INCONTRO CONFINDUSTRIA MARCHE
Il ministro Brunetta scatenato a Jesi:
"Precari? Concorso per essere assunti
E che i sindacati si offendano pure"
Ci viene spontaneo affermare:poichè il ministro Brunetta ha poca visibilità, continua a rendersi ancora una volta super-visibile e a sparare c.... Probabilmente se parlasse meno e lavorasse un pochino, proverebbe stanchezza e chiuderebbe la bocca, perchè troppo stanco. Rispondiamo alle dichiarazioni del Brunetta: carissimo ministro (?) della repubblica italiana, ti diamo del tu come si fa in genere con gli amici che, si sopportono solo perchè non se ne può fare a meno, abbiamo superato maree di concorsi, abbiamo fatto la nostra gavetta, perciò prima di parlare e, soprattutto, prima di sparlare, cerca di avere dei dati oggettivi, non offendere o, almeno dai la possibilità del contrdadittorio, che ne dici? Per ora rispondremo in questo modo educato, ma allo stato attuale, c'è da rivolgersi a qualche tribunale internazionale per mettere fine a calunnie e maldicenze di stato.
Il ministro è intervenuto a 360 gradi su tutti i temi più scottanti che riguardano la Pubblica amministrazione e non solo. "Rivoluzione antifannulloni anche nel settor eprivato. Presto l'elenco delle consulenze per le imprese pubblche"
" Jesi, 26 giugno 2009 - Un Renato Brunetta scatenato è stato ospite ieri a Jesi per un'iniziativa della Confindustria delle Marche sulla formazione della classe dirigente. Il ministro per la Pubblica amministrazione ha spaziato a 360 gradi tra i temi più scottanti che sta cercando di affrontare in questo suo mandato.
Primo fra tutti naturalmente la rivoluzione 'antifannulloni' che, secondo Brunetta, sta dando i primi frutti anche nel settore privato: "Dai primi dati che abbiamo - ha detto - emerge una riduzione dell’assenteismo nel settore privato di circa il 20%. In parte dovuta, ovviamente, alla crisi, ma in parte dovuta anche al clima che si è creato nel Paese di maggiore serietà e responsabilità". "A partire dai medici - ha sottolineato il ministro - che definiscono lo stato di malattia e firmano i certificati, ma a partire anche dalle imprese e dagli stessi lavoratori. C’è una rivoluzione nel Paese, è una rivoluzione positiva, che descrive una bella Italia".
Duro attacco anche al mondo del lavoro precario: "Finché ci sono io, i precari dovranno fare i concorsi per essere assunti, e non ci sarà alcuna stabilizzazione", ha tuonato il ministro davanti a una platea di amministratori pubblici , imprenditori e sindacalisti. Addio sogni di gloria dunque per chi pensa di poter arrivare a un contratto indeterminato dopo aver fatto la gavetta come precario. Brunetta ha citato un caso "di oggi: la questione dei 15 mila precari circa della Pubblica amministrazione. Anche poco fa - ha riferito - sono stato insultato dal capo della Funzione pubblica della Cgil, ma io non mollo: voglio che i precari che hanno gli anni di lavoro per essere assunti facciano i concorsi. Se li vincono li facciamo entrare, altrimenti no".
E’ una piccola cosa, ha aggiunto, ma "finché ci sono io la stabilizzazione non passa. Perché altrimenti non ci si può venire a lamentare che la scuola non funziona, i servizi pubblici non funzionano e così via". Sperando che i concorsi non siano tutti come quello che si è svolto qualche giorno fa per assumere due lavoratori in Provincia, quando un candidato ha trovato dei foglietti con le risposte nascosti in bagno e la prova è stata annullata. "Se i sindacati si offendono - ha concluso Brunetta - pazienza, si offendano pure".
Il ministro ha affrontato poi il tema delle consulenze della Pubblica amministrazione, annunciando che sta per arrivare l’elenco dei 20mila amministratori delle 5 mila aziende di public utilities italiane (gas, rifiuti, luce, acqua), con relativi compensi: "venerdì su sabato pubblico l’elenco di queste aziende, che non sono di mercato, e di chi le amministra, spesso ‘trombati’ della politica, o dei sindacati". "Gente - incalza - che guadagna 150 mila euro l’anno, e che d’ora in poi dovrà rendere conto ai cittadini del funzionamento delle aziende che dirige. Così, il cittadino consulta internet, vede qual è l’azienda e il manager che la guida e se è contento gli dirà bravo... sennò lo andrà a cercare con il forcone".
"Vedrete - ha detto Brunetta fra gli applausi scroscianti degli imprenditori di Confindustria Marche - che la vendita dei forconi si impennerà". "Io del resto - ha concluso - ho solo stappato lo champagne, e fatto uscire fuori dalla bottiglia il rancore covato per anni dagli italiani per l’inefficienza dello Stato, che vuol dire tutto: servizi, scuola, sanità, burocrazia".
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