mercoledì 3 giugno 2009

LA GELMINI: CONTINUA AD OFFENDERE.

VIETATO CONTESTARE LA GELMINI!

Le reazioni della Gelmini di fronte alle democratiche manifestazioni di dissenso. Offende gratuitamente tutti.

A Besana Brianza

MILANO — Dirlo, l’ha detto. «Sono solo quattro pirla che mi contestano e non sanno cos’è la democrazia».

Non lo nega affatto, Mariastella Gelmini. Ieri pomeriggio era sul palco di Besana Brianza per sostenere il candidato sindaco del Pdl e, davanti a una trentina di contestatori e oltre trecento sostenitori, ha pronunciato questa frase. Ma vuole precisarne il senso: «Appena arrivata al comizio, sono stata pesantemente insultata dal solito gruppetto di sinistra. I ragazzi del Pdl si sono innervositi. A quel punto, per sdrammatizzare e smorzare i toni, ho fatto questa battuta. A microfono spento». La versione del ministro. Cui segue quella di insegnanti e genitori brianzoli che ieri erano lì, con i loro striscioni, a protestare. «Era una contestazione pacifica, non c’era nulla di violento. Avevamo un manifesto». Lo slogan: «Se la scuola è costosa oggi, chissà quanto ci costerà l’ignoranza domani». Anna, educatrice, continua il racconto: «I militanti della Lega e del Pdl ci fischiavano contro, sventolavano i loro bandieroni coprendo i nostri cartelli. Poi è arrivato quell’insulto, che è ancora più grave perché arriva da un ministro della Repubblica. Siamo indignati». Ambrogina, maestra elementare «estranea alla politica», aggiunge: «Volevamo solo porre qualche domanda e manifestare il nostro disagio pacificamente». Una versione che Mariastella Gelmini non accetta: «Sono sempre i soliti che disturbano. Sempre gli stessi che si presentano in piazza ogni volta che il centrodestra fa campagna elettorale. E non è gente qualunque, si tratta di professionisti legati alla Cgil e dunque militanti politici». No, il ministro non è pentito: «Non accetto lezioni da certi sindacati che tra le loro colpe hanno quella di aver rovinato la scuola italiana. Da un anno sto lavorando per restituire al nostro sistema di istruzione la qualità perduta».

1 commento:

Anonimo ha detto...

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Pd contro la Gelmini: Berlusconi la rimuova

mercoledì 3 giugno 2009

La senatrice Emanuela Baio e il deputato Enrico Farinone, del Pd, hanno presentato oggi una interrogazione urgente al presidente del Consiglio, chiedendo di valutare «la rimozione del ministro Gelmini».

«Chiamare “quattro pirla” genitori ed educatori scolastici, durante un evento pubblico, per giunta il giorno della Festa della Repubblica - ha detto Baio - significa non avere il senso delle istituzioni, il rispetto per la democrazia, e non avere ben chiaro il mandato che si ricopre. Da un ministro dell'istruzione mi aspetto un linguaggio consono e che sia di esempio per i giovani. Ai ragazzi dico di non seguire l'esempio della Gelmini».

La boutade del ministro ieri a Besana Brianza, dove è stato esposto uno striscione contro la legge di riforma della scuola, davanti al quale Gelmini ha reagito dando dei «quattro pirla, senza rispetto per le regole democratiche» ai contestatori.

Il ministro Gelmini «dovrebbe seguire l'invito del Capo dello Stato, che ha esortato tutti ad abbassare i toni della campagna elettorale e a perseguire la coesione». I parlamentari lombardi del Pd chiedono anche al premier «che si scusi a nome del ministro, visto che la Gelmini non l'ha fatto, e non ha neppure negato quanto accaduto».
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