martedì 7 maggio 2013

TAGLI ALLA SCUOLA STATALE: E' COLLASSO


Tagli nella scuola 2010/2014, un mare di precari in un mare di guai

Francesca Casile10-04-2013

Governi Berlusconi e Monti, un comune denominatore: tagliare sul lavoro con riduzione personale scolastico


Gli ultimi quattro anni per la scuola sono stati devastanti, tra il 2010 e il 2013 i governi che si sono succeduti hanno fatto una politica di tagli ,giustificata come una necessità volta ad eliminare gli sprechi, che è più sulla quantità non sulla qualità.
"Ci sono più bidelli che carabinieri", così si è ridotto sensibilmente sui numeri dei collaboratori scolastici che sono necessari in quantità; figure che dai carabinieri non sono così diverse: hanno infatti il compito non solo di fare pulizie ma anche e soprattutto fare vigilanza. Sono stati ridotti gli organici; il primo ridimensionamento era necessario, ma al primo anno di tagli ne sono seguiti altri tre riducendo gli organici all'osso. Oggi nelle scuole ci si ritrovano 50, 90, bambini con un solo "bidello" (il tuttofare delle scuole), situazione che porta disagi non solo a chi lavora ma anche ai bambini.
Oltre ai tagli dei collaboratori,sono stati attuati tagli al personale amministrativo della scuola e ai docenti, anche quest'ultimi ritenuti troppi; dal modulo si è passati in molte scuole al maestro prevalente. Così è aumentato del triplo rispetto al passato il numero degli adempimenti delle segreterie, spesso collassate anche dalle novità tecnologiche; una situazione che causa file interminabili, per iscrizioni on line difficoltose per le famiglie, scadenze continue che non permettono al personale neanche di fare una visita medica o prendere un giorno di ferie.....
I docenti dal canto loro si ritrovano in aule ingestibili, superaffollate che rendono il lavoro estremamente difficoltoso tanto da far diventare questo mestiere usurante.Dalla cronaca di questi mesi storie di docenti che per due ore di stipendio in più o per poche ore di supplenze di pochi giorni, hanno perso la vita sulla strada per recarsi al lavoro, lasciando orfani giovani ragazzine, e quei 15 giorni o quelle poche ore in più non valgono decisamente la vita di nessuno.
Intanto i tagli e gli atti discriminatori continuano, dopo il transito dei tecnici in esubero al personale di segreteria, dei co.co.co sui posti dello stesso profilo, che hanno raggiunto il sogno della stabilizzazione a discapito degli assistenti amministrativi. Ecco quindi che arrivano nelle segreterie i docenti inidonei, inidonei perché affetti da malattie tali che non permettono l'insegnamento, come se fare il lavoro di segreteria non richiedesse impegno, soprattutto con il sopraggiungere delle mansioni nuove non meno stressanti di quelle dell'insegnamento.
Il lavoro dei pochi rimasti nella scuola continua e i disagi pure; le sollecitazioni di sindacati e il richiamo della Comunità Europea a stabilizzare i precari per ora rimangono inascoltati, il lavoro c'è il personale scarseggia e gli sprechi non mancano, ma intanto la scuola ha avuto la peggio.

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