sabato 16 febbraio 2013

Aspettando Lernstift, la penna che insegna ortografia e calligrafia

Questo è l'inizio del post. E questo è il resto.http://www.lastampa.it/2013/02/06/tecnologia/aspettando-lernstift-la-penna-che-insegna-ortografia-e-calligrafia-yIKtzcBDlfqPn4sf6h8kQP/pagina.html
È un progetto tedesco: la biro vibra quando si fanno errori o si scrive in modo illeggibile. Rilancerà la scrittura manuale?
claudio leonardi
C’era una volta la maestrina dalla penna rossa, resa immortale dal piemontese talento di Edmondo De Amicis nel suo libro Cuore. Nel prossimo futuro potremmo avere, semplicemente, la penna maestrina. Nelle scuole di tutto il mondo, infatti, c’è chi pensa di dire addio al corsivo e alla bella calligrafia: ci sono le tastiere, e per le poche circostanze in cui occorre scrivere a mano basta e avanza lo stampatello. Dalla Germania, però, potrebbe arrivare un’invenzione che chiude il dibattito e, anzi, rilancia l’antica tradizione della bella scrittura, che tanto farebbe bene, per esempio, ai medici quando compilano le ricette. Si chiama Lernstift, e, come indica il nome, dovrebbe essere una “penna insegnante”. Quando si commette un errore di grammatica o di ortografia, la penna vibra energicamente, e se la si imposta nella modalità calligrafia dovrebbe essere in grado di avvisarci quando tracciamo sul foglio una lettera illeggibile.

L’idea, che si sarebbe tentati di archiviare sotto la voce “pesci d’aprile” se non fossimo troppo in anticipo sul calendario, è attribuita a un giovane imprenditore tedesco, Falk Wolsky, suggestionato dai suggerimenti della moglie, abituata a lavorare con i bambini. Il sito dedicato al prodotto è prodigo di spiegazioni e dimostrazioni. Il software sarebbe ancora da mettere a punto, mentre sembrerebbero già maturi l’hardware e il design. Uno degli obiettivi di questa penna è la possibilità di connettersi a computer, tablet e smartphone, trasferendo nel mondo digitale l’antica arte calligrafica. In questo modo si potrebbero esplorare infinite opportunità per applicazioni in grado aiutare gli utenti a perfezionare ortografia, grammatica e scrittura in genere.

In ogni caso, non si sa quanto ottimisticamente, il prodotto finale, declinato in diverse lingue, è atteso per l’estate di quest’anno. Nel frattempo, si può già prenotarne l’acquisto, ma anche decidere di investire commercialmente nell’idea. Anzi, molto dipenderà da quanto e quanti si mobiliteranno intorno al Lernstift. Immaginiamo che per la bellissima e complessa lingua italiana un simile prodotto incontri numerose difficoltà, ma la tecnologia da qualche anno ci ha abituato a superare soglie precedentemente considerate inviolabili.

I software di traduzione restano imperfetti, ma hanno fatto enormi progressi, il riconoscimento vocale è una realtà piuttosto consolidata, e dunque perché non aspettarsi la biro intelligente? E chissà che le nuove tecnologie non servano a rivalutare qualcosa che è invece molto antico, quanto la storia dell’uomo. Per ora si parla di una penna che si limita a correggere l’ortografia, ma non è escluso che in futuro ci suggerisca anche le parole e, chissà, la forma. Ma in fondo, quest’ultima opzione non è particolarmente auspicabile, o all’uomo resteranno ben poche prerogative rispetto alle macchine.

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