martedì 31 agosto 2010

Lettera aperta di una figlia a una mamma da giorni in sciopero della fame, con critica alla famosa Zia Nunzia A+ A- stampa segnala ad un amico commenta Share Daniela Basile Daniela Basile Lettera aperta alla madre in lotta. La scrive Gaia Russo, figlia di Daniela Basile, esponente del Comitato dei precari, da giorni (con un'altra docente, Monica Sateriale) in sciopero della fame, a Benevento, in segno di protesta e in difesa del proprio posto di lavoro, a rischio dopo i provvedimenti di taglio del Governo Berlusconi e del ministro per l'Istruzione Gelmini. La ragazza coglie l'occasione per criticare la più famosa zia, Nunzia De Girolamo, coodinatrice del PDL sannita e deputata al Parlamento, per il disinteresse che avrebbe mostrato alle richieste della Basile e alla salute della cugina in lotta. Di seguito il testo integrale della lettera: "Le presentazioni credo siano d'obbligo, mi chiamo Gaia Russo, figlia di Daniela Basile. Farò in fretta, sarò schietta e breve, negli ultimi sei giorni di presidio permanente in cui mia madre sta scioperando per avere il diritto di lavoro, ho finalmente aperto gli occhi sulla nostra città. Non chiedo troppo, voglio solo che qualcuno si accorga che mia madre sta rischiando per voi, non solo per i precari, perché toccherà anche agli altri impieghi di lavoro, e i tagli non ci saranno solo sulla scuola. A parte questo, mi sono resa conto che la gente è molto indifferente, e pensa solo a sé, senza preoccuparsi degli altri, mia madre lotta ogni giorno per tutti noi, e lei non chiede che il vostro sostegno, ma voi le avete levato il diritto anche di mangiare, dormire in un letto caldo e, soprattutto, le avete levato la dignità. Una lettera di una ragazzina, non credo farà molto notizia, ma per me conta, perché io lascio mia madre a dormire in una tenda ogni notte, e mi sento impotente, perché so che non posso cambiare nulla. Vedo la sua fiamma ancora viva dentro di sé, leggo la sua determinazione negli occhi, ma la stanchezza sta prendendo il comando, ma nessuno si interessa di lei, viene trattata come una criminale, le è stato negato prersino il diritto di andare in un bagno decente. Non credete sia un atto di pietà, che lo stia facendo solo per lei, perché lo faccio anche per me, perché se rimmarrò orfana, la colpa sarà solo vostra. L'onorevole Nunzia De Girolamo cugina di mia madre, resta senza fare niente, nemmeno una telefonata per controllare la salute di mia mamma. Da questo momento questa parte è dedicata solo a te Nunzia, sappi che fino a qualche tempo fa ti stimavo molto, sai? Mi piaceva il tuo mestiere, ma ti confesso che mi deludi, perché ti sei dimenticata di tutti, e come tutti i politici pensi solo a te, anche se i politici servono ad ascoltare le persone e a tutelare i diritti di tutti. Non sto chiedendo una raccomandazione per mia madre, ma solo che gli Onorevoli si interessino ai problemi della gente, dei precari e dei deboli. A scuola studio educazione civica, e la Costituzione dice che il lavoro va tutelato. Chiudo il discorso qui, perché qualche lacrima già mi sta scendendo, e non voglio essere più triste di quanto lo sono già. Hasta la victoria, Siempre (questa è per te mamma!!!". ^ torna in alto » Tutti gli articoli di Notizie correlate * Precari della scuola, Basile delusa: ‘Ci sentiamo presi in giro ma non ci arrenderemo’ * Lettera aperta di una figlia a una mamma da giorni in sciopero della fame, con critica alla famosa Zia Nunzia

 ULTIM'ORA: LA GELMINI IN CAMPANIA- Mercoledì 1 Settembre 2010 - alle ore 17.00 - ad Ariano Irpino (AV),  il Ministro Gelmini verrà a sentire gli umori della Campania. Tutti coloro che vogliono far sentire, con la propria presenza, l’entusiasmo per la sua “riforma”, dovranno trovarsi in quel Comune.
Ci auguriamo di ritrovarci in tanti ad applaudire il Ministro.
Lettera aperta alla madre in lotta. La scrive Gaia Russo, figlia di Daniela Basile, esponente del Comitato dei precari, da giorni (con un'altra docente, Monica Sateriale) in sciopero della fame, a Benevento, in segno di protesta e in difesa del proprio posto di lavoro, a rischio dopo i provvedimenti di taglio del Governo Berlusconi e del ministro per l'Istruzione Gelmini. La ragazza coglie l'occasione per criticare la più famosa zia, Nunzia De Girolamo, coodinatrice del PDL sannita e  deputata al Parlamento, per il disinteresse che avrebbe mostrato alle richieste della Basile e alla salute della cugina in lotta. Di seguito il testo integrale della lettera:

"Le presentazioni credo siano d'obbligo, mi chiamo Gaia Russo, figlia di Daniela Basile. Farò in fretta, sarò schietta e breve, negli ultimi sei giorni di presidio permanente in cui mia madre sta scioperando per avere il diritto di lavoro, ho finalmente aperto gli occhi sulla nostra città. Non chiedo troppo, voglio solo che qualcuno si accorga che mia madre sta rischiando per voi, non solo per i precari, perché toccherà anche agli altri impieghi di lavoro, e i tagli non ci saranno solo sulla scuola.

A parte questo, mi sono resa conto che la gente è molto indifferente, e pensa solo a sé, senza preoccuparsi degli altri, mia madre lotta ogni giorno per tutti noi, e lei non chiede che il vostro sostegno, ma voi le avete levato il diritto anche di mangiare, dormire in un letto caldo e, soprattutto, le avete levato la dignità. Una lettera di una ragazzina, non credo farà molto notizia, ma per me conta, perché io lascio mia madre a dormire in una tenda ogni notte, e mi sento impotente, perché so che non posso cambiare nulla. Vedo la sua fiamma ancora viva dentro di sé, leggo la sua determinazione negli occhi, ma la stanchezza sta prendendo il comando, ma nessuno si interessa di lei, viene trattata come una criminale, le è stato negato prersino il diritto di andare in un bagno decente. Non credete sia un atto di pietà, che lo stia facendo solo per lei, perché lo faccio anche per me, perché se rimmarrò orfana, la colpa sarà solo vostra.

L'onorevole Nunzia De Girolamo cugina di mia madre, resta senza fare niente, nemmeno una telefonata per controllare la salute di mia mamma. Da questo momento questa parte è dedicata solo a te Nunzia, sappi che fino a qualche tempo fa ti stimavo molto, sai? Mi piaceva il tuo mestiere, ma ti confesso che mi deludi, perché ti sei dimenticata di tutti, e come tutti i politici pensi solo a te, anche se i politici servono ad ascoltare le persone e a tutelare i diritti di tutti.

Non sto chiedendo una raccomandazione per mia madre, ma solo che gli Onorevoli si interessino ai problemi della gente, dei precari e dei deboli. A scuola studio educazione civica, e la Costituzione dice che il lavoro va tutelato. Chiudo il discorso qui, perché qualche lacrima già mi sta scendendo, e non voglio essere più triste di quanto lo sono già. Hasta la victoria, Siempre (questa è per te mamma!!!".
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