lunedì 25 gennaio 2010

STIPENDI RECORD PER DOCENTI DI RELIGIONE. IN LORO DIFESA LA CISL

Sull'aumento ai prof di religione
Comunicato stampa ADPM


Apprendiamo dalla stampa degli ultimi giorni che il MEF ha erogato un aumento ai prof di religione, ma ha praticamente dato uno schiaffo ai docenti delle altre discipline e, in particolare, ai precari della precari della scuola che, pur avendo un’anzianità di servizio pari a un decennio, saranno pagati sempre con lo stipendio base, quindi rimarranno a zero scatti.
La Cisl Scuola, vista la polemica suscitata da alcuni giornali a tiratura nazionale, si è premurata di replicare immediatamente sostenendo che "I diritti e gli interessi dei lavoratori non si difendono alimentando polemiche infondate e strumentali che puntano a metterli gli uni contro gli altri. Non c'è stato alcun "aumento" di stipendio riservato agli insegnanti di religione, ma solo il ripristino della corretta applicazione di norme che esistono da anni per regolare la loro peculiare condizione normativa e retributiva."

Pur volendo accettare la veridicità di tale affermazione, non possiamo fare a meno di chiederci come sia possibile allora che ancora oggi, 23 gennaio, non si parli più del rinnovo del contratto dei docenti ormai scaduto. Non ci spieghiamo nemmeno le ragioni per cui la UIL scuola, dopo aver indetto uno sciopero per il 21 dicembre, ma successivamente convocata dal ministro Brunetta, abbia subito fatto marcia indietro. Se poi pensiamo che la finanziaria riserva ai docenti soltanto la vacanza contrattuale, non possiamo fare a meno di sentirci indignati. La giustificazione è sempre la stessa Non ci sono soldi!!!!??? Davvero? Ci piacerebbe sapere dove siano andati a finire i soldi risparmiati dal ministero dell'istruzione grazie ai tagli applicati nei due anni dal suo insediamento: tagli sugli organici, sulle supplenze, sul fondo di istituto delle scuole , per saturazione delle cattedre a 18 ore senza clausola di salvaguardia ecc........

E che dire dell'operazione della riforma che riguarderà la scuola secondaria superiore e che influirà pesantemente sulla qualità della nostra scuola come già successo per le scuole di ordine inferiore?

L’applicazione della riforma fu posticipata nel dicembre 2008 al fine di lasciare più tempo per definirne l’assetto. E’ possibile che oggi 22 gennaio ancora non sia possibile sapere quali saranno i quadri orari ufficiali?

Il ministro Gelmini non perde occasione di definire la sua riforma una riforma epocale, la più importante dopo quella di Gentile (ministro forse un po’ datato ma certamente più lungimirante). Quello che il Ministro Gelmini non dice, anzi continua a negare, è che si tratta soprattutto di una riduzione di orario, di docenti, di qualità. Forse crede che l’opinione pubblica non sappia leggere tra le righe e non veda che è un misero tentativo di garantire una scuola “essenziale “ , ma povera di risorse?

Guardando i quadri orari, non ufficiali ovviamente, è chiaro che c’è poco di tutto. Che presa in giro......poco italiano, poco latino, (materia che guarda caso induce a riflettere e a pensare), poco inglese (che di fatto non è stato potenziato, ma nel migliore dei casi non viene tagliato), via il francese perché non serve più, poche ore di materie scientifiche.....facciamo finta di aggiungere geografia, in realtà viene accorpata con le ore di storia, ovviamente materie come musica e arte praticamente non esistono più..............proprio una bella riforma per una scuola che tutta l’Europa ci invidierà senza dubbio!!!!.

E’ notizia di questi giorni che la Commissione Cultura abbia deciso a metà dicembre non solo di mettere mano ai quadri orari, ma anche di sostituire gli indirizzi già previsti: perché non sostituire il Liceo Tecnologico con il Liceo Informatico? Come se un indirizzo di studi fosse un paio di scarpe da cambiare in base all’occasione.

Una grande bagarre, un sito dedicato a chi vuole dire la sua, per condividere, ascoltare e raccogliere opinioni. Peccato che chi dice la sua si trova solo ad esprimere un’idea, che forse verrà letta da qualcuno (probabilmente i colleghi) ma di sicuro non ascoltata o presa in considerazione. Pensare di avere una risposta, non dal collega che si premura di farlo, ma dalla “cabina di regia”, ha lo stesso effetto del chiedere un aumento di stipendio. Chi si preoccupa dei docenti che saranno presto soprannumerari, dei precari che continueranno ad essere precari (ma il Ministro ha pubblicamente informato che le graduatorie il prossimo anno saranno esaurite, non proviamo nemmeno a chiederci come, sicuramente si è trattato di una svista) ma soprattutto chi si preoccupa delle famiglie che ancora oggi non sanno come decidere per il futuro dei propri figli?

Il nostro Paese avrebbe bisogno di una scuola che sappia far crescere il senso critico delle nuove generazioni, che insegni i valori costituzionali, non solo quelli religiosi, e che rompa lo spiccato individualismo dei singoli costruendo basi comuni su cui costruire una nazione vera.

Il nostro compito di docenti è quello di lavorare affinché la scuola sia luogo strategico per una nuova coesione nazionale che abbia carattere, ripetiamo, etico e morale.

Ma perchè questo possa realizzarsi, è necessario avere una scuola vera, non quella che purtroppo è stata pensata da questo governo.

ADPM
prof.ssa Lucia Iorio

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