martedì 30 giugno 2009

BRUNETTA CONTRO I PRECARI!

INCONTRO CONFINDUSTRIA MARCHE
Il ministro Brunetta scatenato a Jesi:
"Precari? Concorso per essere assunti
E che i sindacati si offendano pure"
Ci viene spontaneo affermare:poichè il ministro Brunetta ha poca visibilità, continua a rendersi ancora una volta super-visibile e a sparare c.... Probabilmente se parlasse meno e lavorasse un pochino, proverebbe stanchezza e chiuderebbe la bocca, perchè troppo stanco. Rispondiamo alle dichiarazioni del Brunetta: carissimo ministro (?) della repubblica italiana, ti diamo del tu come si fa in genere con gli amici che, si sopportono solo perchè non se ne può fare a meno, abbiamo superato maree di concorsi, abbiamo fatto la nostra gavetta, perciò prima di parlare e, soprattutto, prima di sparlare, cerca di avere dei dati oggettivi, non offendere o, almeno dai la possibilità del contrdadittorio, che ne dici? Per ora rispondremo in questo modo educato, ma allo stato attuale, c'è da rivolgersi a qualche tribunale internazionale per mettere fine a calunnie e maldicenze di stato.

Il ministro è intervenuto a 360 gradi su tutti i temi più scottanti che riguardano la Pubblica amministrazione e non solo. "Rivoluzione antifannulloni anche nel settor eprivato. Presto l'elenco delle consulenze per le imprese pubblche"
" Jesi, 26 giugno 2009 - Un Renato Brunetta scatenato è stato ospite ieri a Jesi per un'iniziativa della Confindustria delle Marche sulla formazione della classe dirigente. Il ministro per la Pubblica amministrazione ha spaziato a 360 gradi tra i temi più scottanti che sta cercando di affrontare in questo suo mandato.
Primo fra tutti naturalmente la rivoluzione 'antifannulloni' che, secondo Brunetta, sta dando i primi frutti anche nel settore privato: "Dai primi dati che abbiamo - ha detto - emerge una riduzione dell’assenteismo nel settore privato di circa il 20%. In parte dovuta, ovviamente, alla crisi, ma in parte dovuta anche al clima che si è creato nel Paese di maggiore serietà e responsabilità". "A partire dai medici - ha sottolineato il ministro - che definiscono lo stato di malattia e firmano i certificati, ma a partire anche dalle imprese e dagli stessi lavoratori. C’è una rivoluzione nel Paese, è una rivoluzione positiva, che descrive una bella Italia".
Duro attacco anche al mondo del lavoro precario: "Finché ci sono io, i precari dovranno fare i concorsi per essere assunti, e non ci sarà alcuna stabilizzazione", ha tuonato il ministro davanti a una platea di amministratori pubblici , imprenditori e sindacalisti. Addio sogni di gloria dunque per chi pensa di poter arrivare a un contratto indeterminato dopo aver fatto la gavetta come precario. Brunetta ha citato un caso "di oggi: la questione dei 15 mila precari circa della Pubblica amministrazione. Anche poco fa - ha riferito - sono stato insultato dal capo della Funzione pubblica della Cgil, ma io non mollo: voglio che i precari che hanno gli anni di lavoro per essere assunti facciano i concorsi. Se li vincono li facciamo entrare, altrimenti no".
E’ una piccola cosa, ha aggiunto, ma "finché ci sono io la stabilizzazione non passa. Perché altrimenti non ci si può venire a lamentare che la scuola non funziona, i servizi pubblici non funzionano e così via". Sperando che i concorsi non siano tutti come quello che si è svolto qualche giorno fa per assumere due lavoratori in Provincia, quando un candidato ha trovato dei foglietti con le risposte nascosti in bagno e la prova è stata annullata. "Se i sindacati si offendono - ha concluso Brunetta - pazienza, si offendano pure".
Il ministro ha affrontato poi il tema delle consulenze della Pubblica amministrazione, annunciando che sta per arrivare l’elenco dei 20mila amministratori delle 5 mila aziende di public utilities italiane (gas, rifiuti, luce, acqua), con relativi compensi: "venerdì su sabato pubblico l’elenco di queste aziende, che non sono di mercato, e di chi le amministra, spesso ‘trombati’ della politica, o dei sindacati". "Gente - incalza - che guadagna 150 mila euro l’anno, e che d’ora in poi dovrà rendere conto ai cittadini del funzionamento delle aziende che dirige. Così, il cittadino consulta internet, vede qual è l’azienda e il manager che la guida e se è contento gli dirà bravo... sennò lo andrà a cercare con il forcone".
"Vedrete - ha detto Brunetta fra gli applausi scroscianti degli imprenditori di Confindustria Marche - che la vendita dei forconi si impennerà". "Io del resto - ha concluso - ho solo stappato lo champagne, e fatto uscire fuori dalla bottiglia il rancore covato per anni dagli italiani per l’inefficienza dello Stato, che vuol dire tutto: servizi, scuola, sanità, burocrazia". Continua a leggere!

venerdì 26 giugno 2009

CONTENTINO PER I PRECARI CON INCARICO

Purtroppo per il ministro, abbiamo buona memoria e lungimiranza. Analizzando a fondo tutte le mosse del governo in questi mesi, siamo giunti alla conclusione che, la nostra avvocata Gelmini, voglia prenderci in giro, non avendone neanche le doti per farlo. Ogniqualvolta, il governo sente odore di protesta, che fa? Prepara una bozza di regolamento o un comunicato-stampa. La spiegazione di ciò, si legge nel sit-in del 15 luglio a Roma davanti al Senato e, che vede la partecipazione di tanti docenti. Un'altra spiegazione ancora più sottile, messa in atto dal governo, è distogliere gli interessati e l'opinione pubblica sulla privatizzazione in atto della scuola statale e,Costituzione alla mano
(per usare un termine gelminiano), ciò non sarebbe possibile se non violando in modo palese, la nostra carta costituzionale. Che dire? Un'altra bufala! O forse una semplice contentino, per un anno, a chi nella scuola ha lavorato per anni.

Bozza di provvedimento legislativo per la tutela del personale precario

26 giugno 2009
Con tale proposta il Ministero vuole costituire, limitatamente all’anno scolastico 2009/2010, una dotazione aggiuntiva di personale per sopperire alle esigenze di copertura di posti per assenze temporanee dei titolari. Tale graduatoria sarà costituita esclusivamente da personale destinatario di contratto a tempo determinato, annuale o fino al termine delle attività didattiche, nell’anno scolastico 2008/2009, che nell’anno scolastico 2009/2010 non abbia potuto stipulare la stessa tipologia di contratto per carenza di posti disponibili e non sia destinatario di un contratto a tempo indeterminato e non risulti collocato a riposo
Dotazione aggiuntiva di personale per sopperire alle esigenze di copertura di posti per assenze temporanee di titolari

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
1. Al fine di consentire il miglior utilizzo del personale, inserito nelle graduatorie ad esaurimento previste dall’art. 1 Comma 605 lettera c della legge 27 dicembre 2006 n. 296, già destinatario di contratto a tempo determinato, annuale o fino al termine delle attività didattiche, per l’anno scolastico 2008-2009 e in deroga alle disposizioni contenute nella legge n. 124 /99 e nei regolamenti adottati con DM 13 giugno 2007 n. 131, per il conferimento delle supplenze al personale docente, e con DM 13 dicembre 2000 n. 430, per il conferimento delle supplenze al personale ATA, è costituita, limitatamente all’anno scolastico 2009/2010, una dotazione aggiuntiva di personale per sopperire alle esigenze di copertura di posti per assenze temporanee dei titolari. La suddetta dotazione di personale è costituita esclusivamente da personale destinatario di contratto a tempo determinato, annuale o fino al termine delle attività didattiche, nell’anno scolastico 2008/2009, che nell’anno scolastico 2009/2010 non abbia potuto stipulare la stessa tipologia di contratto per carenza di posti disponibili e non sia destinatario di un contratto a tempo indeterminato e non risulti collocato a riposo. Al personale che confluisce in detta dotazione è conferito un contratto a tempo determinato per un numero di ore non superiore a quelle del contratto di cui era titolare nell’anno scolastico 2008/2009; detto contratto è conferito in part-time per il personale ATA.
2. La dotazione di personale di cui al comma 1 è amministrata da reti di scuole appositamente costituite dagli uffici territoriali del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca. Detto personale è obbligato ad accettare tutti gli incarichi di supplenza che si rendano disponibili nell’ambito territoriale assegnato. Le istituzioni scolastiche statali possono conferire supplenze brevi e saltuarie a personale non ricompreso nella suddetta dotazione solo dopo l’esaurimento della disponibilità di personale all’interno della dotazione medesima, con riferimento all’ambito territoriale di appartenenza. Con decreto del Ministro dell’istruzione, della università e della ricerca sono fissate le modalità operative con le quali i dirigenti scolastici delle scuole in rete garantiscono la copertura di tutti i posti disponibili e delle supplenze, fino al completo utilizzo del personale della dotazione, privilegiando, altresì, la copertura con il suddetto personale delle supplenze di maggiore durata. Al personale appartenente alla dotazione aggiuntiva è riconosciuta la valutazione dell’intero anno di servizio.
3. Al personale di cui al comma 1 spetta, per i periodi in cui è utilizzato quale supplente, il trattamento economico previsto dai vigenti contratti collettivi nazionali di lavoro per il personale del comparto Scuola, da corrispondersi a carico dello stato di previsione del bilancio del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, con riferimento alle ore di servizio svolte. Al medesimo personale, per i periodi in cui non svolge attività di supplente, spetta, a carico dell’INPS, l’indennità di disoccupazione.
4. All’onere a carico dello stato di previsione del bilancio del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, derivante dal comma 3, si provvede quanto ad euro 191 milioni nell’anno 2009 ed euro 382 milioni nell’anno 2010 mediante utilizzo di parte della quota riferita alle supplenze brevi e saltuarie del "Fondo per le competenze dovute al personale delle istituzioni scolastiche, con esclusione delle spese per stipendi del personale a tempo indeterminato e determinato" di cui all’art. 1 comma 601 della legge 27 dicembre 2006, n. 296. A tal fine, lo stanziamento iscritto in bilancio di detto fondo è integrato dell’importo di euro 66 milioni nell’anno 2009 e euro 132 milioni nell’anno 2010, riducendo allo scopo i capitoli di spesa iscritti nello stato di previsione del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca concernenti le spese per supplenze a tempo determinato, del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico ed ausiliario nonché i corrispondenti capitoli relativi all’IRAP e agli oneri sociali.
5. La suddetta dotazione aggiuntiva di personale a disposizione per la copertura delle supplenze, potrà altresì essere finanziata con specifici fondi provenienti dalle Regioni, qualora siano stipulati accordi per la salvaguardia e tutela del lavoro precario nella scuola Continua a leggere!

giovedì 25 giugno 2009

REGISTRAZIONE ONLINE. SCADENZA 31 LUGLIO.

In questi giorni, tutti i docenti precari si stanno affrettando per la registrazione online, le segreteria, per il riconoscimento, e il ministero sono intasati. Tutto ciò perchè è stato erroneamente comunicato la scadenza della registrazione online, entro il 30 giugno.

La scelta delle scuole per le graduatorie d'istituto avverrà nel mese di luglio attraverso la procedura del Ministero delle Istanze on-line.
La compilazione del modello B, sia di prima fascia per gli inclusi nella graduatoria ad esaurimento che per chi presenta ora la domanda per le graduatorie di seconda e terza fascia, dovrà essere compilato direttamente utilizzando la suddetta procedura.




Per poter utilizzare la procedura telematica di compilazione del modello B è prima necessario registrarsi alle istanze on-line del Ministero: la registrazione può avvenire in qualsiasi momento e comunque entro la scadenza del 31 luglio per la compilazione del modello stesso. Naturalmente è opportuno non aspettare l'avvicinarsi della scadenza.

Scioglimento della riserva
Ricordiamo invece che chi deve sciogliere la riserva nelle graduatorie ad esaurimento deve effettuare tutte le operazioni entro il 30 giugno. Naturalmente una volta registrati per lo scioglimento della riserva, con le stesse credenziali, è possibile accedere alla compilazione del modello B.



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FORMAZIONE INIZIALE DOCENTI.

Il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione, si pronuncia sulla formazione iniziale dei docenti.


25 giugno 2009 - red
Il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione:

rileva l’assenza di un collegamento tra formazione iniziale e procedure di reclutamento, che rappresenta un elemento di criticità creando incertezza per quanto riguarda scelte, da parte degli aspiranti docenti, informate e motivate;
avanza la necessità che i piani di studio, laboratori e attività di tirocinio concorrano a realizzare un equilibrio tra sapere disciplinare-didattico e sapere psico-pedagogico, superando concettualmente la frammentazione dei tre percorsi formativi, prevedendo nuclei formativi integrati ancorché declinati sulla specificità richiesta dal dover essere pronti a lavorare e a relazionarsi con età psicofisiche diverse;
critica l'assenza di percorsi universitari specifici per gli insegnanti tecnico-pratici, causando distanze professionali ed una diversa funzionalità nell’azione educativa e formativa degli alunni;
consiglia un maggiore coinvolgimento delle istituzioni scolastiche nella gestione del tirocinio, attraverso una maggiore valorizzazione dell'autonomia e del suo personale, che si fa carico di tale attività riequilibrando la composizione del consiglio di tirocinio, della commissione d’esame con una presenza paritetica delle diverse professionalità coinvolte provenienti dall’università e dalla scuola (dirigenti, tutor di scuola, tutor coordinatori).
Particolare attenzione il CNPI chiede relativamente ai precari e al fenomeno precariato. Infatti:

chiede di rivedere l'articolo 5 dello schema di regolamento sulla formazione dei docenti (che riguarda la programmazione degli accessi) perchè l'azione programmatoria punti ad evitare il riproporsi di precariato in questo ambito professionale.
chiede la valorizzazione, per gli aspiranti docenti, degli eventuali servizi svolti già in istituzioni scolastiche
Propone pertanto di:

riconoscere come titolo transitorio di accesso al tirocinio formativo attivo, anche in soprannumero, il servizio prestato per almeno un biennio presso le istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione;
riconoscere il servizio prestato presso le istituzioni scolastiche come parte dei crediti formativi previsti nel tirocinio con particolare riferimento ai laboratori didattici di cui alla Tabella 12;
consentire lo svolgimento dell’anno di tirocinio formativo attivo, previa stipula della relativa convenzione con l’università per i fini di cui all’art. 10 comma 3 – lett. b), presso l’istituzione scolastica sede di servizio nell’anno scolastico di riferimento;
riconoscere a tutti coloro che hanno superato l’esame di ammissione alla Scuola di Specializzazione per l’insegnamento secondario che non siano stati ammessi alla frequenza per il numero limitato di posti, un credito nella formulazione della graduatoria di accesso al TFA.
Inoltre, il CNPI ha espresso un ordine del giorno sulla "fase transitoria e i titoli rilasciati dai Conservatori, dalle Accademie e dagli ISIA", impegnando il Ministro a definire, nel testo dell’art. 16, quali sono i titoli rilasciati dai Conservatori, dalle Accademie e dagli ISIA che danno accesso all’anno di tirocinio, di cui all’art. 10 dello
schema di regolamento, nella fase transitoria regolata dal medesimo articolo 16. Continua a leggere!

mercoledì 24 giugno 2009

FERENDUM ABROGATIVO "RIFORMA GELMNI"?

Pubblichiamo questa proposta di Libero Tassella, già a suo tempo strombazzata dal PD di Veltroni e IDV di Di Pietro, ma mai concretizzatosi. E' il referendum abrogativo della riforma della ministra Gelmini. Che ne pensate? Si riuscirebbe a vincere?
Potete inviarci le vostre riflessioni in privato, all'indirizzo mai
l:cipcaserta@gmail.com

24 giugno 2009 -inviato da Libero Tassella di Professione Insegnante
Come è ormai noto a noi tutti stiamo assistendo al processo di radicale disintegrazione della struttura e della funzione della scuola pubblica, attraverso le delegittimazione del suo personale, l’espulsione di buona parte e la blindatura per l’accesso, attraverso propaganda, decreti legge e disegni di legge.

Le manifestazioni, pur necessarie, rischiano di restare insufficienti se non si accompagnano ad altre forme di iniziativa. La classe dirigente di questo paese si mostra assolutamente determinata a portare avanti questo processo di destrutturazione/distruzione. Intanto, i ricorsi e i controricorsi dividono i precari e tengono fuori dalla partecipazione i colleghi di ruolo, gli studenti e le famiglie.

Invece, propongo di:

1)utilizzare gli idonei strumenti legislativi per imporre al Governo di rispettare innanzitutto la legge finanziaria con cui erano previste le 150.00 assunzioni in tre anni;

2)organizzare, parallelamente, un referendum per abrogare la "riforma" Gelmini: iniziativa che chiamerebbe in causa tutti i docenti precari, i docenti di ruolo, gli studenti e le famiglie; poichè non riguardarebbe soltanto i diritti di qualcuno, ma di tutti.

A settembre si dovrebbero avvertire i primi disagi: magari la famiglie riusciranno a percepire meglio la realtà dei fatti, rispetto alle false percezioni introdotte dal Ministero sulla bontà della politica “meritocratica” che dice di portare avanti.

E quando le famiglie si saranno rese conto del gravissimo danno che iniziano a subire saranno molto più disponibili ad ascoltarci, anche attraverso delle assemblee, a scuola, aperte alle stesse famiglie, per portare avanti l'idea della partecipazione di massa al referendum.

La mia proposta è rivolta a tutti ed in particolare a coloro che possono sensibilizzare le diverse associazioni e i partiti di propria appartenenza/conoscenza.

Io penso che occorrerebbe un fronte comune delle associazioni e dei docenti tutti(precari e di ruolo) per proporre ai partiti interessati un'iniziativa referendaria per abrogare la “riforma” Gelmini. E bisogna fare prestissimo! Ho già lanciato la proposta sulla ML di Professione Insegnante e l'idea non è dispiaciuta. Non perdiamo tempo e diamo senso alle mobilitazioni che dal 15 luglio ci vedranno a manifestare; facciamolo non solo con l'intento di sollecitare: questo Governo va costretto alla legalità e il referendum sarebbe un ottimo strumento.

In pratica, ritengo che sia preferibile rivolgerci alla gente e non al Governo. Continua a leggere!

GRAVE ATTACCO ALLA SCUOLA PUBBLICA ED AI DOCENTI

Gravissimo attacco alla libertà di espressione

E' regime! Putroppo, sempre più spesso, siamo costretti a pubblicare notizie che, violano la libertà delle persone e la libertà d'espressione. COSTITUZIONE DOVE SEI?
E' accaduto in provincia di Bologna, a Longhena, dove tre insegnanti sono state convocate dal consiglio di disciplina, perchè durante un'intervista, hanno risposte a delle domande che, riguardavano il voto in decimi.Le stesse insegnanti, hanno promosso un dibatttito sulla valutazione degli alunni e..per questo motivo sono state punite.
Rivolgiamo un appello urgente a chiunque abbia a cuore la difesa della libertà di parola e di espressione, faccia circolare e firmare l'appello di solidarietà.

Firma l'appello su http://firmiamo.it/solidarieta-a-longhena Continua a leggere!

domenica 21 giugno 2009

LA GELMINI : LA COSTITUZIONE? ARGOMENTO A LEI SCONOSCIUTO

Pubblichiamo molto volentieri quest'articolo della giornalista Marina Boscaino che, traccia un ritratto molto lucido della politica italiana e, soprattutto dei politici.
L'argomento, è quanto mai attuale: la riforma Gelmini e le sue inappropriate esternazioni
.

(21.06.2009)

Responsabilità duale - di Marina Boscaino

Scripta manent, dicevano i latini. Ma Gelmini sembra ignorarlo. Dopo aver annunciato che pensa “ad un bonus per le scuole private”, incalza: «Costituzione alla mano, - ha detto in un’intervista sul Corriere della Sera - voglio che tutti abbiano il diritto di scegliere se andare alla scuola pubblica o alla scuola paritaria». Per cui, «siccome le scuole paritarie costano, sto pensando a una riforma che dia la possibilità di accedere a un bonus a chi vuole frequentarle». Dal canto suo, la da tutti citata e da pochi rispettata suddetta Carta Costituzionale all’ art. 33 recita testualmente: “La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato”. Non si tratta di pedanteria, c’è scritto proprio così: senza oneri per lo Stato. Forse di tratta di veri e propri deliri di onnipotenza di questa maggioranza di governo, per cui il limite tra legge e evasione di essa è fluttuante e incerto, come quello tra annunci di intenzioni e finalità e realizzazioni concrete; forse la notevole prevalenza numerica in Parlamento e i ripetuti successi elettorali suggeriscono l’irresponsabile protervia di scorribande da veni, vidi, vici che rivoluzionano repentinamente – nel plauso acritico dei fautori dell’interventismo idiota e muscolare - settori (si pensi alle cosiddette “riforme” dei vari ordini di scuola) che andrebbero rispettati attraverso un ascolto prolungato e un confronto serrato con gli addetti ai lavori. E che invece vengono manipolati e rivoluzionati pedestremente in un nonnulla. O forse è semplicemente una ignoranza abissale non tanto delle norme in sé, quanto delle conseguenze – non solo in termini di equità sociale e di cittadinanza, argomenti che non sembrano poter orientare il centrodestra - a consentire di pensare di proporre impunemente uno stravolgimento così clamoroso del dettato costituzionale. Qualunque sia il motivo, il comportamento risulta premiante. La scena è tutta loro. La scuola tace. La politica, nei fatti, anche. E quando non tace, cosa assai rara, perché l’argomento “istruzione” è ormai di assoluto e solitario appannaggio della destra (il che la dice lunga sul progetto culturale e di ampio respiro della sinistra e alimenta la fiducia o la speranza in un futuro migliore), scatena il rimpianto di non averlo fatto.

Infatti, se ormai non stupisce più lo sport più in voga tra gli esponenti della maggioranza (quello di citare la Costituzione a parole e di sconfessarla puntualmente nella pratica), stupisce la replica che la senatrice Mariangela Bastico, responsabile scuola del PD, ha espresso nel merito dell’esternazione di Gelmini. Stupisce soprattutto perché Bastico, invece di fare riferimento all’art. 33, sostiene che questo bonus promesso dal ministro determinerebbe «quel dualismo nell'istruzione (scuole di serie A e scuole di serie B) che in Italia non si è mai attuato in applicazione alla Costituzione, per la qualità della scuola pubblica, per la forza del suo pluralismo, per la passione e competenza di tanti docenti». Suggerendo, dunque, che la scuola privata sarebbe senz’altro migliore di quella dello Stato.

Sono sufficientemente note le tristi circostanze che spinsero la coalizione di governo di allora – l’Ulivo – a licenziare la legge 62/2000, la legge sulla parità scolastica. Si trattò di un tentativo, ben riuscito nel merito, catastrofico per le forze di sinistra, di lusingare aspettative e speranze dei “centristi”, dei moderati, favorevoli alla promozione degli istituti, ovviamente soprattutto cattolici. Fu l’inizio della fine; e l’inizio di una desolante teoria di cifre che, in maniera bipartisan, bisogna ammetterlo, vennero erogate a favore delle private da tutti i governi. Fu, tra l’altro, il trionfo dei cosiddetti “diplomifici”, che hanno viaggiato in direzione contraria a qualsiasi disegno pedagogico e culturale anche foraggiati da quei fondi.

Commento Comitato Insegnanti Precari
Quest'articolo, ci fa capire di quanta considerazione godono i lavoratori in Italia. Non è di vitale importanza lavorare in ufficio o in fabbrica, lavorare a scuola o in un negozio, lavorare per lo stato o per il privato; è importante il rispetto che, non c'è da parte dei partiti, i cui esponenti azzardano commenti al limite della svendita mentale (la loro). Ora che questo o quel singolo politico ,pare,si voglia interessare di scuola è poca cosa, quando i fatti e le parole smentiscono le buone intenzioni, sempre che ci siano. Dovremmo guardare dentro noi stessi, dovremmo trovare quell'orgoglio che, per tradizione storica, dovrebbe essere nel nostro DNA.
Caserta, 23 giugno 2009 Continua a leggere!

DOMANDE DI SECONDA E TERZA FASCIA

Forse, siamo maldicenti, ma abbiamo la sensazione che, le domande di inserimento nelle graduatorie d'istituto, siano state "autorizzate" dalla ministra della cultura pubblica, per prenderci in giro pubblicamente.

Abbiamo esaminato bene tutte le forzature di tali domande e pare che se non si mette un numero telefonico si viene automaticamante esclusi. Invitiamo, pertanto, tutti i colleghi di seconda e terza fascia a compilare i modelli di domanda e, soprattutto di registrarsi online e, non a non dimenticare i recapiti telefonici.
Per i colleghi di prima fascia, le domande dopo la registrazione online e il riconoscimento presso un'istituzione scolastica, avverranno solo via web e potranno essere compilate solo dal primo luglio. Continua a leggere!

giovedì 18 giugno 2009

IL PD BENVENTO E I PRECARI!?? INIZIO DI UNA STORIA?

IL PD BENEVENTO A FIANCO DEI PRECARI. E A CASERTA?

A Caserta,la situazione è molto diversa. Il PD Caserta, non ha neanche risposto alla nostra iniziativa riguardante l'incontro con leader locali per l'intevista fatta dai precari.

Costantino Boffa, deputato del Partito Democratico, ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al ministro della Pubblica Istruzione, Maria Stella Gelmini, per chiedere di ridiscutere e modificare il piano programmatico e i regolamenti attuativi della Finanziaria estiva riguardanti i tagli alle risorse e al personale del comparto scuola previsti per il prossimo anno scolastico, con particolare riferimento al Mezzogiorno e alle sue aree più deboli come il Sannio.
L’interrogazione fa riferimento al decreto-legge n. 112 del 2008 convertito con legge n. 133 del 2008, con il quale il Governo ha adoperato un taglio di risorse (meno 8 miliardi di euro in 3 anni) e di personale (meno 132.000 posti tra docenti e personale ATA nel prossimo triennio) al settore della Pubblica Istruzione. Con la Legge Finanziaria per il 2009 si è poi ridotto di ben 50 milioni di euro il fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche.
La Circolare Interministeriale n.38 del 2 Aprile 2009 sulle dotazioni organiche del personale docente per l’anno scolastico 2009-2010 ha poi quantificato in 42.100 posti le riduzioni da operare a partire dal prossimo anno scolastico. Per raggiungere l’obiettivo della riduzione dei 42.100 posti si prevede di agire su due fronti: la prima con la riduzione di 37.100 posti in organico di diritto, la seconda con ulteriori 5.000 posti in organico di fatto nel mese di settembre.
“La fine di quest’anno scolastico impone una seria riflessione su quanto potrà accadere nel corso del prossimo – ha dichiarato Boffa -. Se infatti dovessero concretizzarsi i tagli annunciati dal Governo sarebbe ancora una volta il Mezzogiorno a pagare il prezzo più alto dato che il 40% dei tagli si concretizzerà sostanzialmente in 4 regioni: Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. I tagli in Campania, ad esempio, dovrebbero riguardare 5.645 cattedre delle quali ben 400 nella sola provincia di Benevento. Tagli che determineranno il mancato rinnovo del contratto per 400 lavoratori a tempo determinato, tutti tra i 40 e i 50 anni e con una lunga storia di precariato alle spalle. I suddetti tagli andranno poi ad aggiungersi alla razionalizzazione dei piccoli plessi scolastici, manovra prevista sempre per il prossimo anno”.
“La scuola pubblica italiana - ha aggiunto il deputato - vive già da tempo una situazione di grandissima difficoltà finanziaria come evidenziato dall’impossibilità, concretizzatasi in molti istituti scolastici, di far fronte alle spese ordinarie. Nel corso di tutto l’anno scolastico 2008/09 molti istituti della provincia di Benevento hanno denunciato la mancanza di risorse per pagare le supplenze, le utenze, le visite fiscali e per organizzare i corsi di recupero pomeridiani nelle scuole medie superiori. I singoli istituti hanno dovuto provvedere da sé, facendo spesso ricorso a forme di “autotassazione” di docenti e famiglie per salvaguardare un livello dignitoso della qualità dell’offerta didattica”.
“Ho dunque chiesto al Ministro - ha concluso Boffa – se non ritenga opportuno, considerate anche la contingente crisi economica che sta attraversando il Paese e l’alto potenziale strategico del settore dell’istruzione e della conoscenza, ridiscutere e modificare il piano programmatico e i regolamenti attuativi della Finanziaria estiva, con particolare riferimento alla situazione del Mezzogiorno e delle sue aree più deboli come il Sannio dove il taglio delle 400 cattedre e la ipotizzata chiusura di un certo numero di piccoli istituti va ad aggiungersi alla riduzione di altri servizi essenziali, quali il sistema locale dei trasporti e la rete dei presidi di continuità assistenziale, con inevitabili conseguenze negative in termini di desertificazione sociale e di sopravvivenza delle comunità locali”.
Boffa prenderà parte all’iniziativa organizzata dai precari sanniti della scuola il 30 giugno al Musa di Benevento.

www.comtatoinsegnantiprecaricaserta.blogspot.com Continua a leggere!

sabato 13 giugno 2009

GELMINI-SINDACATI: GIUDICATE VOI

LA GELMINI ENTUSIASMA ALCUNE ORGANIZZAZIONI SINDACALI DI CATEGORIA!!!!!!!!!!...........PERCHE'?

Dopo aver pubblicato un riassunto dei comunicati-stampa dei vari sindacati, vi invitiamo a riflettere sulla lettura che, ognuno di essi dà dell'incontro del 10 giugno.

Il 10 giugno c.a., si sono incontrati al ministero, la ministra dell'istruzione Gelmini e le varie OO.SS. Ebbene, ciò che ha colpito la nostra fantasia, "poca", è il resoconto all'apparenza, uguale per tutti. Ma, da una lettura più attenta, emergono diversità, modi di vedere e di intendere nei confronti dei precari, alquanto preoccupanti. Taluni, gridano quasi al miracolo: miracolo avvenuto per loro intercessione; altri, più cauti e, si ritiene anche più realisti, mostrano un atteggiamento diffidente(come la storia recente ci ha insegnato quando si ha a che fae con la Gelmini).
Non vogliamo entrare nel merito dei diversi modi di vedere, ma, certamente, ciò ci fa riflettere e ci porta ad essere molto pessimisti sul nostro futuro lavorativo, sul futuro della scuola statale e sul futuro dell'istruzione in genere.
Non vogliamo neanche giudicare chi ha lavorato bene e chi meno, poichè ciò si evince da quanto riportato dai vari comunicati, ai quali abbiamo dato ampio spazio. Continua a leggere!

giovedì 11 giugno 2009

INCONTRO GELMINI- OO.SS.

GELMINI E PRECARI, LE SOLITE VAGHE RISPOSTE

Riportiamo di seguito, la sintesi dei comunicati-stampa dei sindacati che, ieri sera hanno incontrato la Gelmini.

SNALS
esprime apprezzamento al ministro Gelmini per immissioni in ruolo e tutela dei precari
- Nel corso dell’incontro con il ministro Gelmini, lo SNALS-Confsal ha ribadito la richiesta che vengano concluse le operazioni di immissione in ruolo per docenti e a.t.a. e sia assicurata la tutela del personale precario.

“Lo SNALS-Confsal - ha dichiarato il segretario generale Nigi - ha chiesto al ministro che il MIUR concluda rapidamente le procedure per le immissioni in ruolo di docenti e di personale amministrativo dal 1° settembre. Questo per il contingente di posti già previsto. Ha chiesto inoltre che per tutti i precari delle graduatorie permanenti ad esaurimento con nomina annuale, in servizio nel corrente anno scolastico, venga garantita la nomina giuridica, valida ai fini dell’anzianità e della pensione, con decorrenza 1° settembre. Gli effetti economici scatteranno dal momento dell’effettiva prestazione lavorativa”.

“Lo SNALS-Confsal - ha concluso Nigi - esprime apprezzamento per la decisione del ministro Gelmini di assicurare le immissioni in ruolo e di estendere ai docenti precari gli ammortizzatori sociali garantendo la continuità della nomina con i benefici economici al momento della presa di servizio”.

<.
UIL- LA posizione
La soluzione che è stata prospettata, in merito al personale precario, recepisce le proposte della Uil già fatte nel corso delle manifestazioni promosse lo scorso 26 marzo a tutela del personale precario e quindi troveranno il nostro pieno sostegno.
Ovviamente bisogna passare dal lavoro che l’amministrazione sta facendo alla concreta soluzione del problema in modo chiaro e trasparente dando certezza a tutti della retribuzione e del lavoro.
È positivo che si pensi non ad una ‘indennnità di disoccupazione’ ma ad una ‘indennità di lavoro’ e l’utilizzo di tutte le risorse disponibili a questa finalità.
Gli strumenti in campo devono riguardare docenti e personale Ata.
La soluzione deve essere certa e tempestiva.
Per la scuola primaria abbiamo sollecitato l’emanazione della direttiva organizzativa e didattica.
Abbiamo riproposto l’esigenza di far partire la riforma del ciclo superiore solo per le prime anziché per le prime e le seconde come previsto dalla bozza di decreto.
Al fine di dare certezza che nel contratto triennale 2010 - 2012 si affronterà il tema della valorizzazione professionale abbiamo sollecitato il ministro a garantire un rapido riscontro con il ministero dell’Economia (entro dicembre) delle risorse che la Finanziaria prevede siano destinate alla valorizzazione professionale.

GILDA
Il Ministro Gelmini ha incontrato ieri i segretari dei sindacati scuola per presentare la proposta di una sorta di cassa integrazione per i precari che perderanno, il prossimo anno scolastico, la nomina annuale.
Si tratta, secondo i calcoli del ministero, di circa 18.000 docenti che, nel successivo anno scolastico dovrebbero riottenere le nomine sui posti lasciati liberi dai futuri pensionati.
A tutti costoro verrebbe attribuita:
1. La precedenza nelle supplenze brevi;
2. Il punteggio per l’intero anno scolastico 2009/10;
3. Un’indennità per i periodi di non occupazione che potrebbe arrivare vicina al 50% dello stipendio, sommando indennità di disoccupazione (circa 35% dello stipendio per sei mesi) ed un’ulteriore somma.
La Federazione Gilda-Unams ha definito accettabile l’ipotesi prospettata, a condizione che i tempi per realizzarla siano celeri.
Il Coordinatore Nazionale ha colto l’occasione per esprimere tutta la propria preoccupazione per il dilungarsi dei termini di tutte le operazioni relative agli organici ed alle nomine. Si concretizza infatti sempre di più il rischio di un inizio tardivo e caotico del prossimo anno scolastico.
E’ stato chiesta inoltre certezza per le immissioni in ruolo annunciate, ma per nulla concretizzate ad oggi.

FLC- CGIL
Il Ministro ha convenuto sulla necessità di attivare tavoli di confronto permanenti con le OO.SS. per seguire tutte le problematiche relative al processo di riforma e per garantire un normale inizio di anno scolastico.
Ha preannunciato l’apertura urgente di un tavolo permanente per seguire i temi relativi al precariato..
Ancora una volta siamo in presenza di semplici annunci di possibili interventi che al momento non sono ancora definiti nel dettaglio.
Da una prima analisi si tratta di proposte del tutto insufficienti per garantire la continuità del lavoro e del salario ai circa 20.000 lavoratori precari della scuola che il prossimo anno saranno licenziati.
Come FLC Cgil abbiamo ribadito l'urgenza di procedere nel confronto di merito e illustrate le nostre proposte su tutte le questioni del precariato nella scuola già presenti nella piattaforma dello sciopero del 18 marzo e di tutte le iniziative di protesta che si stanno svolgendo nei territori. Abbiamo anche sottolineato la gravità della situazione del personale ATA per il quale i tagli sono particolarmente pesanti in quanto definiti con una semplice percentuale che non tiene alcun conto le reali esigenze delle scuole. Sul precariato pesa anche la grave sofferenza finanziaria delle scuole che impedisce la chiamata dei supplenti. Anche su quest'ultimo punto abbiamo ribadito al richiesta di maggiori fondi e di tempestività nell'accreditamento.
A sostegno delle nostre richieste promuoveremo nei prossimi giorni iniziative, possibilmente unitarie.
Piattaforma FLC Cgil per la tutela dei lavoratori precari della scuola
• Si perfezioni e si concluda nei tempi previsti la procedura autorizzativa per le assunzioni a tempo indeterminato ;
• si concretizzi in tempi brevi l’ipotesi già discussa in sede di confronto tra MIUR e OO.SS. per la conferma in servizio, nell’a.s. 2009/10 di tutti i supplenti con incarico annuale o fino al termine delle attività didattiche;
• si assumano tutte le iniziative e i provvedimenti necessari per garantire la certezza del diritto e parità di trattamento per tutti gli aspiranti inclusi nelle graduatorie ad esaurimento anche alla luce del contenzioso in atto;
• si definiscano procedure chiare per le nomine annuali;
• si definisca un piano pluriennale di assunzioni per garantire l'esaurimento delle attuali graduatorie;
• si individuino soluzioni per coloro che, pur abilitati, non sono presenti nelle graduatorie ad esaurimento e per coloro che hanno iniziato il percorso formativo nel 2008/09;
• si preveda, nella fase transitoria, la valorizzazione del servizio prestato dai docenti non abilitati nell'accesso al nuovo percorso di formazione iniziale
• si prevedano specifici percorsi abilitanti per il personale non laureato (ITP, maestri diplomati ecc.)
• si proceda all'indizione del concorso ordinario per DSGA
• si preveda il trasferimento al Ministero dell'Economia anche delle retribuzioni dei supplenti brevi;
• si attivi un tavolo interistituzionale sui precari, a livello nazionale e regionale, al fine di individuare ulteriori proposte di tutela e risorse per il sostegno all’occupazione.

CISL Scuola
Assunzioni in ruolo, tutele per i precari che non ritroveranno il posto di lavoro a settembre.
Ma la CISL Scuola ha colto anche l'occasione per ribadire la necessità di un diverso approccio ai temi di politica scolastica e delle riforme, che non possono essere condizionate oltre il dovuto dagli obiettivi di contenimento di spesa
Ha inoltre riproposto le ragioni di dissenso rispetto alle modalità di avvio della riforma del secondo ciclo di istruzione, che non assicurano le indispensabili esigenze di gradualità nel passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento.
Sul tema delle misure straordinarie per il personale precario che punta ad assicurare la continuità del rapporto di lavoro (con pieno riconoscimento sul piano giuridico) a tutti coloro che sono titolari di un contratto annuale o fino al termine delle lezioni nel corrente anno scolastico, ma non riconfermati nel prossimo; per essi si prevederebbe un utilizzo prioritario per le supplenze temporanee di maggior durata integrato, per i periodi di non lavoro, da una "indennità di disponibilità" alimentata da risorse derivanti in primo luogo dagli ammortizzatori sociali.
le risposte devono essere date con la massima tempestività. Continua a leggere!

I PRECARI? SOLO CARNE DA MACELLO!

Caserta, 11 giugno 2009

I PRECARI CHIEDONO IL RESOCONTO DELL'INCONTRO: OO.SS.- GELMINI

Ieri sera, c'è stato un incontro tra il ministro Gelmini e le OO.SS. di categoria. Ebbene, non ci dato sapere l'esito di tale incontro. Qualche sindacato, già strombazza a destra e a manca la propria soddisfazione, ad essere onesti non capiamo da dove possa derivare tanta contentezza. Non conosciamo le parole dette e gli accordi presi, di certo sappiamo e, con certezza, che i tagli erano oltre 42 mila a settembre e sono a tutt'oggi rimasti tali. Tanti lavoratori del mondo della scuola, stanno aspettando con ansia il loro destino; ma da parte dei sindacati nemmeno un accenno dell'incontro. Siamo sempre più convinti di essere diventati carne da macello di questo o di quel sindacato; di questo o di quel partito. Ora basta! Chiediamo a gran voce e con rabbia, stavolta, il resoconto ufficiale dell'incontro.
In attesa che qualcuno ci degni e si degna di darci spiegazioni, ringraziamo per la cortesia. Continua a leggere!

martedì 9 giugno 2009

LA GELMINI: CONTINUA AD OFFENDERE. LA STORIA CONTINUA.....

Riassunto delle puntate precedenti.

Prima puntata
VIETATO CONTESTARE LA GELMINI!

Le reazioni della Gelmini di fronte alle democratiche manifestazioni di dissenso. Offende gratuitamente tutti.

A Besana Brianza
MILANO — Dirlo, l’ha detto. «Sono solo quattro pirla che mi contestano e non sanno cos’è la democrazia».

Seconda puntata
Pd contro la Gelmini: Berlusconi la rimuova
mercoledì 3 giugno 2009
La senatrice Emanuela Baio e il deputato Enrico Farinone, del Pd, hanno presentato oggi una interrogazione urgente al presidente del Consiglio, chiedendo di valutare «la rimozione del ministro Gelmini».

«Chiamare “quattro pirla” genitori ed educatori scolastici, durante un evento pubblico, per giunta il giorno della Festa della Repubblica - ha detto Baio - significa non avere il senso delle istituzioni, il rispetto per la democrazia, e non avere ben chiaro il mandato che si ricopre. Da un ministro dell'istruzione mi aspetto un linguaggio consono e che sia di esempio per i giovani. Ai ragazzi dico di non seguire l'esempio della Gelmini».

La boutade del ministro ieri a Besana Brianza, dove è stato esposto uno striscione contro la legge di riforma della scuola, davanti al quale Gelmini ha reagito dando dei «quattro pirla, senza rispetto per le regole democratiche» ai contestatori.

Terza puntata.

Da Fuoriregistro
Il quinto pirla
Gianfranco Pignatelli
Vai fino a Besena Brianza al comizio di sua Eccellenza la ministra Gelmini per ascoltare una delle sue illuminanti perle di saggezza e, invece, le escono di bocca ben quattro pirla. Proprio così (cfr 2 giugno u.s.). La Maria Stella nazionale, riferendosi ad alcuni operatori della scuola che esponevano civilmente dei cartelli, ha affermato testualmente: «Sono solo quattro pirla che mi contestano e non sanno cos'è la democrazia».
Certo, da un ministro che ha giurato sulla Costituzione della Repubblica e fa parte del cosiddetto Popolo delle Libertà, quest'uscita è stata un'ottima dimostrazione di sapienza e pratica democratica. Vero è che, per tutto quanto sta facendo alla scuola e per tutte le conseguenze che arrecherà a intere generazioni di giovani, non meriterebbe "solo quattro pirla" ma milioni. Intanto, caro ministro, voglia raccogliere l'adesione del quinto pirla. Io, però, non la contesto. Anzi, sono orgoglioso di averla come mio diretto superiore.

prof. Gianfranco Pignatelli Continua a leggere!

lunedì 8 giugno 2009

IL RAZZISMO DI STATO!!!!!!!!!!!!

Una studentessa ucraina priva di codice fiscale, non ammessa all'esame di maturità


NAPOLI - A scuola è bravissima, ma non ha il codice fiscale. E per questo non può fare l'esame di maturità. Daria è ucraina, parla 6 lingue e, nel suo paese, ha già il suo titolo di studio. Che, però, in italia non è valido: per questo ha dovuto rifare il liceo. Ma ora, giunta all'ultimo anno, l'ennesimo ostacolo. Daria è clandestina, non ha documenti e tantomeno il codice fiscale. E senza quel tesserino di plastica non può fare l'esame di Stato. La vicenda, riportata dal quotidiano "Il Mattino", si svolge al liceo Margherita di Savoia di Napoli.

E non è altro che la logica conseguenza delle nuove norme varate dal governo. Il ministero dell'Istruzione, infatti, per compilare l'anagrafe dello studente deve rilevare i dati relativi a ogni singolo candidato. Compreso il codice fiscale, che, successivamente, passerà al vaglio dell'agenzia delle entrate.

Un'operazione che deve essere fatta entro dopo domani. Siccome la circolare del 22 maggio 2009 del ministro Maria Stella Gelmini vuole che senza codice fiscale non si possa sostenere l'esame, per Daria il sogno di diplomarsi rischia di infrangersi per sempre.

Daria a Napoli vive insieme ai genitori: la
madre fa le pulizie ad ore, il padre il saldatore. A scuola, intanto, è scattata una vera e propria gara di solidarietà per aiutarla mentre i suoi compagni pensano di inoltrare una petizione.
(7 giugno 2009)
ULTIMISSIME
8 GIUGNO 2009.

Finalmente, dopo la mobilitazione generale e, soprattutto grazie ad un uomo coraggioso(anche noi precari abbiamo partecipato a questa gara di solidarietà); Daria può sostenere l'esame di maturità e prendere il sospirato diploma.
Per una volta la solidarietà ha vinto sull'egoismo.
Continua a leggere!

domenica 7 giugno 2009

CHE ROMPICAPO! L'INSERIMENTO.

Passaggi per la registrazione ai fini dell’inserimento
nelle Graduatorie d’Istituto
(a cura di G. Cadoni - Gilda degli Insegnanti di Bologna)

I fase

Il primo passo consiste nell’accedere alla pagina delle Istanze on line, cliccando sul link http://www.pubblica.istruzione.it/istanzeonline/registrazione.shtml .

Quindi, cliccare su

http://www.pubblica.istruzione.it/istanzeonline/images/procedi_registrazione.gif

Inserire tutti i dati richiesti e al termine di ogni schermata cliccare su ;

è molto importante prestare attenzione alla scelta dell’istituto scolastico presso il quale recarsi per l’accreditamento. Indicare un istituto scolastico comodo, meglio se il primo istituto scolastico che si indicherà nelle preferenze delle scuole, quello che farà da propria “scuola capofila” di riferimento.

Al termine della registrazione si otterrà la prima parte del Codice Personale assegnato (di 5 caratteri) e, contestualmente, si riceverà un messaggio di posta elettronica all’indirizzo e-mail istituzionale (nome.cognome@istruzione.it) o all’indirizzo e-mail personale indicato.

Al messaggio di posta elettronica inviato dal MIUR sono allegati 2 files, necessari per l’accreditamento presso l’Istituto Scolastico prescelto, che sono il modulo di adesione e l’eventuale delega.

modulo_adesione_ABCDEF68B29F083Apdf

modulo_delega_ABCDEF68B29F083A.pdf

Al messaggio di

Occorre stampare il modulo di adesione e, supponendo di recarsi di persona, firmarlo in presenza dell’impiegato di segreteria che farà l’accreditamento.
II fase
Prima di recarsi presso l'istituto scolastico o l'USP scelto è obbligatorio:

1. copiare e incollare nel campo indirizzo di un browser web il seguente link:
http://www.pubblica.istruzione.it/istanzeonline/index.shtml
2. accedere al sistema Istanze On Line utilizzando lo USERNAME e la PASSWORD istituzionali
Inserire il codice fiscale e la prima parte del Codice Personale negli appositi campi della
maschera che verrà presentata.

Al termine della procedura, si riceverà il seguente messaggio

Conferma ricezione Codice Personale

La conferma della ricezione dell'E-Mail contenente la prima parte del Codice Personale ha avuto esito positivo. La fase successiva da adempiere è: Effettuare l'identificazione fisica recandosi presso l'Istituto prescelto in fase di richiesta registrazione al sistema Istanze On Line o comunque quello evidenziato nell'E-Mail ricevuta al termine della prima fase della suddetta richiesta!

III fase
Terminata questa fase, ciascun docente dovrà recarsi presso l'Istituto Scolastico
(o Ufficio Scolastico Provinciale) prescelto, presentando:

- Documento di riconoscimento indicato nel Modulo di Adesione
- Fotocopia fronte retro dello stesso
- Tesserino del codice fiscale rilasciato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze o la tessera sanitaria rilasciata dal Ministero della Salute e relativa fotocopia.

- Stampa del Modulo di Adesione da consegnare e firmare presso l'Istituto prescelto.
In caso si sia impossibilitati a recarsi personalmente presso l'Istituto, si potrà completare l'operazione per DELEGA (file modulo_delega_CODICEFISCALE .pdf).
In questo caso:
1. il Modulo di Adesione, completo degli allegati previsti, dovrà essere firmato preliminarmente
2. dovrà essere compilato e firmato il MODULO DI DELEGA allegato alla E-Mail
3. dovrà essere allegata fotocopia fronte-retro del documento di riconoscimento della persona delegata.

IV fase
Una volta accreditati presso l'Istituto Scolastico prescelto, si riceverà la seconda parte del Codice Personale per la sottoscrizione delle istanze primo accesso all'area operativa del sistema "Istanze On Line"
Una volta che si ha l'accesso all'area operativa "Istanze On Line" si dovrà procedere alla modifica obbligatoria del Codice Personale d'accesso.
SCELTA DELLE SEDI - COMPILAZIONE Modello B on line

A partire dal 1 luglio e fino al 31 luglio 2009, infine, si potrà procedere alla compilazione on line il Modello B per la scelta delle scuole in cui essere inseriti in Graduatoria d'Istituto. Continua a leggere!

sabato 6 giugno 2009

INSERIMENTO A PETTINE: DECIDE IL TAR

Bocciato il metodo delle graduatorie

(S. Int.) Bocciato l'inserimento in coda nelle graduatorie dei precari. Il Tar Lazio ha accolto la richiesta di sospensiva di alcune parti del decreto 42, sull'aggiornamento delle cosiddette graduatorie ad esaurimento, presentata dall'Anief (l'Associazione nazionale insegnanti ed educatori in formazione). La terza sezione del tribunale amministrativo del Lazio, presieduta da Evasio Speranza, ha emesso una ordinanza che sospende l'efficacia dell'undicesimo comma dell'articolo 1 e del primo comma dell'articolo 12 del provvedimento, quelli riguardanti il collocamento in coda dei precari in altre tre province italiane, oltre quella in cui sono iscritti da due anni. In questo modo, la giustizia amministrativa accoglie le rimostranze dei supplenti, soprattutto del Sud, che per trovare più facilmente lavoro intendono spostarsi nelle province col maggior numero di cattedre disponibili.

In questi giorni, gli uffici scolastici provinciali (gli ex provveditorati agli studi) sono alle prese con le domande presentate dai 270 mila precari in lizza per una supplenza. Se il ministero dell'Istruzione dovesse applicare immediatamente, senza cioè ricorrere al Consiglio di stato, l'ordinanza, che nelle prossime settimane verrà anche discussa nel merito, nelle altre tre province scelte gli aspiranti verrebbero inseriti " a pettine", cioè con il posto spettante in base al loro punteggio, e non in coda. Diversamente, viale Trastevere può ricorrere al successivo grado di giudizio con il concreto rischio di spostare in avanti il problema di alcuni mesi, facendolo cadere a ridosso dell'avvio dell'anno scolastico. A quel punto, una modifica delle graduatorie in extremis bloccherebbe sia le immissioni in ruolo sia l'attribuzione delle supplenze. E l'anno scolastico inizierebbe senza parecchi docenti in cattedra.



(5 giugno 2009) Continua a leggere!

GRADUATORIE D'ISTITUTO: MODELLO A1 E A2

GRADUATORIE DI CIRCOLO E D’ISTITUTO DEL PERSONALE DOCENTE ED EDUCATIVO
MODELLO DI RICHIESTA DELLE GRADUATORIE DI II FASCIA PER GLI AA.SS. 2009/2010 E 2010/2011
(RISERVATO AGLI INSEGNAMENTI PER CUI L’ ASPIRANTE E’ IN POSSESSO DI ABILITAZIONE
MA NON E’ ATTUALMENTE INCLUSO NELLE GRADUATORIE AD ESAURIMENTO)
AVVERTENZE
Il mod. A1 viene utilizzato per presentare domanda di inclusione nella II fascia delle graduatorie di circolo

e di istituto per insegnamenti per i quali l’aspirante è abilitato.
L’aspirante indica tali insegnamenti nella sez. B1, apponendo accanto a ciascuno la sigla “N.I.”
(nuova inclusione), se per tale insegnamento non figurava già in II fascia delle graduatorie di circolo e di istituto
del precedente biennio scolastico 2007/08 – 2008/09, ovvero la sigla “P.I.” (precedente inclusione) se per
tale insegnamento era già incluso nella II fascia delle graduatorie del predetto biennio.
Per i nuovi insegnamenti si provvede alla definizione ex-novo del punteggio spettante per ciascuna
graduatoria e a tal fine l’aspirante indica nelle apposite sez. C, D ed E il titolo di accesso e tutti i titoli culturali
e di servizio posseduti, valutabili ai sensi delle prescritte tabelle 2 e 3.
Per gli insegnamenti di precedente inclusione la procedura prevede, invece, l’acquisizione del punteggio
conseguito nelle precedenti graduatorie di II fascia di circolo e di istituto del biennio 2007/08 – 2008/09
e il suo eventuale aggiornamento mediante la valutazione dei titoli culturali e di servizio conseguiti successivamente
al 23.7.2007 ovvero mai presentati alla scuola di precedente gestione della domanda.
Ai fini di cui sopra, l’aspirante compila la o le dichiarazioni di cui alla sez. B4 e B5 previste dall’art. 4
– comma 4 – 1° e 2° capoverso del D.M. n. 56 del 28.5.09, indicando il punteggio con cui risultava incluso
nelle precedenti graduatorie d’istituto di II fascia e compila le sez. C, D ed E indicando i soli titoli valutabili per
l’eventuale ulteriore aggiornamento del punteggio. Nella sez. C il titolo di accesso alla graduatoria va sempre
indicato anche se non dà luogo ad alcuna attribuzione di punteggio in quanto già precedentemente valutato
e quindi inglobato nel punteggio precedentemente acquisito.
Si richiama l’attenzione sul fatto che la Tab. 2 prevede la valutazione massima di un periodo complessivo
di 6 mesi di servizio per ciascun anno scolastico e tale periodo o frazioni di tale periodo possono
essere imputate dall’aspirante una sola volta e ad una sola graduatoria che può essere o quella corrispondente
all’insegnamento prestato (con valutazione piena, 2 punti al mese) ovvero alternativamente ad un’altra
graduatoria (con valutazione al 50%, 1 punto al mese).
I periodi di servizio che sono stati così imputati e valutati ai sensi della tab. 2, sia per le graduatorie
ad esaurimento che per le graduatorie di istituto di II fascia, possono essere anche valutati, ai sensi e secondo
i criteri della tab. 1 per le graduatorie di 3° fascia in cui l’aspirante risulti eventualmente incluso.
Modello A1
GRADUATORIE DI CIRCOLO E D’ISTITUTO DEL PERSONALE DOCENTE ED EDUCATIVO
MODELLO DI RICHIESTA DELLE GRADUATORIE DI II FASCIA PER GLI AA.SS. 2009/2010 E 2010/2011
(RISERVATO AGLI INSEGNAMENTI PER CUI L’ ASPIRANTE E’ IN POSSESSO DI ABILITAZIONE
MA NON E’ ATTUALMENTE INCLUSO NELLE GRADUATORIE AD ESAURIMENTO)
Pag 1 di 12
Modello A1
AVVERTENZA
La compilazione del presente modulo di domanda avviene secondo le disposizioni previste dal D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445,
“TESTO UNICO DELLE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E REGOLAMENTARI IN MATERIA DI DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA”.
In particolare:
- I dati riportati dall’ aspirante assumono il valore di dichiarazioni sostitutive di certificazione rese ai sensi dell’articolo 46; vigono, al riguardo, le disposizioni
di cui all’articolo 76 che prevedono conseguenze di carattere amministrativo e penale per I’aspirante che rilasci dichiarazioni non corrispondenti
a verità.
- Ai sensi dell’articolo 39 la sottoscrizione del modulo di domanda non è soggetta ad autenticazione.
- Durante il periodo di validità delle graduatorie di cui alla presente procedura di reclutamento, in occasione del conseguimento, da parte dell’aspirante,
del primo rapporto di lavoro a tempo determinato, i competenti uffici dell’amministrazione scolastica dispongono gli adeguati controlli sulle dichiarazioni
rese dall’aspirante secondo quanto previsto dagli articoli 71 e 72.
- I dati richiesti nel modulo di domanda sono acquisiti ai sensi dell’art. 16 in quanto strettamente funzionali all’espletamento della presente procedura di
reclutamento e assumono il carattere di riservatezza previsto dal Decreto Legislativo del 30/06/2003, n. 196.


CIRCOLO E D’ISTITUTO DEL PERSONALE DOCENTE ED EDUCATIVO
MODELLO DI RICHIESTA DELLE GRADUATORIE DI III FASCIA PER GLI AA.SS. 2009/2010 E 2010/2011
(RISERVATO AGLI INSEGNAMENTI PER CUI L’ ASPIRANTE NON E’ IN POSSESSO DI ABILITAZIONE)
Modello A2
AVVERTENZE
Il mod. A2 viene utilizzato per presentare domanda di inclusione nella III fascia delle graduatorie di
circolo e di istituto per insegnamenti per i quali l’aspirante non è abilitato ed è fornito del relativo titolo di studio

di acceso.
L’aspirante indica tali insegnamenti nella pag. 2, apponendo accanto a ciascuno la sigla “N.I.” (nuova
inclusione), se per tale insegnamento non figurava già in III fascia delle graduatorie di circolo e di istituto del
precedente biennio scolastico 2007/08 – 2008/09, ovvero la sigla “P.I.” (precedente inclusione), se per tale
insegnamento era già incluso nella III fascia delle graduatorie del predetto biennio.
Per i nuovi insegnamenti si provvede alla definizione ex-novo del punteggio spettante per ciascuna
graduatoria e a tal fine l’aspirante indica nelle apposite sez. A, B, C, D ed E il titolo d’accesso e tutti i titoli culturali
e di servizio posseduti, valutabili ai sensi della prescritta tabella 1.
Per gli insegnamenti di precedente inclusione la procedura prevede, invece, l’acquisizione del punteggio
conseguito nelle precedenti graduatorie di III fascia di circolo e di istituto del biennio 2007/08 – 2008/09
e il suo eventuale aggiornamento mediante la valutazione dei titoli culturali e di servizio conseguiti successivamente
al 23.7.2007, ovvero mai presentati alla scuola di precedente gestione della domanda.
Ai fini di cui sopra, l’aspirante compila la o le dichiarazioni di cui alle sez. I e II di pag.3, previste dall’art.
4 – comma 4 – 1° e 2° capoverso del D.M. n. 56 del 28.5.09, indicando il punteggio con cui risultava
incluso nelle precedenti graduatorie d’istituto di III fascia e compila le sez. B, C, D ed E, indicando i soli titoli
valutabili per l’eventuale ulteriore aggiornamento del punteggio. Nella sez. A, il titolo di accesso alla graduatoria
va sempre indicato anche se non dà luogo ad alcuna attribuzione di punteggio in quanto già precedentemente
valutato e quindi inglobato nel punteggio precedentemente acquisito.
Si richiama l’attenzione sul fatto che la tab. 1 prevede la valutazione massima di un periodo complessivo
di 6 mesi di servizio per ciascun anno scolastico e tale periodo o frazioni di tale periodo possono
essere imputate dall’aspirante sia alla graduatoria corrispondente all’insegnamento prestato (con valutazione
piena, 2 punti al mese) sia a tutte le altre graduatorie di III fascia in cui l’aspirante risulti incluso (con valutazione
al 50%, 1 punto al mese). Continua a leggere!

venerdì 5 giugno 2009

PRECISAZIONI SULLE DOMANDE PER INSERIMENTO NELLE GRADUATORIE D'ISTITITO

05 giugno 2009 - Lalla
Oggi 5 giugno il Ministero metterà a disposizione i modelli di domanda per l'inserimento o la conferma dell'iscrizione nelle Graduatorie di istituto.
In attesa di visionare i modelli di domanda, proponiamo alcune riflessioni sull'art. 4 del decreto 56/2009, indicando per ciascuna situazione quali sono i modelli da presentare. La presente integra la Guida e le FAQ già pubblicate.

Aspiranti già inclusi nelle GI per l'a.s. 2008/09:
A coloro che rinnovano l'iscrizione per la stessa fascia GI del 2008/09 sarà assegnato il punteggio con cui figuravano in quella GI.
Tale punteggio è autocertificato dai docenti nel modello A/1 o A/2.
Per strumento musicale nella scuola media la dichiarazione riguarda i titoli artistico-professionali e quello con cui iscritti sono iscritti nell'elenco di sostegno.
N.B. L'autocertificazione sarà controllata dai Dirigenti Scolastici della scuola a cui è indirizzata la domanda.
N.B.2 L'aspirante deve dichiarare se nel corso del 2007/09 ci sono stati cambiamenti di punteggio disposti dalla scuola che gestiva la domanda.

A tale punteggio si aggiunge quello conseguito dopo il 23 luglio 2007, quindi negli aa. ss. 2007/08 e 2008/09, oppure in possesso prima del 23 luglio 2007, ma mai presentati.
Il punteggio può essere valutato fino al 30 giugno 2009

E' fatto esplicito divieto riproporre le dichiarazioni relative a titoli e servizi già dichiarati e valutati in occasione del precedente aggiornamento. La sanzione in questo caso è l'esclusione dalla procedura.

Poichè i tempi operativi delle varie graduatorie si sovrappongono (ossia quando scade il termine di presentazione per le graduatorie di istituto non saranno state ancora pubblicate le graduatorie ad esaurimento definitive), ogni docente deve considerare la propria posizione al 30 giugno e rispetto a tale data deve considerarsi

incluso in graduatoria ad esaurimento
abilitato
in possesso del solo titolo di studio
Ne deriva che

chi è incluso a pieno titolo nella GaE, segue le procedure per la I fascia GI
chi alla data del 30 giugno è abilitato ma non conosce ancora la sua posizione in GaE, deve presentare il modello di domanda A/1
chi alla data del 30 giugno è in possesso del solo titolo di studio presenta il modello A/2
Pertanto i docenti che entro l'11 maggio 2009 hanno presentato la domanda per le graduatorie ad esaurimento chiedendo:

• il primo inserimento

• lo scioglimento della riserva

• l'inclusione con riserva

devono presentare il modello A/1 se alla data del 30 giugno si possono considerare abilitati ma non inseriti in GaE oppure il modello A/2 se alla data del 30 giugno sono in possesso del solo titolo di insegnamento.

Successivamente, alla pubblicazione delle Graduatorie ad esaurimento, coloro che hanno presentato domanda di nuova inclusione o di scioglimento della riserva nelle GaE e abbiano compilato correttamente il modello B Scelta delle istituzioni scolastiche, saranno collocati automaticamente nelle Graduatorie di istituto di I fascia, rendendo nulla la domanda di inclusione in II o III fascia.
La presentazione della domanda in II o III fascia pertanto tutela l'insegnante da eventuali problemi che potrebbero sorgere relativamente alle graduatorie ad esaurimento.

Gli aspiranti che al 30 giugno 2009 risultano abilitati e già inseriti nelle GaE, ma non hanno presentato la domanda di aggiornamento/permanenza con scadenza 11 maggio 2009, dal 1° settembre 2009 saranno cancellati dalla I fascia delle graduatorie di istituto, pertanto in questa occasione possono presentare la domanda di inclusione in II fascia di istituto.

RIEPILOGO

I fascia Solo modello B
II fascia Modello A/1 + modello B
III fascia Modello A/2 + modello B

Il modello B deve essere uno solo, anche se l'aspirante può accedere sia a graduatorie di I fascia che di II o di III.

Gli aspiranti inclusi con riserva nelle GaE presenteranno analoga inclusione con riserva nella I fascia delle GI.
Ciò significa che chi non scioglie la riserva entro il 30 giugno, presenterà il modello di domanda A/2 per l'inserimento in III fascia (se ne ha il titolo) e figurerà con riserva in I fascia (da cui non può essere chiamato) e a pieno titolo in III (da cui può ricevere incarichi).

L Continua a leggere!

L'ARROGANZA DEL MINISTRO!

I CIP DENUNCIANO LA MANCATA CONVOCAZIONE DA PARTE DEL MINISTERO ALL'INCONTRO SUL PRECARIATO


In previsione dell’incontro in programma il prossimo 10 Giugno delle OO.SS con il Ministro Gelmini per discutere delle conseguenze dei tagli e individuare possibili soluzioni e interventi in difesa del diritto al lavoro e alla retribuzione del personale precario della scuola, i C.I.P., Comitati Insegnanti Precari, hanno formalizzato a mezzo fax e mail (30 Maggio 2009, 14,35-14,37) e telegramma (n. 117/4E del 30 Maggio 2009 -14,46) la richiesta di partecipazione. L’incontro investe direttamente la categoria che i C.I.P rappresentano da più lungo tempo, in maniera di certo più cospicua, anche attraverso l’esclusivo riconoscimento ultradecennale del MIUR.
Non avendo a tutt’oggi ricevuto né l’invito né qualsivoglia riscontro alla loro richiesta, i C.I.P. denunciano l’arroganza e l’incivile incuranza della richiesta legittima avanzata con congruo anticipo.
Tale comportamento è ulteriore segnale di immotivata preclusione del ministero. La mancata partecipazione dei C.I.P. impedisce il confronto civile e proficuo nei confronti di coloro che sono i veri penalizzati dalla dissennata politica messa in atto dall’attuale governo
Roma, 4 Giugno 2009

C.I.P.- Comitato Insegnanti Precari



Associazione riconosciuta dal M.I.U.R. con Nota Ministeriale prot. n. 31653 del 30/09/1998 Continua a leggere!

giovedì 4 giugno 2009

INIZIANO I TAGLI ALLE SCUOLE SUPERIORI

Le lezioni settimanali passano dalle attuali 40 a 32 ore

RIFORME IN ITINERE/ I contenuti della bozza di regolamento inviata all'esame del Cnpi
Gli istituti professionali subiranno un taglio del 20% delle ore di lezione. Il provvedimento interessa circa 570mila studenti, che dal 2010 studieranno di meno, ma, promette il ministro Gelmini, in maniera più efficace e meno dispersiva. La novità è contenuta in una bozza di regolamento che rivede completamente l'impianto dei professionali, attualmente al vaglio del Consiglio nazionale della pubblica istruzione per il parere di rito. Dopo la riduzione da 40 a 36 ore settimanali, prevista dal ministro Fioroni con il decreto 41 del 2007, confermata dal ministro Gelmini il 27 febbraio scorso con il decreto 23, è in arrivo, dunque, un'ulteriore riduzione del numero delle ore di lezione settimanali, che passeranno dalle attuali 36 a 32. In tutto il 20% in meno. Continua a leggere!

mercoledì 3 giugno 2009

LA GELMINI: CONTINUA AD OFFENDERE.

VIETATO CONTESTARE LA GELMINI!

Le reazioni della Gelmini di fronte alle democratiche manifestazioni di dissenso. Offende gratuitamente tutti.

A Besana Brianza

MILANO — Dirlo, l’ha detto. «Sono solo quattro pirla che mi contestano e non sanno cos’è la democrazia».

Non lo nega affatto, Mariastella Gelmini. Ieri pomeriggio era sul palco di Besana Brianza per sostenere il candidato sindaco del Pdl e, davanti a una trentina di contestatori e oltre trecento sostenitori, ha pronunciato questa frase. Ma vuole precisarne il senso: «Appena arrivata al comizio, sono stata pesantemente insultata dal solito gruppetto di sinistra. I ragazzi del Pdl si sono innervositi. A quel punto, per sdrammatizzare e smorzare i toni, ho fatto questa battuta. A microfono spento». La versione del ministro. Cui segue quella di insegnanti e genitori brianzoli che ieri erano lì, con i loro striscioni, a protestare. «Era una contestazione pacifica, non c’era nulla di violento. Avevamo un manifesto». Lo slogan: «Se la scuola è costosa oggi, chissà quanto ci costerà l’ignoranza domani». Anna, educatrice, continua il racconto: «I militanti della Lega e del Pdl ci fischiavano contro, sventolavano i loro bandieroni coprendo i nostri cartelli. Poi è arrivato quell’insulto, che è ancora più grave perché arriva da un ministro della Repubblica. Siamo indignati». Ambrogina, maestra elementare «estranea alla politica», aggiunge: «Volevamo solo porre qualche domanda e manifestare il nostro disagio pacificamente». Una versione che Mariastella Gelmini non accetta: «Sono sempre i soliti che disturbano. Sempre gli stessi che si presentano in piazza ogni volta che il centrodestra fa campagna elettorale. E non è gente qualunque, si tratta di professionisti legati alla Cgil e dunque militanti politici». No, il ministro non è pentito: «Non accetto lezioni da certi sindacati che tra le loro colpe hanno quella di aver rovinato la scuola italiana. Da un anno sto lavorando per restituire al nostro sistema di istruzione la qualità perduta».

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lunedì 1 giugno 2009

Fiduciosi nella Corte dei Conti e in noi stessi

Le riforme sparate a salve

01 giugno 2009 - CIP Associazione Nazionale
Per usarle un riguardo, si potrebbe affiancare il Maestro degli Annunci a Maria Stella Gelmini. Anonimo pittore l'uno, anonima ministra l'altra.
Sono passati oltre tre mesi da quel 27 febbraio in cui il Consiglio dei ministri approvò, in via definitiva, i primi due regolamenti della riforma scolastica modello Gelmini. Da allora, il nulla.

Della entrata in vigore, neanche un cenno. Eppure il Capo dello Stato li ha firmati il 20 marzo scorso.

C'è il fondato sospetto che siano fermi alla Corte dei Conti per difetti di un certo rilievo di cui non è dato sapere alcunché. Visto che quei decreti riguardano il riordino del primo ciclo di istruzione e la razionalizzazione della rete scolastica (in una parola: i tagli) e danno copertura di legittimità ad una serie di amputazioni all'organico degli insegnanti, è chiaro a tutti che gli atti emanati nei mesi scorsi se non sono nulli sono almeno a rischio ricorso.

Un precedente recente è dato dalla circolare sulle iscrizioni che ha anticipato taluni aspetti specifici contenuti proprio nei regolamenti non ancora emanati. Un provvedimento sparato a salve, un annuncio fatto e poi rimangiato. Per una principessa del diritto, e non una pittrice, che vuol dilettarsi a fare la ministra, questo è quantomeno imbarazzante.

Maristella Curreli per i Comitati Insegnanti Precari

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