mercoledì 18 novembre 2009

SCIOPERO DELL'11 DICEMBRE: PROBLEMI IN VISTA

di R.P.
Il direttivo nazionale del sindacato di Pantaleo ha deciso di proclamare un sciopero per l'11 dicembre; ma poche ore prima Usi-Ait aveva già ufficializzato un'identica iniziativa. Adesso si attende la decisione della Commissione di Garanzia.
Adesso è ufficiale: la Flc-Cgil ha deciso di proclamare uno sciopero dell'intero settore della conoscenza (scuola, Afam, Università e Ricerca); il via libera è arrivato nel pomeriggio del 17 dopo che il direttivo nazionale ha dato mandato alla segreteria nazionale di annunciare definitivamente lo sciopero per l'11 dicembre, come già avevamo anticipato da qualche giorno .
Sulla decisione della Flc pesa però il fatto che proprio nella stessa mattinata la Commissione di Garanzia ha reso noto che l'USI-Ait Scuola(E CHI SONO?) ha dichiarato uno sciopero nazionale del personale della scuola per l'11 e il 12 dicembre.
Le norme attuali non dovrebbero consentire la contemporanea proclamazione di altro sciopero da parte di un'altra sigla sindacale, ma per capire meglio cosa succederà è opportuno attendere la decisione ufficiale della Commissione.
Sulle ragioni della protesta non c'è molto da aggiungere rispetto alle anticipazioni che avevamo dato: Flc chiede espressamente che la seconda "tranche" di tagli prevista dalla legge 133 venga sospesa; altra questione è quella del precariato (il sindacato di Mimmo Pantaleo chiede un piano di assunzioni che vada ben oltre la copertura dei posti lasciati liberi dai pensionamenti, come annunciato dal ministro Gelmini qualche giorno fa).
Senza dimenticare il problema dei rinnovi contrattuali per i quali la legge finanziaria del 2010 prevede risorse molto modeste e considerate del tutto inadeguate dalla Flc.
Posizione diversa è invece quella degli altri sindacati (Cisl, Uil, Snals e Gilda) che, almeno per ora, preferiscono aspettare e comunque non sembrano intenzionati a indire scioperi.

17/11/2009

1 commento:

Anonimo ha detto...

Per informazione l'USI AIT esiste dal 1912 quando i compagni e le compagne della sinistra rivoluzionaria e di molte camere del lavoro decisero di uscire dalla CGIL di allora, accusandola di riformismo e di modo concertativo nelle trattative (come diremmo oggi ... le parole di ieri furono più dure) e di costruire un sindacato alternativo ed autorganizzato. A fare questo passo ci fu anche DI VITTORIO (poi ricostruttore della CGIL dopo la GUERRA) BORGHI ed altri ...
Un sindacato sciolto dal fascismo e che ritentò di ricostruirsi un paio di volte fino alla sua rifondazione effettiva negli anni '90 e che ha guidato le lotte in quest'ultimo decennio insieme alle altre strutture del sindacalismo di base (vedi nella costruzione degli scioperi generali o degli scioperi in difesa della scuola pubblica).
Infine per quanto riguarda la proclamazione dello sciopero l'USI ed i suoi sindacati di settore lo hanno fatto l'11 novembre ben prima delle riunioni della FLC CGIL proprio sulla base delle richieste di varie strutture di precari e di studenti.
D'altra parte si possono proclamare scioperi di diverse organizzazioni per lo stesso giorno (vedi da ultimo lo sciopero del 23 ottobre - USI, COBAS, RDB, CUB, SDL ..).
Per altre informazioni potete scrivere ad una dei nostri indirizzi di posta elettronica:
usiait1@virgilio.it
GIUSEPPE esecutivo USI