sabato 29 gennaio 2011

CENTINAIA DI MIGLIAIA IN PIAZZA CONTRO L'ARROGANZA PADRONALE E GOVERNATIVA

SCIOPERO GENERALE VENERDI' 28 GENNAIO - Comunicato Stampa Cobas -
Tra i miasmi postribolari che esalano dai palazzi del Potere, centinaia di migliaia di lavoratori/trici e studenti oggi hanno portato nelle strade di decine di città italiane una ventata di aria fresca, di ribellione e protesta contro l'arroganza padronale e governativa.
Nel quadro dello sciopero generale convocato dai COBAS (con partecipazioni significative soprattutto nella scuola, con medie del 25% nelle principali città, ma positive anche nella Sanità, in vari settori del Pubblico Impiego, alla Telecom, alle Poste, a cui si aggiunge il notevole successo dello sciopero dei trasporti urbani, tra il 50 e il 90% nelle principali città, anticipato a due giorni fa) e di quello convocato per i metalmeccanici da Fiom, COBAS e altri sindacati di base (con partecipazioni fino al 70-80% nelle province più significative), lavoratori/trici del lavoro pubblico e privato, insieme a tanti studenti medi e universitari, hanno oggi manifestato per dire al Paese e al mondo che l'Italia non è quella orripilante e grottesca realtà disegnata dalle ultra-corrotte contorsioni di un potere senza freni né limiti istituzionali, politici, morali e culturali.


In particolare come COBAS abbiamo svolto 16 manifestazioni, a ROMA, dove si è registrata la presenza più rilevante con circa 15 mila lavoratori/trici, studenti e migranti per le vie del centro, TORINO (dove un corteo unitario si è poi diviso in due al termine, per il rifiuto della Fiom di accettare conclusioni comuni), CAGLIARI, PALERMO, FIRENZE, NAPOLI-Pomigliano, SALERNO, GENOVA, TRIESTE, LIVORNO, POTENZA, BARI, PADOVA, LANCIANO, TERNI, SIRACUSA.
In tutti i cortei e nei comizi finali, si è sottolineato il senso dello sciopero: difendere gli operai aggrediti dall'arroganza di un padronato parassitario e reazionario, incapace di innovare e di ideare, desideroso di ridurre i salariati a "neo-schiavi" con retribuzioni da Terzo Mondo, e che vorrebbe estendere l'Accordo-Vergogna di Mirafiori a tutto il mondo del lavoro; salvare una scuola e una Università massacrate da tagli pesantissimi a posti di lavoro e finanziamenti; opporsi alla precarizzazione dilagante del lavoro e della vita; riconquistare redditi e pensioni adeguate, occupazione, i servizi sociali e beni comuni, i contratti nazionali, sbloccando quelli del Pubblico Impiego, e diritti sindacali, espropriati dai sindacati concertativi e negati a milioni di lavoratori, ai COBAS e al sindacalismo di base.  
Forte è stata la richiesta di potenziamento ed estensione di quel fronte sociale che oggi abbiamo iniziato a mettere in campo e che deve rovesciare la politica del padronato e del governo, facendo pagare la crisi a chi l'ha provocata e ne ha tratto profitti, e non ai settori più disagiati e indifesi della società,  smascherando anche la finta "opposizione" parlamentare e i sindacati collaborazionisti.
Molte critiche sono state rivolte dai manifestanti al rifiuto, da parte della Fiom, di arrivare ad iniziative comuni nelle varie città con i COBAS e il sindacalismo di base.
Da tutte le piazze è venuta la richiesta di nuove giornate di lotta comune, per arrivare in tempi ragionevolmente rapidi ad una nuova scadenza di sciopero generale con un fronte di protesta ancora pù ampio e con una unità d'azione superiore a quella messo in campo oggi, scavalcando veti e divieti e prendendo atto che il silenzio della segretaria generale Cgil Camusso, ieri a Bologna davanti alla richiesta -http://www.casertanews.it/public/articoli/2011/01/28/art_20110128045655.htm- Fiom di convocazione Cgil dello sciopero generale, è il definitivo rifiuto da parte di chi non ha alcuna intenzione di giungere davvero ad uno scontro con il potere economico e politico. http://informareonline.com/26378/comsta/la-scuola-statale-rifiuta-il-modello-marchionne-e-sciopera

LA CRISI VA PAGATA DA CHI L'HA PROVOCATA

Piero Bernocchi  portavoce nazionale COBAS
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giovedì 27 gennaio 2011

28 GENNAIO: SCIOPERO GENERALE DELLA SCUOLA

 CONTRO I TANTI MARCHIONNE CHE STANNO DISTRUGGENDO L'ITALIA
- CONTRO I TAGLI ALL'ISTRUZIONE, ALL'UNIVERSITA' ED ALLA RICERCA
- CONTRO LO STRAPOTERE AI DIRIGENTI SCOLASTICI
- CONTRO L'IMPOVERIMENTO DELLA CONTRATTAZIONE.
. A FAVORE DEI DIRITTI CONQUISTATI IN DECENNI DI LOTTE
. A FAVORE DEI LAVORATORI FIAT
. A FAVORE DEL RITORNO DELLA DEMOCRAZIA
UNITI  LAVORATORI STUDENTI E SOCIETA' CIVILE.
RIPRENDIAMOCI E NOSTRI DIRITTI.
VENERDI’ 28 GENNAIO SCIOPERO GENERALE DELLA SCUOLA E DELL’UNIVERSITA'
Manifestazione regionale per la CAMPANIA

POMIGLIANO d’ARCO Circumvesuviana Vecchia, ore10
Insegnanti precari Caserta
ipcaserta@gmail.com- cell.366/ 3119527-
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lunedì 24 gennaio 2011

VENERDI’ 28 GENNAIO SCIOPERA’ LA SCUOLA PUBBLICA

VENERDI’  28  GENNAIO  SCIOPERO  GENERALE DELLA  SCUOLA  E  DELL’UNIVERSITA’
Manifestazione regionale per la CAMPANIA
POMIGLIANO d’ARCO Circumvesuviana Vecchia, ore10


Il taglio di 140.000 posti di lavoro per docenti ed Ata in tre anni, l’espulsione in massa dei precari.  la riduzione di ore di lezione e di materie, l’aumento (fino a 35) del numero di alunni per classe, l’assegnazione di cattedre oltre le 18 ore, il taglio al sostegno, la diminuzione dei fondi stanno disgregando la scuola pubblica, rendendola una SCUOLA-MISERIA. Per il triennio 2010-2012 il blocco dei contratti (per tutto il pubblico impiego) provoca nella scuola una perdita media di 2000 euro che si rinnoverà in ogni futuro rinnovo contrattuale; e il blocco degli scatti di anzianità è un furto di 3 anni lavorati, con una perdita globale tra i 30 e i 40.000 euro. Dal 1 gennaio è entrato in vigore, nel pubblico impiego, il decreto Brunetta che intende annullare la contrattazione e diritti lavorativi e sindacali e dare grandi poteri decisionali ai dirigenti. A dicembre, il MIUR ha provato a far partire (in 4 province) una truffaldina sperimentazione di valutazione del presunto “merito”, per individuare una fascia (il 25%) di scuole “migliori” (attraverso i grotteschi test Invalsi) e docenti “più bravi”, da premiare, rispettivamente, con maggiori finanziamenti e con una mensilità in più. Questo ennesimo tentativo di introdurre una fasulla e cialtrona “meritocrazia” è per ora fallito grazie al massiccio rifiuto dei docenti delle province interessate: ma Gelmini vorrebbe imporre lo stesso “la meritocrazia d’ufficio”. Infine il 22 dicembre, il governo, incurante della rivolta studentesca, ha imposto all’università una “riforma” Gelmini distruttiva quanto quella già approvata per la scuola.

In parallelo al micidiale attacco alla scuola pubblica,  il capo-Fiat Marchionne guida l’assalto contro ciò che resta dei diritti degli operai. La coraggiosa risposta che i lavoratori/trici hanno dato nel referendum-capestro di Mirafiori (il NO ha vinto tra gli operai con il 50.5%) è una grande prova di resistenza, che va raccolta da un vasto fronte sociale per porre fine all’attacco con cui il potere economico e politico cerca di smantellare ciò che resta delle conquiste dei lavoratori/trici. Tale lotta ha evidenziato lo stato miserevole della democrazia sindacale, sottratta da decenni ai COBAS e alle strutture conflittuali di lavoratori dal monopolio Cgil-Cisl-Uil e oggi in dubbio pure per quella parte minoritaria della Cgil che non può accettare la totale sottomissione a Marchionne e soci.
Per tutte queste ragioni, nel quadro dello sciopero generale che i COBAS hanno convocato, estendendo a tutti lo sciopero indetto dalla Fiom per i metalmeccanici,
  DOCENTI, ATA E PERSONALE AMMINISTRATIVO, STUDENTI, RICERCATORI, DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA ALL’UNIVERSITA’

per battere l’arroganza governativa e padronale, per massicci investimenti nella scuola e nell’Università, per l’assunzione a tempo indeterminato dei precari, lo sblocco dei contratti e degli scatti di anzianità, la cancellazione delle “riforme” Gelmini, del decreto Brunetta e delle sperimentazioni-truffa, la restituzione a tutti della democrazia sindacale e del diritto di assemblea.
Manifestazione regionale per la CAMPANIA
POMIGLIANO d’ARCO Circumvesuviana Vecchia, ore10
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domenica 16 gennaio 2011

INVALSI ANCHE ALLE SUPERIORI

MENTRE  SI  CONTINUA  A  TAGLIARE  SU  STIPENDI,  PERSONALE  E  SICUREZZA NELLE  SCUOLE  STATALI,  SI  è  PENSATO  BENE  DI  COTINUARE  A  SPENDERE SULL'INUTILE  E  SUPERFLUO  TEST  INVALSI.  SARA'  VERA  CRISI?  INTANTO  LE SCUOLE  PARITARIE,  FANNO  PRECIPITARE  GLI  STUDENTI  ITALIANI  AGLI  ULTIMI POSTI  PER  PREPARAZIONE.  PARE  INFATTI,  CHE  GLI  STUDENTI  DELLE PARITARIE  ABBIANO  UNA PREAPARAZIONE  INFERIORE  A QUELLI  DELLE STATALI!!!!!!!!!!!!

Dal prossimo 10 maggio si svolgeranno le prove per gli studenti della classe seconda delle superiori

E' ufficiale, da quest'anno le prove INVALSI sbarcano alle superiori ed in periodo di crisi, considerato i costi di tale prova, non può che rendere la vita amara alle migliaia di docenti ed ATA che, quest'anno sono rimasit a casa senza lavoro. La motivazione della loro improvvisa disoccupazione, è stata la mancanza di fondi e la crisi che, però non si avverte o sparisce del tutto, quando c'è da sperecare denaro pubblico per le prove INVALSI. E' da sottolineare che da parte dei sindacati, purtroppo, nessuna protesta!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
(POTETE CONSULTARE LA NOTIZIA AL SEGUENTE LINK: http://www3.lastampa.it/scuola/sezioni/news/articolo/lstp/383439/)

Intanto lo studio OCSE di Pisa, ha messo in evidenza le gravi carenze di preparazione degli studenti delle scuole paritarie. I loro test, sommati a quelli degli studenti delle scuole statali, di gran lunga più preparati, fanno precipitare tutti agli ultimi posti in Europa, per quanto rigurda l'istruzione. (POTERE LEGGERE LA NOTIZIA AL SEGUENTE LINK:



IL GIORNO 28 GENNAIO 2011 CI SARA' LO SCIOPERO GENERALE DELLA SCUOLA. 

PROSSIMAMENTE, UN LEGALE CI AIUTERA' A RISOLVERE I PROBLEMI CHE SI INCONTRANO A SCUOLA ! SCRIVI AL SEGUENTE INDIRIZZO: ipcaserta@gmail.com
SARETE INFORMATI PRONTAMENTE SULLA SEDE E DATA IN  CUI IL LEGALE RISONDERA' ALLE NOSTRE DOMANDE. Continua a leggere!