVIA

ROMA - Rischiano il licenziamento quasi 11 mila docenti in esubero della scuola. La norma è contenuta nel maxiemendamento alla legge di stabilità, approvata in via definitiva sabato scorso prima delle dimissioni di Silvio Berlusconi. E a pagare il prezzo più salato alla crisi economica che ha travolto l’Italia potrebbero essere proprio gli insegnanti di ruolo rimasti senza cattedra per effetto dei tagli agli organici imposti dalla coppia Tremonti-Gelmini. Il testo dell’articolo 4-terdecies introduce nuove “disposizioni in tema di mobilità e collocamento in disponibilità dei dipendenti pubblici”.
“Le pubbliche amministrazioni che hanno situazioni di soprannumero o rilevino comunque eccedenze di personale sono tenute a osservare” la seguente procedura, recita il testo della legge. Di che si tratta? Dopo una preliminare informativa alle rappresentanze sindacali del personale l’amministrazione verifica la “ricollocazione totale o parziale del personale in soprannumero nell’ambito della stessa amministrazione o presso altre amministrazioni”. E, in caso negativo, anche la possibilità di collocare i dipendenti in esubero anche al di fuori della regione in cui si trovano in servizio.
Trascorsi 90 giorni” dalla comunicazione resa ai sindacati, i docenti in esubero che non riescono a trovare posto saranno collocati “in disponibilità”. Una situazione che prevede “la sospensione di tutte le obbligazioni inerenti al rapporto di lavoro” e “una indennità pari all’80 per cento dello stipendio, per la durata massima di 24 mesi”. Successivamente, scatta il licenziamento. Per gli 11 mila docenti in esubero censiti da viale Trastevere si prospetta la mobilità forzosa in altre scuole anche di altre province e, se non riusciranno a trovare una cattedra libera, anche fuori regione. L’ultima ratio è la messa in disponibilità con l’80 per cento dello stipendio e il licenziamento.
Il grosso degli esuberi – con più di 8 mila prof rimasti senza cattedra - riguarda la scuola superiore, dove la riforma Gelmini è al secondo anno di applicazione. Segue a ruota la scuola primaria, con poco più di mille e 700 esuberi e la scuola media. Il grosso dei docenti alla disperata ricerca di una cattedra sulla quale accomodarsi per evitare guai si registra nelle regioni meridionali. Per tutti la salvezza è rappresentata dai pensionamenti. Ma neanche in questo versante sembrano esserci buone notizie: se l’età pensionabile crescerà, come ci chiede l’Europa, sarà difficile che si liberino posti e mancano ancora tre anni prima che la riforma delle superiori vada a regime.


http://www.repubblica.it/scuola/2011/11/15/news/rischiano_il_licenziamento_quasi_11_mila_docenti_in_esubero-25070923/?ref=HREC2-10 Continua a leggere!

martedì 27 settembre 2011

L’Associazione Tutti a Scuola denuncia la Pubblica Amministrazione


Si tratta di una denuncia penale, presentata presso la Procura di Napoli, Roma e Milano, «di fronte alla reiterazione costante di comportamenti della Pubblica Amministrazione lesivi del diritto allo studio dei minori con disabilità». La stessa associazione napoletana aveva messo a disposizione nei giorni scorsi il proprio studio legale, per un ricorso collettivo in caso di riduzione delle ore di sostegno
Non cessano le iniziative dell’attiva associazione napoletana Tutti a Scuola per il rispetto dei diritti degli alunni con disabilità e delle loro famiglie nelle scuole italiane. È infatti di queste ore la notizia che Tutti a Scuola, rappresentata da Antonio Nocchetti, «di fronte alla reiterazione costante di comportamenti della Pubblica Amministrazi lesivi del diritto alloone  studio dei minori diversamente abili, ha deciso di procedere in sede penale», come si legge in una nota dell’Associazione, che in tal senso ha presentato la propria denuncia alla Procura Generale della Repubblica di Napoli, Roma e Milano.
Nei giorni scorsi, poi, sempre Tutti a Scuola, ritenendo che la «Legge 122/10 abbia sostanzialmente determinato per i bambini in situazione di gravità ai sensi della Legge 104/92, l’impossibilità alla deroga per le ore di sostegno», nel caso in cui vi siano state riduzioni delle ore di sostegno rispetto allo scorso anno, ha messo a disposizione il proprio studio legale per un ricorso collettivo.
Da ricordare infine che poco meno di due settimane fa, l’associazione napoletana era scesa in piazza a Roma, davanti a Palazzo Montecitorio, per chiedere «il rispetto della Sentenza 80/10 della Corte Costituzionale, in modo tale che “gli insegnanti di sostegno siano pari alle effettive esigenze dell’alunno con diversa abilità”», ma anche «lo scioglimento delle classi con più di un alunno disabile con diagnosi di gravità e l’immediato reperimento di risorse dedicate alla formazione e all’aggiornamento permanente degli insegnanti curricolari e di sostegno» (se ne legga nel nostro sito cliccando qui). (S.B.)
Per ulteriori informazioni: info@tuttiascuola.org, toni@tuttiascuola.org.
 
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martedì 20 settembre 2011

MIUR: ALTRI RICORSI ALL'ORIZZONTE. VIA I PRECARI STORICI DALLA SCUOLA

Come riferito dal Ministero dell'Istruzione nella nota n.AOODPPR/REG:UF./n. 2008 del 10 agosto 2011, e allegate tabelle, riguardo le nuove formazioni di docenti “il 50% dell’ammontare complessivo degli aspiranti inclusi nelle graduatorie a esaurimento, il restante 50% resta appannaggio dei TFA [tirocinio formativo attivo], pur al netto degli esuberi provinciali”;
- Il Ministero spiega così, e con ulteriori specificazioni, che dal 2012, nonostante la persistenza di graduatorie ad esaurimento di docenti precari su tutto il territorio nazionale, il 50% delle disponibilità delle docenze sarà riservato a nuovi insegnanti, neolaureati o comunque neo-abilitati attraverso i nuovi corsi universitari; che inoltre questi docenti verranno formati non solo nella misura del 50% per l’immissione in ruolo loro riservata annualmente, ma in una misura superiore del 40%;
- A fronte di questa innovazione normativa permane la situazione precaria di coloro (decine di migliaia di insegnanti) che, avendo frequentato a suo tempo le SSIS (scuole di specializzazione postuniversitarie della durata di 2 anni e 3 per il conseguimento del titolo abilitante al sostegno: esattamente uguali ai nuovi corsi TFA) e/o vinto i concorsi, vedranno adesso un allungamento del doppio del tempo previsto per l’immissione in ruolo, il che lede un diritto acquisito superando le prove concorsuali;
- Ciò appare illogico, giacché la sostanziale identità dei due percorsi (quello imperniato sulle SSIS e il nuovo, incentrato sui corsi TFA) suggerirebbe di inserire i neodocenti nelle medesime graduatorie provinciali ad esaurimento esistenti, naturalmente con il punteggio spettante loro da tabelle ministeriali;
- Altresì appare insensato avviare i TFA nelle province in cui le relative Graduatorie ad Esaurimento  risultano ancora ben lontane dall'esaurirsi, specie con un sovrannumero del 40% rispetto alla metà dei posti disponibili (senza contare l'ulteriore sovrannumero di circa 3000 posti).
- Se non ritenga il Ministro che la norma vigente, creando una corsia preferenziale a vantaggio dei neolaureati e/o dei nuovi formati, costituisca una condizione di disparità, danneggiando gravemente insegnanti già valutati tramite i corsi SSIS (che – si ricorda – erano validi come prova concorsuale);
- Che pur comprendendosi l’intento del Ministero di immettere nei ruoli personale più giovane e neolaureato, la persistenza di una tale palese disparità si profila come incostituzionale, prefigurando interventi in via giudiziale in favore dei danneggiati;
- Quali determinazioni il Ministro intenda adottare per correggere una tale evidente discriminazione.

Rosario Oliviero
Docente precario Continua a leggere!

domenica 18 settembre 2011

GOVERNO-TREMONTI: DISABILI PARASSITI BLOCCANO LA COMPETITIVITA'

Per Gelmini e Tremonti, i bambini disabili fingono, vanno mandati gli ispettori

FAND CAMPANIA

Un comma nella manovra che sta per essere approvata stabilisce l'invio di ispettori nelle scuole per certificare l'handicap dei bambini disabili (altrimenti niente insegnante di sostegno). Colpisce la scarsa umanità (e la poca utilità) di una norma del genere, un po' nazista e umiliante oltretutto per i ragazzi e per i loro genitori. Dubito fortemente che il comma numero 6 del capitolo sulla razionalizzazione della spesa relativa all'organizzazione scolastica serva a far risparmiare soldi (casomai se ne spenderanno per organizzare le "gite" degli ispettori,on dato che non è certo nelle scuole che si annidano i falsi invalidi, al contrario di quello che sostiene la Gelmini). Invece di finanziare queste assurde commissioni non sarebbe meglio evitare di tagliare gli insegnanti di sostegno? Esistono già dei certificati medici per provare le condizioni di invalidità dei ragazzi. Inoltre avere un insegnante di sostegno non è certo qualcosa di piacevole, ma segna terribilmente gli alunni che evidentemente vorrebbero essere come tutti gli altri e svolgere le normali attività insieme ai loro compagni. Non certo fingersi invalidi per ottenere chissà quali vantaggi. Possibile che questa gente manchi completamente di tatto, sensibilità umana, ragionevolezza? Possibile che non capiscano che è altrove che vanno cercati gli sprechi (province, enti inutili, privilegi della casta) e non accanendosi contro i più deboli? 

Dunque sono i disabili a «bloccare la competitività»: complimenti Ministro! 

SUPERANDO

«Due milioni e settecentomila invalidi in Italia pongono la questione se un Paese così può essere competitivo»: sono parole pronunciate dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti, nel presentare la Manovra Finanziaria Correttiva, contenenti uno stigma tanto grave da caratterizzarsi come uno dei più rilevanti danni recenti per le persone con disabilità. L’invalido, infatti, sarebbe un "parassita" che blocca la competitività e tale affermazione "razzista" non può che moltiplicarsi presso l'opinione pubblica, enfatizzata da certi organi d'informazione. La realtà è che questa Manovra "mette le mani nelle tasche degli italiani" e pur trovando assai poco in quelle delle persone con disabilità, quel poco intende riprenderselo con decisione inversamente proporzionale alla prudenza usata nei confronti degli evasori fiscali. E il modo scelto per farlo è il più subdolo, passando cioè il "fiammifero acceso" alle Regioni e decretando sostanzialmente la fine delle già timide politiche regionali sulla non autosufficienza, la domiciliarità e il contenimento del disagio sociale.
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sabato 17 settembre 2011

BENEVENTO: SCIOPERO DELLA FAME


red - Benevento. Da tre anni disoccupati, una ventina di precari della scuola hanno occupato il tetto dell'AT di Benevento, reclamando il "diritto a vivere"
Non è la prima volta che la città di Benevento sia al centro della scena per i problemi legati al precariato. Tre anni senza lavoro sono tanti e Daniela Basile, presidente del comitato degli insegnanti e Ata precari sanniti, denuncia: ''Disoccupati da tre anni, senza una via di uscita''. La stessa Basile afferma, in un lancio di agenzia, che "il dirigente provinciale dell'Ufficio scolastico non ha voluto riceverci barricandosi nelle proprie stanze''.
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sabato 10 settembre 2011

MODENA: SPEZZONI FINO A SEI ORE CONFERITI DALL'USP

Accordo storico a Modena. Gli spezzoni fino a sei conferiti oggi in sede di incarico annuale.

Di Vincenzo Brancatisano
www.vincenzobrancatisano.it

10 SETTEMBRE 2011 - Accordo storico a Modena sull'assegnazione degli spezzoni inferiori a sette ore. Dopo un tira e molla tra la rete delle scuole autonome di Modena (Asamo per le medie di secondo grado e Rismo per le medie di primo grado) e i sindacati e respinto solo da Rismo, i sindacati con in testa Robertino Capponcelli della Gilda, hanno ottenuto in mattinata che gli spezzoni fossero conferiti in sede di convocazione provinciale. Soddisfazione tra i precari presenti che vedono nella svolta un cospicuo incremento delle possibilità di occupazione. Finora, a fronte di altre storiche battaglie che non avevano portato a nulla, i mini spezzoni venivano attribuiti dagli istituti solo dopo la conclusione delle operazioni di nomina annuale. In questo modo, al di là dei problemi di scarsa trasparenza delle operazioni, gli spezzoni finivano attribuiti al personale interno, di ruolo e precario, che andava sovente oltre le 18 ore settimanali e fino alle 24, lasciando i precari con poche ore settimanali o addirittura disoccupati. Facendo leva su alcune motivazioni di natura economico sociale più che giuridica (anche se la paventata antigiuridicità del provvedimento che contrasterebbe contro un Dm sembra a sua volta esclusa) che si possono leggere nel testo pubblicato sotto,  i sindacati Flc, Cisl, Uil, Gilda Fgu e Snals hanno superato le resistenze della controparte e poco prima delle 10 di stamattina, durante le operazioni di conferimento delle nomine annuali, e dopo un supplemento di contrattazione rispetto a un accordo già siglato nei giorni scorsi, i dirigenti delle scuole polo hanno comunicato la decisione alla vasta platea di precari accorsi nei vari istituti dove erano stati convocati. Ieri sera i sindacati avevano inviato una diffida all’amministrazione minacciando di bloccare le nomine se non fosse stata data esecuzione all’importante accordo. Solo Rismo non ha accettato di aderire all’accordo e dunque gli spezzoni in questo caso rimarranno di competenza degli istituti, mentre per elementari e infanzia il problema era stato risolto nei giorni scorsi con la decisione di lasciare le cose come stavano nel passato. Nel passato peraltro il conferimento degli spezzoni da parte dei presidi aveva una giustificazione economica poiché lo Stato lucrava sulla mancata corresponsione dell’indennità di contingenza per le ore residue rispetto alle 18 settimanali tanto che queste non venivano pagate per un diciottesimo ma poco più della metà. Ma da qualche anno l’odiosa discriminazione è stata superata e dunque non v’è alcun motivo perché si debba continuare a lasciare gli spezzoni nella competenza degli istituti. Semmai la novità consentirà di meglio onorare il principio di buona amministrazione e il diritto allo studio in quanto fin da oggi le scuole hanno in servizio docenti su tutte le ore da coprire. Si pensi invece all’esborso economico cui, specie le elementari, le scuole vanno incontro fino a anno scolastico inoltrato per trovare supplenti cui affidare spezzoni. Il libro “Una vita da supplente” narra in proposito delle 250 telefonate che una scuola modenese ha dovuto fare un giorno per trovare una maestra. L’accordo modenese rappresenta una rivoluzione nel panorama nazionale e molti s’ispireranno alle lotte emiliane in vista delle operazioni dei prossimi giorni ma soprattutto del prossimo anno. [Dalla pagina Fb Unavitadasupplente Continua a leggere!

lunedì 29 agosto 2011

PROVE INVALSI: VOTARE NO AI PRIMI COLLEGI

 Pubblichiamo un comunicato di Cobas Scuola RE.
INVALSI: ATTENZIONE AI PRIMI COLLEGI 
DOCENTI! NON INSERIAMO LE PROVE NEL PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’ E NEL POF
I presidi hanno provato a dirlo in tutte le scuole d’Italia che le prove INVALSI sono obbligatorie, ma sono stati sonoramente smentiti: prima dal MIUR (Nota n. 2792 del 20.4.11), da varie sentenze e poi dall’archiviazione di tutti i provvedimenti disciplinari che alcuni presidi avevano pensato di intraprendere contro quei colleghi che si erano rifiutati di somministrare e/o correggere le prove o rinunciare alle proprie ore curriculari.
E’ proprio la Nota 2972 a suggerire ai presidi il comportamento per il prossimo anno, laddove afferma: «il piano annuale delle attività […] non può non contemplare tra gli impegni aggiuntivi dei docenti, anche se a carattere ricorrente, le attività di somministrazione e correzione delle prove INVALSI. Conseguentemente,. […] il riconoscimento economico per tali attività potrà essere individuato, in sede di contrattazione integrativa di istituto».
E’ stata subito evidente a tutti l’assoluta inconsistenza giuridica di tali affermazioni (e infatti poi tutti i giudici ci hanno dato ragione); infatti i casi sono due:
1) o le prove INVALSI rientrano nella funzione docente ? allora rientrano negli obblighi di lavoro pagate dallo stipendio ministeriale: CCNL art.28 c.4 (attività di insegnamento e attività funzionali all’insegnamento); si tratta di un elenco di obblighi di lavoro in cui NON RIENTRANO la correzione e la somministrazione delle prove INVALSI. Questa ipotesi è scartata a priori anche dal MIUR che infatti nella sua Nota non si prova nemmeno a ventilare un’obbligatorietà di questo tipo;
2) o le prove INVALSI rientrano nelle attività aggiuntive ? sono pagate con il fondo d’istituto: ma se è così, allora queste attività sono facoltative visto che NON ESISTONO ATTIVITÀ AGGIUNTIVE OBBLIGATORIE: esse sono sottoposte all’approvazione del Collegio docenti che, in piena autonomia, può accoglierle o respingerle. «Prima dell’inizio delle lezioni, il dirigente scolastico predispone, sulla base delle eventuali proposte degli organi collegiali, il piano annuale delle attività e i conseguenti impegni del personale docente, che sono conferiti in forma scritta e che possono prevedere attività aggiuntive. Il piano, comprensivo degli impegni di lavoro, è deliberato dal collegio dei docenti nel quadro della programmazione dell’azione didattico-educativa» (CCNL art.28 c.4)
Non dubitiamo che i solerti presidi italiani arriveranno ben preparati nei primi collegi dell’a.s. 2011/2012 e proveranno a inserire le prove INVALSI nelle attività che autonomamente (cioè volontariamente) la scuola decide di svolgere. Ma sarà per noi molto facile respingere questo tentativo: è il Collegio che delibera il piano delle attività e il POF e che ovviamente decide cosa ci sta dentro; richiamiamo l’art. 28 del contratto, sosteniamo che il piano delle attività lo decide il Collegio (e non il preside) e pretendiamo che da esso siano eliminate le attività relative alla somministrazione e correzione delle prove INVALSI. Non facciamoci intimorire, né dall’autoritarismo dei presidi né dal collaborazionismo di alcuni colleghi; e ricordiamo:
- non è vero che il piano deve essere approvato nel suo complesso (o tutto o niente); è prerogativa del Collegio Docenti accogliere in tutto o in parte la proposta di piano delle attività del preside
- non si sta discutendo se le prove INVALSI siano obbligatorie o meno (non sarà questo l’oggetto del contendere nei collegi di settembre, non facciamoci trascinare in questa discussione); si sta deliberando sul piano delle attività ed è solo il Collegio a decidere quali attività aggiuntive inserire o meno;
- non cadiamo nella trappola: “La correzione e somministrazione sono volontarie, ma intanto inseriamo le prove nel piano attività, così chi deciderà di collaborare, potrà essere pagato”; la battaglia contro le prove INVALSI non è tanto una questione stipendiale, ma soprattutto una battaglia culturale in difesa della qualità della scuola: è dunque la scuola nel suo complesso che, inserendo o meno i quiz tra le sue attività aggiuntive, fa una scelta didattico-culturale, indipendentemente da chi individualmente somministra/corregge le prove (tanto i presidi hanno sempre una corte a cui ricorrere). Infatti è proprio questo il senso delle attività aggiuntive da inserire nel piano annuale delle attività: «Il piano, comprensivo degli impegni di lavoro, è deliberato dal collegio dei docenti nel quadro della programmazione dell’azione didattico-educativa» (ancora CNCL art. 28 c.4)
ESEMPIO DI MOZIONE PER IL COLLEGIO DOCENTI
 Il Collegio Docenti dell’Istituto……………………………. riunito il ……………………………………., esprime un giudizio negativo sulle prove INVALSI, in quanto le stesse non si presentano solamente come strumenti esterni di rilevazione degli apprendimenti, ma interferiscono nell’atto didattico-educativo e rappresentano uno strumento che, in vista delle rilevazioni, modifica l’attività didattica e le sue metodologie proponendo una standardizzazione degli insegnamenti e mettendo in secondo piano le capacità di analisi, sintesi ed elaborazione critica degli allievi. Pertanto le prove INVALSI non paiono coerenti con il piano educativo e didattico della nostra istituzione scolastica e dunque, in base ai poteri conferiti al Collegio Docenti dal Decreto Legislativo, n. 297/1994 (Il Collegio docenti ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico art.7 c. 2) e dal CCNL (Prima dell’inizio delle lezioni, il dirigente scolastico predispone, sulla base delle eventuali proposte degli organi collegiali, il piano annuale delle attività e i conseguenti impegni del personale docente, che sono conferiti in forma scritta e che possono prevedere attività aggiuntive. Il piano, comprensivo degli impegni di lavoro, è deliberato dal collegio dei docenti nel quadro della programmazione dell’azione didattico-educativa art. 28 c.4)
delibera
di non inserire nel piano annuale delle attività/nel POF relativo all’a.s. 2011/2011 le attività di somministrazione e correzione delle prove INVALSI.
Nel caso la mozione andasse in minoranza nel Collegio, fatela verbalizzare con i nominativi dei colleghi che la sostengono e motivate il vostro personale rifiuto come “opzione metodologica di gruppo minoritario” che, come recita l’art. 8 dpr 275, entra a far parte del POF. Nessuno poi vi potrà obbligare a somministrare e/o correggere le prove.

“LORO” NON SONO ANDATI IN VACANZA:MENTRE CONTINUANO A TAGLIARE I POSTI DI LAVORO DEI COLLEGHI PRECARI, NELLA FINANZIARIA DI TREMONTI HANNO TROVATO IL MODO DI AUMENTARE VISTOSAMENTE LE RISORSE PER L’ISTITUTO DI VALUTAZIONE NAZIONALE!
MENTRE BLOCCANO CONTINUAMENTE I NOSTRI STIPENDI, IL MINISTRO GELMINI HA DICHIARATO CHE LE SPERIMENTAZIONI SUL MERITO DEI DOCENTI (STIPENDI DIFFERENZIATI) SARANNO FORTEMENTE IMPLEMENTATE (TUTTE LE SPERIMENTAZIONI HANNO, TRA I LORO PARAMETRI, I RISULTATI DELLE PROVE INVALSI)

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venerdì 26 agosto 2011

ZANOTELLI: TAGLIAMO LE ARMI, MA NON I SERVIZI SOCIALI

Un appello di Padre Alex Zanotelli contro la manovra finanziaria: tagliamo drasticamente le enormi spese militari italiane non i servizi sociali
Segnaliamo un nuovo appello di padre Alex Zanotelli sul tema della manovra finanziaria.
Egli sollecita le comunità cristiane, i vescovi, i cristiani impegnati in politica sul tema delle enormi spese militari del nostro paese la cui riduzione compenserebbe l'intera manovra finanziaria.
Padre Alex si dichiara stupito del silenzio "dei nostri vescovi, delle nostre comunità cristiane, dei nostri cristiani impegnati in politica. Il Vangelo di Gesù è la buona novella della pace: è Gesù che ha inventato la via della nonviolenza attiva. Oggi nessuna guerra è giusta ,né in Iraq, né in Afghanistan, né in Libia. E le folle somme spese in armi sono pane tolto ai poveri, amava dire Paolo VI. E da cristiani come possiamo accettare che il governo italiano spenda 27 miliardi di euro in armi, mentre taglia 8 miliardi alla scuola e ai servizi sociali?".
Vi invitiamo a diffondere e a sottoscrivere l'appello di padre Alex al seguente indirizzo:
http://www.ildialogo.org/appelli/indice_1314206334.htm

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sabato 6 agosto 2011

ASSUNZION RECORD IN LOMBARDIA

(FONTE ANSA) RIPARTIZIONE REGIONALE DELLE ASSUNZIONI 

SECONDO ALCUNE INDISCREZIONI I POSTI PER DOCENTI ED ATA SAREBBERO COSI' RIPARTITI:

(REGIONE DOCENTI ATA)
ABRUZZO 676 -735 
BASILICATA 287 -293 
CALABRIA 923- 1.020 
CAMPANIA 2.600- 3.000 
EMILIA ROMAGNA 2.940 -2.700 
FRIULI VENEZIA GIULIA 643- 914 
LAZIO 3.200 -3.400 
LIGURIA 695 -800 
LOMBARDIA 5.120 -7.505 
MARCHE 864 -1.000 
MOLISE 206 -235 
PIEMONTE 2.400 -3.300 
PUGLIA 1.900 -2.250 
SARDEGNA 849 -683 
SICILIA 1.590 -2.100 
TOSCANA 2.661 -2.350 
UMBRIA 511 -615  
VENETO 2.243 -3.100 
TOTALE COMPLESSIVO 30.308 -36.000
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sabato 30 luglio 2011

VERIFICARE I PUNTI SULLA PATENTE

Come verificare i punti della patente? (PRIMA DI PARTIRE FIRMA A FAVORE DELLA SCUOLA STATALE E CONTRO LA GUERRA. FIRMA LA PETIZIONE ONLINE  

http://www.petizionionline.it/petizione/no-al-rifinanziamento-delle-missioni-di-guerra-allestero/4688)


Con le vacanze ormai prossime è importante partire con la coscienza a posto, anche per quanto riguarda il saldo dei punti riportati dal nostro permesso di guida. Si tratta di una verifica che le Forze dell'Ordine effettuano ogni qualvolta ci fermano per un controllo, ma che possiamo fare anche noi.
Dopo una sanzione che abbia comportato una decurtazione di punti o per verificare che trascorso il tempo di "riabilitazione" questi siano stati restituiti. Sono molti i motivi che possono spingerci a verificare noi stessi e non dobbiamo obbligatoriamente far presenza ad un "posto di blocco" per scoprirlo.

Verifica online

Due le strade possibili. La prima è collegarsi al sito "Il Portale dell'Automobilista" nel quale il Ministero dei Trasporti ha allestito un'area preposta al controllo dei cosiddetti "abilitati alla guida"; per l'accesso è sufficiente iscriversi al portale e seguire le istruzioni.
Oppure al telefono
Una seconda via è invece telefonica. Basta chiamare questo numero: 848 782 782, avere la patente a portata di mano e seguire le istruzioni della "voce elettronica". Sia chiaro però: non si tratta di un numero verde e quindi non è gratuito. La telefonata va quindi effettuata da un normale telefono fisso e la tariffazione (urbana) segue il contratto in essere con il nostro gestore di telefonia.
I bonus e la matematica
Ovviamente, se sappiamo di non esserci persi nemmeno un punto per strada, il saldo può anche essere "dedotto". Chiunque infatti non abbia commesso infrazioni che prevedano la perdita di punti avrà infatti avuto "in omaggio" un paio di punti bonus ogni due anni. Cosa significa? Semplice: il calcolo scatta dall'introduzione di questo tipo di patente, nel 2003. Da allora ad oggi sono trascorsi quattro bienni per un totale di 8 punti, che sommati al "tesoretto" di partenza fanno avere a tutti gli automobilisti più virtuosi la bellezza di 28 punti.
Ma il tetto c'è I "regali" non sono infiniti però, ricordiamolo. L'ultimo scaglione previsto è infatti atteso nel luglio del 2013. Da quel momento, chi avrà la fortuna di aver raggiunto i 30 punti non godrà più di alcun bonus.
FONTE YAHOO Continua a leggere!

sabato 23 luglio 2011

DOMANDA PER L'INSERIMENTO NELLA PRIMA, SECONDA E TERZA FASCIA D'ISTITUTO

  AL SEGUENTE LINK GLI AGGIORNAMENTI SULLA PUBBLICAZIONE DELLE GAE PROVVISORIE: 
http://insegnantiprecaricaserta.blogspot.com/2011/07/graduaotrie-ad-esaurimento-le-prime.html
Ecco come compilare i moduli per le graduatorie di circolo e d’istituto
http://www.liboriobutera.com/wp-content/uploads/2011/07/modulistica1-300x199.jpgVi proponiamo una dettagliatissima guida, realizzata da Emilio Sabatino, per la compilazione della graduatorie di circolo e di istituto. Tuttavia, onde evitare errori, vi invitiamo a rivolgervi ai sindacati, specie se siete tesserati, poichè noi da qui non siamo in grado di seguirvi.
Per gli anni scolastici 2011-2012, 2012-2013 e 2013-2014 sono costituite specifiche graduatorie di circolo e d’istituto per ogni posto d’insegnamento, classe di concorso o posto di personale educativo.
Le nuove graduatorie di circolo e d’istituto, che sostituiscono integralmente quelle vigenti nell’anno scolastico 2010/11, conservano validità per il triennio.
Titoli di accesso alle fasce delle graduatorie di circolo e di istituto
Hanno titolo all’inclusione nelle seguenti fasce delle graduatorie di circolo e d’istituto:
- prima fascia: gli aspiranti inseriti in graduatoria ad esaurimento per il medesimo posto o classe di concorso, cui è riferita la graduatoria di circolo o d’istituto.
- seconda fascia: gli aspiranti non inseriti nella corrispondente graduatoria ad esaurimento, forniti, relativamente alla graduatoria di circolo o d’istituto interessata, di specifica abilitazione o di specifica idoneità conseguite a seguito di partecipazione a procedure concorsuali o abilitanti, ovvero a seguito di superamento dell’esame finale di Stato al termine del corso svolto nelle scuole di specializzazione per l’insegnamento secondario (S.S.I.S.) e nelle Accademie di Belle Arti (COBASLID), nonché al termine dei corsi o biennali di II livello presso i Conservatori di musica e gli Istituti musicali pareggiati finalizzato alla formazione dei docenti delle classi 31/A e 32/A e di strumento musicale.
La laurea in scienze della formazione primaria per l’indirizzo di scuola dell’infanzia ha valore abilitante e dà titolo all’inclusione nella graduatoria di scuola per l’infanzia.
La laurea in scienze della formazione primaria per l’indirizzo di scuola primaria ha valore abilitante e dà titolo all’inclusione nella graduatoria di scuola primaria.
Il diploma di didattica della musica congiunto al diploma di scuola secondaria di secondo grado ed al diploma di conservatorio, ha valore abilitante e dà titolo all’inclusione nelle graduatorie 31/A e 32/A.
Hanno altresì titolo all’inclusione in II fascia gli aspiranti in possesso di idoneità o abilitazione all’insegnamento rilasciato da uno degli Stati dell’Unione Europea.
- terza fascia: gli aspiranti forniti di titolo di studio valido per l’accesso
all’insegnamento richiesto.
I titoli di accesso all’insegnamento richiesto sono i seguenti:
a) Posti di insegnamento di scuola dell’infanzia:
i titoli di studio conseguiti al termine dei corsi triennali e quinquennali sperimentali di scuola magistrale e dei corsi quadriennali e quinquennali sperimentali dell’istituto magistrale conseguiti entro l’a.s. 2001/2002. Il titolo conseguito nei corsi sperimentali dell’istituto magistrale è valido purché corrisponda a diploma di “Maturità magistrale”.
b) Posti di insegnamento di scuola primaria:
- i titoli di studio conseguiti al termine dei corsi quadriennali e quinquennali sperimentali dell’istituto magistrale conseguiti entro l’a.s. 2001/2002, purché il titolo conseguito corrisponda a diploma di “Maturità magistrale”.
c) Cattedre di scuola secondaria di I grado:
- Titoli previsti dal D.M. 30.01.1998 n. 39 e successive integrazioni e modificazioni, lauree specialistiche equiparate di cui al D.M. n.22 del 9 febbraio 2005, e lauree magistrali dichiarate corrispondenti alle predette, ai sensi del D.I. , del 9 luglio 2009, per l’accesso a classi di concorso della scuola secondaria di I grado.
Per la classe di concorso di strumento musicale nella scuola media è titolo d’accesso il diploma specifico di Conservatorio rilasciato ai sensi dell’ordinamento previgente alla legge 21dicembre 1999, n.508 o lo specifico diploma di II livello conseguito ai sensi della normativa vigente.
Gli aspiranti che producano domanda per effetto del possesso di laurea specialistica che, ai sensi del D.M. 22 febbraio 2005, preveda, ai fini dell’accesso alla classe di concorso, il superamento di uno specifico percorso didattico attestato dal prescritto elenco dei settori scientifico-disciplinari e relativi crediti (CFU), devono riportare in regime di autocertificazione sul modulo di domanda, integrato, nel caso, anche con foglio a parte, le medesime indicazioni contenute, al riguardo, nel relativo certificato rilasciato dall’Università dove hanno conseguito il titolo.
Le medesime disposizioni valgono anche per i possessori delle lauree magistrali.
d) Cattedre e posti di scuola secondaria di II grado:
1 ) Titoli previsti dal D.M. 30.01.1998 n. 39 e successive integrazioni modificazioni, lauree specialistiche equiparate, di cui al D.M. n.22 del 9 febbraio 2005, e lauree magistrali dichiarate corrispondenti alle predette, ai sensi del D.I. , del 9 luglio 2009 per l’accesso a classi di concorso della scuola secondaria di II grado.
Gli aspiranti che producano domanda per effetto del possesso di laurea specialistica che, ai sensi del D.M. 22 febbraio 2005, preveda, ai fini dell’accesso alla classe di concorso, il superamento di uno specifico percorso didattico attestato dal prescritto elenco dei settori scientifico-disciplinari e relativi crediti (CFU), devono riportare in regime di autocertificazione sul modulo di domanda, integrato, nel caso, anche con foglio a parte, le medesime indicazioni contenute, al riguardo, nel relativo certificato rilasciato dall’Università dove hanno conseguito il titolo. Tale certificazione deve
essere, pertanto, in possesso degli interessati al momento di compilazione delle domande.
Le medesime disposizioni valgono anche per i possessori delle lauree magistrali.
2) Consentono l’accesso alle classi di concorso per le quali sono prescritti titoli di studio rilasciati dalle Accademie di Belle Arti e dai Conservatori di musica i relativi diplomi di Accademia di Belle Arti e di Conservatorio di musica rilasciati ai sensi dell’ordinamento previgente alla legge 21 dicembre 1999, n. 508 e i relativi diplomi di II livello conseguiti ai sensi della normativa vigente.
3) Consentono l’accesso alle graduatorie per le classi di concorso 29/A e 30/A
(Educazione fisica), il diploma I.S.E.F., le lauree specialistiche afferenti alle classi 53/S, 75/S e 76/S e il diploma di laurea quadriennale in scienze motorie ad esse equiparata ai sensi del D.M. 5 maggio 2004.
4) Per le graduatorie di conversazione in lingua estera il titolo di accesso previsto è: “titolo di studio conseguito nel Paese o in uno dei Paesi in cui la lingua, oggetto della conversazione, è lingua ufficiale, corrispondente a diploma di istruzione secondaria di secondo grado, purché congiunto all’accertamento dei titoli professionali”.
La corrispondenza del titolo estero al diploma di istruzione secondaria di secondo grado, si verifica quando il titolo estero è di livello tale da consentire,
nell’ordinamento scolastico del paese in cui è stato conseguito, l’accesso agli studi universitari, secondo l’apposita dichiarazione di valore rilasciata dall’Autorità consolare italiana competente per territorio.
Il predetto titolo di studio deve essere congiunto a titoli o ad esperienze professionali, cui sia attribuibile una valenza in campo didattico, educativo, culturale.
Per l’insegnamento di conversazione in lingua estera, che sia lingua ufficiale
esclusivamente in Paesi non comunitari, sono ammessi aspiranti anche non in possesso della cittadinanza di uno degli Stati membri dell’Unione Europea, in deroga a quanto previsto dal successivo articolo 3. I predetti aspiranti sono, comunque, collocati in graduatoria in posizione subordinata agli eventuali aspiranti, in possesso del requisito della cittadinanza comunitaria.
Posti di personale educativo:
Consentono l’accesso, la laurea in scienze della formazione primaria per l’indirizzo di scuola primaria o i titoli di studio conseguiti al termine dei corsi quadriennali e quinquennali sperimentali dell’istituto magistrale
conseguiti entro l’a.s. 2001/2002, purché il titolo conseguito corrisponda a diploma di “Maturità magistrale”.
In mancanza dei suddetti requisiti è consentito l’inserimento in graduatoria a coloro che abbiano ottenuto l’accesso nelle graduatorie delle istituzioni educative per il biennio scolastico 2009/2011.
Ai posti di sostegno si accede con il possesso dei titoli di specializzazione di cui all’articolo 325 del D.L.vo 16 aprile 1994, n. 297, al decreto del Ministro dell’Università e della ricerca scientifica e tecnologica 26 maggio 1998, emanato di concerto con il Ministro della pubblica istruzione e al D.M. 20 febbraio 2002 e con la Laurea in scienze della formazione primaria con specifico modulo per il sostegno.
I titoli di studio conseguiti all’estero, con eccezione di quello previsto per l’accesso alla classe di concorso di conversazione in lingua estera sono validi, ai fini dell’accesso, solo se siano stati già dichiarati equipollenti, ai sensi della normativa attualmente vigente, al corrispondente titolo italiano, e debitamente tradotti e certificati dalla competente Autorità Diplomatica italiana.
Moduli di domanda
Le nuove graduatorie di circolo e di istituto di I, II e III fascia sono costituite esclusivamente dagli aspiranti che presenteranno i relativi modelli di domanda A/1, A/2, A/2 bis e B.
Il Modello di domanda A/1 deve essere utilizzato dagli aspiranti che chiedono l’inclusione in graduatorie di II fascia per gli insegnamenti per cui sono in possesso della relativa abilitazione o idoneità.
Il Modello di domanda A/2 deve essere utilizzato dagli aspiranti che chiedono l’inclusione in graduatoria di III fascia per insegnamenti per cui sono in possesso del titolo di studio di accesso esclusivamente nei seguenti casi:
- aspiranti che chiedono l’inclusione in terza fascia soltanto per insegnamenti in cui non figuravano nelle precedenti graduatorie di circolo e di istituto del biennio 2009-2011;
- aspiranti che chiedono l’inclusione in terza fascia soltanto per insegnamenti in cui già figuravano nelle precedenti graduatorie di circolo e di istituto del biennio 2009-2011;
- Il Modello A2/bis deve essere utilizzato dagli aspiranti che chiedono l’inclusione in terza fascia sia per insegnamenti per i quali erano già iscritti in graduatorie di terza fascia del precedente biennio 2009/11 che per nuovi insegnamenti.
Il Modello B, di richiesta delle istituzioni scolastiche prescelte ai fini dell’inclusione nelle relative graduatorie di circolo e d’istituto, deve essere presentato da tutti gli aspiranti ivi compresi gli aspiranti inclusi in graduatorie ad esaurimento. Per effetto della sola presentazione del predetto modello B, correttamente compilato, conseguono l’inserimento nelle relative graduatorie di circolo e di istituto di I fascia, secondo la graduazione derivante dall’automatica trasposizione dell’ordine di scaglione, di punteggio e di precedenza con cui figurano nelle corrispondenti graduatorie ad esaurimento.
a) per la richiesta di inclusione solo in graduatoria di I fascia deve essere presentato esclusivamente il Modello B;
b) per la richiesta di inclusione in graduatoria di II fascia devono essere presentati il Modello A/1 e il Modello B.
c) per la richiesta di inclusione in graduatoria di III fascia devono essere presentati il Modello A/2 o il Mod. A2/bis e il Modello B.
Scelta della provincia e delle sedi scolastiche
L’aspirante può richiedere, tramite la compilazione del Modello B un massimo di 20 istituzioni scolastiche, appartenenti alla medesima provincia, con il limite, per quanto riguardala scuola dell’infanzia e primaria, di 10 istituzioni di cui, al massimo, 2 circoli didattici oppure 10 istituzioni scolastiche nel caso, in alcune province, non sussistano le condizioni previste.
Nell’ambito del numero delle scuole prescelte per l’inclusione nelle graduatorie di scuola dell’infanzia e primaria, gli aspiranti possono richiedere, secondo le apposite modalità previste nel Modello B, un massimo di 7 istituzioni scolastiche, col limite di 2 circoli didattici, in cui essere chiamati con priorità.
Le domande saranno indirizzate all’istituzione scolastica che gestirà la domanda.
Presentazione via web del modello B per la scelta delle scuole; esso potrà essere prodotto nel periodo tra il 18 luglio e il 26 agosto 2011 (entro le ore 14).

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   



 
 




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giovedì 21 luglio 2011

GUIDA ALLA COMPILAZIONE DEL MODELLO B TRAMITE ISTANZE ONLINE




FONTE MINISTERO- COME COMPILARE IL MODELLO B

ISTANZE ONLINE
INDICE
1 INTRODUZIONE ALL’USO DELLA GUIDA........................................................3
1.1 SIMBOLI USATI E DESCRIZIONI ......................................................................3
2 COMPILAZIONE DEL MODULO DI DOMANDA ON LINE ............................4
2.1 COS’È E A CHI È RIVOLTO...............................................................................4
2.2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO .......................................................................4
3 PROCESSO DI LAVORO..........................................................................................5
3.1 PREREQUISITI PER ACCEDERE ALLE ISTANZE ONLINE....................................5
4 GESTIONE E COMPILAZIONE DEL MODULO DI DOMANDA......................6
4.1 ACCESSO ALLE ‘ISTANZE ON LINE’ ................................................................6
4.2 VISUALIZZAZIONE DATI ANAGRAFICI E DI RECAPITO .....................................8
4.3 SELEZIONE DELLE GRADUATORIE .................................................................9
4.4 SELEZIONE DELLE SEDI E INOLTRO DELLA DOMANDA ................................12
Pagina 2 di 16

1 INTRODUZIONE ALL’USO DELLA GUIDA
La presente guida vuole rappresentare uno strumento informativo e un supporto operativo per gli
utenti che, avendone i requisiti, dovranno presentare on line il modello B relativo alle graduatorie
per il triennio scolastico 2011/2014.
1.1 SIMBOLI USATI E DESCRIZIONI
Simbolo Descrizione
Accanto alla lente d’ingrandimento viene approfondito l’argomento trattato nel
paragrafo precedente.
Accanto al divieto di transito sono indicate le operazioni non permesse.
Accanto all’uomo che legge il giornale sono riportate notizie utili al
miglioramento dell'operatività.
Accanto al segnale di STOP sono evidenziati aspetti cui prestare attenzione.
Pagina 3 di 16

Istanze On Line IOL_modello_B_V002.doc
2 COMPILAZIONE DEL MODULO DI DOMANDA ON LINE
2.1 COS’È E A CHI È RIVOLTO
L’applicazione è destinata:
1. agli aspiranti presenti nelle graduatorie ad esaurimento
2. agli aspiranti presenti nelle graduatorie d’istituto del biennio 2009/2011
3. agli aspiranti di nuova inclusione.
Qualora, a fronte delle graduatorie richieste nel modello B, non corrispondano graduatorie valutate
da USP e/o scuole, la presentazione del modello B risulterà inefficace ai fini dell’inclusione nelle
graduatorie d’istituto.
In questa guida si forniranno informazioni per il corretto utilizzo delle funzionalità a corredo
disponibili sulla sezione ‘Istanze on line’.
2.2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Link utili per approfondimenti:
http://www.pubblica.istruzione.it/istanzeonline/normativa.shtml per il Codice
dell’Amministrazione Digitale.
http://www.istruzione.it/web/istruzione/reclutamento/graduatorie_istituto per la
compilazione della domanda cartacea e dell’istanza del modello B.
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Istanze On Line IOL_modello_B_V002.doc
3 PROCESSO DI LAVORO
Il processo di lavoro prevede le seguenti fasi:
1. accedere alla sezione ‘Istanze On Line’;
2. accedere al modulo di domanda, attraverso il pulsante “Vai alla compilazione” del box
relativo;
3. visualizzare i dati anagrafici e dati di recapito: nel caso in cui esistesse la necessità di
rettificare i dati di recapito visualizzati, è possibile effettuare la rettifica attraverso le
apposite funzionalità disponibili all’interno dell’Area Riservata ‘Istanze On Line’, PRIMA
dell’accesso al modulo di domanda ;
4. acquisire i dati di interesse;
5. inoltrare il modulo domanda, registrandola in banca dati.
Il modulo della domanda online sarà disponibile fino alle ore 14.00 del 26
agosto 2011.
3.1 PREREQUISITI PER ACCEDERE ALLE ISTANZE ONLINE
Per accedere alla sezione e compilare il modulo di domanda l’interessato dovrà avere:
. un Personal Computer con connessione ad Internet e Acrobat Reader;
. un indirizzo di posta elettronica, lo stesso indicato durante la procedura di Registrazione;
. avere le credenziali di accesso (username, password e codice personale) ottenute con la
procedura di Registrazione (vedi Guida Operativa
IOL_Registrazione_guidaoperativa_utente_V008.doc);
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Istanze On Line IOL_modello_B_V002.doc
4 GESTIONE E COMPILAZIONE DEL MODULO DI DOMANDA
4.1 ACCESSO ALLE ‘ISTANZE ON LINE’
Il servizio è disponibile sul sito www.istruzione.it; per usufruirne occorre accedere all’apposita
sezione Istanze on line.
Accedere alla sezione
“Accedi ai Servizi” e
inserire la Username e la
Password e premere il
pulsante “Entra”.
Per maggiori informazioni riguardanti il funzionamento del portale delle
“Istanze On Line” si rimanda alla lettura dei manuali operativi disponibili nella
sezione “Documentazione”.
Di seguito vengono descritti i passi necessari per l’inserimento e l’inoltro della domanda.
Fare clic su “Vai alla
compilazione”.
Pagina 6 di 16

Istanze On Line IOL_modello_B_V002.doc
Leggere attentamente le
informazioni riportate nella
pagina.
Per proseguire fare clic su
“Accedi”
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Istanze On Line IOL_modello_B_V002.doc
4.2 VISUALIZZAZIONE DATI ANAGRAFICI E DI RECAPITO
La pagina iniziale dell’applicazione presenta, tra gli altri, i dati anagrafici e di recapito inseriti
dall’aspirante nella fase di registrazione a Polis; i dati sono protetti e non modificabili:
l’aggiornamento dei dati di recapito è possibile attraverso le apposite funzionalità del menu ‘Gestione
Utenza’ di Polis. Per l’aggiornamento dei dati anagrafici è invece necessario rivolgersi all’ufficio o
all’istituzione scolastica in cui è stata effettuata l’identificazione.
Completata la verifica e
constatata la correttezza dei
dati presenti nella pagina, è
possibile proseguire con
l’inserimento dei dati
richiesti.
Pagina 8 di 16

Istanze On Line IOL_modello_B_V002.doc
4.3 SELEZIONE DELLE GRADUATORIE
Il sistema segnala le
province in cui è
presente l’eventuale
inclusione nelle
graduatorie ad
esaurimento
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Istanze On Line IOL_modello_B_V002.doc
Nel caso risulti l’inclusione in
due province, selezionare
quella dalla quale attingere le
graduatorie e i punteggi.
ATTENZIONE: la provincia
scelta sarà selezionata anche
come provincia per
l’inclusione nelle graduatorie
d’istituto.
Utilizzare la tendina e il
pulsante ‘Aggiungi’ per
inserire gli insegnamenti
per i quali si intende
richiedere l’inclusione nelle
graduatorie di circolo e di
istituto.
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Istanze On Line IOL_modello_B_V002.doc
ATTENZIONE: nel caso in cui la provincia selezionata fosse quella di Gorizia o
Trieste, per ogni classe di concorso sarà necessario indicare se la graduatoria è
richiesta per l’insegnamento nelle scuole in lingua italiana e/o in lingua slovena.
E’ possibile eliminare
eventuali inserimenti errati
per mezzo dei pulsanti
‘Rimuovi’.
Il pulsante ‘Conferma’
consente di passare alla fase
di selezione delle sedi.
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Istanze On Line IOL_modello_B_V002.doc
4.4 SELEZIONE DELLE SEDI E INOLTRO DELLA DOMANDA
Il sistema presenterà – in
caso di primo accesso
all’applicazione e se
disponibili – le sedi
eventualmente già espresse
nel biennio precedente sulla
stessa provincia, altrimenti le
sedi già espresse al
precedente inoltro dell’anno
corrente.
Verranno evidenziate in rosso
le sedi non coerenti con la
normativa.
E’ possibile eliminare,
sostituire o aggiungere altre
sedi con i pulsanti evidenziati.
La pressione del pulsante
‘Gestione Sedi’ consente la
ricerca delle sedi desiderate.
E’ necessario selezionare
almeno una tipologia di
personale tra quelle
visualizzate.
Il link ‘Ricerca’ consente di
passare alla scelta delle
tipologie di istituto.
Pagina 12 di 16

Istanze On Line IOL_modello_B_V002.doc
E’ possibile adesso
selezionare una o più
tipologie di istituto.
Selezionare infine il link
‘Ricerca’ .
Il sistema presenterà un
elenco di risultati: dopo aver
scelto la sede desiderata è
possibile selezionare il link
‘Aggiungi Sede’, per inserire
in coda all’elenco, o uno dei
link ‘Sostituisci Sede’, per
sostituire la sede
corrispondente con quella
selezionata.
Pagina 13 di 16

Istanze On Line IOL_modello_B_V002.doc
Nel caso di Istituto superiore,
è possibile ottenerne il
dettaglio per mezzo del link
associato al codice
meccanografico: il link
‘Indietro’ riporterà alla
pagina dei risultati.
Il pulsante ‘Reset Sedi’
consente di azzerare le
scelte effettuate e tornare a
quelle espresse in un
precedente inoltro.
Per passare alla
registrazione e inoltro del
modello è necessario invece
premere il pulsante
‘Conferma’.
ATTENZIONE:
L’aspirante che abbia solo insegnamenti di scuola dell’infanzia e primaria
può richiedere al massimo 10 scuole fra circoli e istituti comprensivi. I
circoli non possono essere più di due, ad eccezione delle province che
abbiano disposto la deroga a tale vincolo (è possibile consultare, a tal fine,
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Istanze On Line IOL_modello_B_V002.doc
l’apposito elenco presente in allegato sul sito del MIUR, al percorso
Istruzione » Personale scuola » Reclutamento » Graduatorie d'Istituto).
L’aspirante che abbia anche insegnamenti di scuola secondaria può
chiedere fino a 20 scuole. Le procedure automatiche svilupperanno le
graduatorie per tutti gli insegnamenti richiesti presenti in ciascuna scuola,
tenendo conto dei vincoli imposti su ciascun ordine di scuola.
Alla pressione del tasto
‘Conferma’ il sistema
richiederà di inserire il codice
personale.
Il tasto ‘Registra’
consentirà la registrazione e
l’inoltro della domanda
ATTENZIONE: nel caso di accesso su delega il codice personale da
specificare è quello del DELEGATO.
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Istanze On Line IOL_modello_B_V002.doc
Il sistema segnalerà
l’avvenuto inoltro e darà
evidenza della casella di posta
elettronica alla quale è stato
inviato il modello B compilato.
Il pulsante ‘Stampa’ consente
di visualizzare il modello
appena salvato
Ricapitolando, ogni inoltro avrà l’effetto di salvataggio dei dati acquisiti e contemporaneamente
di:
. Produrre un PDF: il modello compilato dall’aspirante in formato .pdf con tutti i dati
acquisiti sarà salvato in un archivio storico e potrà essere recuperato dall’utente nella
sezione “Archivio” presente sulla Home Page di Istanze online.
. Inviare una mail all’aspirante: la e-mail conterrà – in allegato - il PDF di cui sopra.
. Depositare la domanda inserita in una base informativa dedicata. Dopo la chiusura
delle funzioni di aquisizione della domanda (prevista per il 26 agosto 2011) i moduli di
domanda saranno messi a disposizione degli uffici e istituzioni scolastiche di
competenza.
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