martedì 20 ottobre 2009

I CIP ADERISCONO ALLO SCIOPERO DELLA SCUOLA DEL 23 OTTOBRE

I CIP ADERISCONO ALLO SCIOPERO DELLA SCUOLA DEL 23 OTTOBRE

I CIP aderiscono allo sciopero del 23 Ottobre contro le iniziative del ministro Gelmini e la politica scolastica del governo in materia di istruzione e precariato.
I Ministri Gelmini e Tremonti, attraverso tagli feroci ed indiscriminati, passeranno sicuramente alla storia per aver smantellato la scuola pubblica dalle fondamenta riducendo tempo scuola, classi, offerta formativa esclusivamente per mere operazioni di cassa. Con un governo incapace di far quadrare i conti dello Stato attraverso riforme strutturali di lungo respiro, la scuola pubblica è diventata il luogo dove prelevare risorse attraverso la decurtazione di mezzi e tagli, mettendo in atto così il paradosso di disinvestire e sottrarre il futuro alla nazione stessa. Nel merito i CIP si oppongono alla riforma delle scuole superiori che altro non è se non un ennesimo piano di tagli spacciato per riordino e razionalizzazione degli indirizzi. Una riforma che si presenta priva di qualsiasi attendibilità pedagogica e scientifica e che, com'è oramai tipico di questo governo, sopprime ciò che è buono e fecondo (come alcune valide sperimentazioni) per lasciare intatti indirizzi e curricula bisognosi di un' efficace rivisitazione.
I CIP, in materia di precariato, ribadiscono la loro opposizione ai contratti di disponibilità che, come già ampiamente denunciato fin dall'inizio, si stanno rivelando un rimedio peggiore del male, una misura iniqua e penalizzante per l'intera categoria che, dopo anni di precariato, invece di raggiungere la stabilizzazione lavorativa, viene espulsa e lasciata a casa in cambio di un'indennità di disoccupazione che già gli spettava di diritto. Il Decreto 134/09, e la sua conversione in legge, si sta rivelando l'ennesima ghigliottina per il precariato, poiché elimina anche le residue speranze di ricorrere ai tribunali del lavoro per denunciare l'abuso di contratti a termine da parte della Pubblica Istruzione, abuso già rilevato e condannato dalla Corte di Giustizia europea.
Infine i CIP, nell'aderire a questo sciopero, non possono non prendere atto dell'ennesima divisione del fronte sindacale che continua a manifestare per le stesse ragioni in giorni e con modalità diverse. Riteniamo invece che mai come in questo momento l'opposizione al piano di dismissione della scuola pubblica ha bisogno di superare le divisioni strumentali e surrettizie per ritrovare unità d'intenti: la posta in gioco è il futuro della democrazia e della libertà nella scuola italiana.
Roma, 20 ottobre 2009
C.I.P.- Comitato Insegnanti Precari

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