venerdì 7 maggio 2010

NASCE LA SCUOLA REGIONALE, MENTRE PARTITI E ALCUNI SINDACATI GUARDANO

LA TECNICA DELLA SCUOLA


Disegno di legge Goisis: nasce la scuola regionale
di Reginaldo Palermo
(TESTO RIDOTTO)
Pubblicato il testo definitivo della proposta che ridisegna completamente il profilo del sistema scolastico. Il reclutamento sarà fatto dalle Regioni che pagheranno anche gli stipendi al personale. Lo statuto di ciascuna scuola dovrà essere approvata dalla Regione.
E’ stato reso noto in queste ore il testo del disegno di legge avente come primo firmatario l’onorevole Paola Goisis della Lega: 42 articoli che, se fossero approvati tutti nella forma attuale, provocherebbero un vero e proprio tsunami nel sistema di istruzione nazionale che verrebbe quasi del tutto “regionalizzata” a partire dal reclutamento del personale (compreso quello dirigenziale).
Il ddl prevede concorsi e albi regionali; .... devo impegnarsi a rimanere per almeno 5 anni nella stessa regione .....................
La proposta di legge introduce anche la figura dell’”assistente educatore” addetto alle attività di assistenza e sostegno all’handicap (che non dovrebbe comunque confondersi con il docente di sostegno specializzato).
Ovviamente ci saranno contratti di lavoro regionali e verranno eliminate le rappresentanze sindacali unitarie di scuola. ..........
Tutto il personale dovrà essere sottoposto a valutazione e per ottenere questo risultato si prevede di istituire appositi organi a livello regionale.
Spetterà direttamente alle Regioni operare effettuare i controlli sulle attività svolte dalle scuole, così come sarà in capo alle Regioni il poter ispettivo.
Le scuole, attraverso i propri organi collegiali, dovranno dotarsi di un proprio statuto che dovrà però essere approvato dalla presidenza della Regione.
Spariranno anche i revisori dei conti, sostituiti da organi di controllo regionali.
Le dotazioni organiche delle singole scuole saranno determinate dalla Regione contestualmente con l’approvazione della legge di bilancio. .................
...........La governance di ciascun sistema regionale sarà affidata al consiglio regionale della comunità scolastica territoriale di cui faranno parte l’assessore regionale, rappresentanti degli enti locali, esperti di chiara fama e dirigenti scolastici.
La prima impressione che se ne ha è che si tratta di una proposta con cui il centralismo ministeriale viene sostituito da un centralismo regionale peraltro ancor più pesanti soffocante.
Adesso non resta che aspettare le reazioni dei sindacati e dell’opposizione (non c’è dubbio peraltro che saranno negative) e quelle degli stessi alleati di Governo.
(CERTAMENTE LA COSIDDETTA PSEUDO-OPPOSIZIONE SI FARA' SENTIRE, MA NON SI OPPORRA' PIU' DI TANTO. L'UDC SI ASTERRA' E I SINDACATI A PAROLE SI OPPORRANNO, NEI FATTI MOLTI ACCONSENTIRANO.).

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