GELMINI E PRECARI, LE SOLITE VAGHE RISPOSTE
Riportiamo di seguito, la sintesi dei comunicati-stampa dei sindacati che, ieri sera hanno incontrato la Gelmini.
SNALS
esprime apprezzamento al ministro Gelmini per immissioni in ruolo e tutela dei precari
- Nel corso dell’incontro con il ministro Gelmini, lo SNALS-Confsal ha ribadito la richiesta che vengano concluse le operazioni di immissione in ruolo per docenti e a.t.a. e sia assicurata la tutela del personale precario.
“Lo SNALS-Confsal - ha dichiarato il segretario generale Nigi - ha chiesto al ministro che il MIUR concluda rapidamente le procedure per le immissioni in ruolo di docenti e di personale amministrativo dal 1° settembre. Questo per il contingente di posti già previsto. Ha chiesto inoltre che per tutti i precari delle graduatorie permanenti ad esaurimento con nomina annuale, in servizio nel corrente anno scolastico, venga garantita la nomina giuridica, valida ai fini dell’anzianità e della pensione, con decorrenza 1° settembre. Gli effetti economici scatteranno dal momento dell’effettiva prestazione lavorativa”.
“Lo SNALS-Confsal - ha concluso Nigi - esprime apprezzamento per la decisione del ministro Gelmini di assicurare le immissioni in ruolo e di estendere ai docenti precari gli ammortizzatori sociali garantendo la continuità della nomina con i benefici economici al momento della presa di servizio”.
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UIL- LA posizione
La soluzione che è stata prospettata, in merito al personale precario, recepisce le proposte della Uil già fatte nel corso delle manifestazioni promosse lo scorso 26 marzo a tutela del personale precario e quindi troveranno il nostro pieno sostegno.
Ovviamente bisogna passare dal lavoro che l’amministrazione sta facendo alla concreta soluzione del problema in modo chiaro e trasparente dando certezza a tutti della retribuzione e del lavoro.
È positivo che si pensi non ad una ‘indennnità di disoccupazione’ ma ad una ‘indennità di lavoro’ e l’utilizzo di tutte le risorse disponibili a questa finalità.
Gli strumenti in campo devono riguardare docenti e personale Ata.
La soluzione deve essere certa e tempestiva.
Per la scuola primaria abbiamo sollecitato l’emanazione della direttiva organizzativa e didattica.
Abbiamo riproposto l’esigenza di far partire la riforma del ciclo superiore solo per le prime anziché per le prime e le seconde come previsto dalla bozza di decreto.
Al fine di dare certezza che nel contratto triennale 2010 - 2012 si affronterà il tema della valorizzazione professionale abbiamo sollecitato il ministro a garantire un rapido riscontro con il ministero dell’Economia (entro dicembre) delle risorse che la Finanziaria prevede siano destinate alla valorizzazione professionale.
GILDA
Il Ministro Gelmini ha incontrato ieri i segretari dei sindacati scuola per presentare la proposta di una sorta di cassa integrazione per i precari che perderanno, il prossimo anno scolastico, la nomina annuale.
Si tratta, secondo i calcoli del ministero, di circa 18.000 docenti che, nel successivo anno scolastico dovrebbero riottenere le nomine sui posti lasciati liberi dai futuri pensionati.
A tutti costoro verrebbe attribuita:
1. La precedenza nelle supplenze brevi;
2. Il punteggio per l’intero anno scolastico 2009/10;
3. Un’indennità per i periodi di non occupazione che potrebbe arrivare vicina al 50% dello stipendio, sommando indennità di disoccupazione (circa 35% dello stipendio per sei mesi) ed un’ulteriore somma.
La Federazione Gilda-Unams ha definito accettabile l’ipotesi prospettata, a condizione che i tempi per realizzarla siano celeri.
Il Coordinatore Nazionale ha colto l’occasione per esprimere tutta la propria preoccupazione per il dilungarsi dei termini di tutte le operazioni relative agli organici ed alle nomine. Si concretizza infatti sempre di più il rischio di un inizio tardivo e caotico del prossimo anno scolastico.
E’ stato chiesta inoltre certezza per le immissioni in ruolo annunciate, ma per nulla concretizzate ad oggi.
FLC- CGIL
Il Ministro ha convenuto sulla necessità di attivare tavoli di confronto permanenti con le OO.SS. per seguire tutte le problematiche relative al processo di riforma e per garantire un normale inizio di anno scolastico.
Ha preannunciato l’apertura urgente di un tavolo permanente per seguire i temi relativi al precariato..
Ancora una volta siamo in presenza di semplici annunci di possibili interventi che al momento non sono ancora definiti nel dettaglio.
Da una prima analisi si tratta di proposte del tutto insufficienti per garantire la continuità del lavoro e del salario ai circa 20.000 lavoratori precari della scuola che il prossimo anno saranno licenziati.
Come FLC Cgil abbiamo ribadito l'urgenza di procedere nel confronto di merito e illustrate le nostre proposte su tutte le questioni del precariato nella scuola già presenti nella piattaforma dello sciopero del 18 marzo e di tutte le iniziative di protesta che si stanno svolgendo nei territori. Abbiamo anche sottolineato la gravità della situazione del personale ATA per il quale i tagli sono particolarmente pesanti in quanto definiti con una semplice percentuale che non tiene alcun conto le reali esigenze delle scuole. Sul precariato pesa anche la grave sofferenza finanziaria delle scuole che impedisce la chiamata dei supplenti. Anche su quest'ultimo punto abbiamo ribadito al richiesta di maggiori fondi e di tempestività nell'accreditamento.
A sostegno delle nostre richieste promuoveremo nei prossimi giorni iniziative, possibilmente unitarie.
Piattaforma FLC Cgil per la tutela dei lavoratori precari della scuola
• Si perfezioni e si concluda nei tempi previsti la procedura autorizzativa per le assunzioni a tempo indeterminato ;
• si concretizzi in tempi brevi l’ipotesi già discussa in sede di confronto tra MIUR e OO.SS. per la conferma in servizio, nell’a.s. 2009/10 di tutti i supplenti con incarico annuale o fino al termine delle attività didattiche;
• si assumano tutte le iniziative e i provvedimenti necessari per garantire la certezza del diritto e parità di trattamento per tutti gli aspiranti inclusi nelle graduatorie ad esaurimento anche alla luce del contenzioso in atto;
• si definiscano procedure chiare per le nomine annuali;
• si definisca un piano pluriennale di assunzioni per garantire l'esaurimento delle attuali graduatorie;
• si individuino soluzioni per coloro che, pur abilitati, non sono presenti nelle graduatorie ad esaurimento e per coloro che hanno iniziato il percorso formativo nel 2008/09;
• si preveda, nella fase transitoria, la valorizzazione del servizio prestato dai docenti non abilitati nell'accesso al nuovo percorso di formazione iniziale
• si prevedano specifici percorsi abilitanti per il personale non laureato (ITP, maestri diplomati ecc.)
• si proceda all'indizione del concorso ordinario per DSGA
• si preveda il trasferimento al Ministero dell'Economia anche delle retribuzioni dei supplenti brevi;
• si attivi un tavolo interistituzionale sui precari, a livello nazionale e regionale, al fine di individuare ulteriori proposte di tutela e risorse per il sostegno all’occupazione.
CISL Scuola
Assunzioni in ruolo, tutele per i precari che non ritroveranno il posto di lavoro a settembre.
Ma la CISL Scuola ha colto anche l'occasione per ribadire la necessità di un diverso approccio ai temi di politica scolastica e delle riforme, che non possono essere condizionate oltre il dovuto dagli obiettivi di contenimento di spesa
Ha inoltre riproposto le ragioni di dissenso rispetto alle modalità di avvio della riforma del secondo ciclo di istruzione, che non assicurano le indispensabili esigenze di gradualità nel passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento.
Sul tema delle misure straordinarie per il personale precario che punta ad assicurare la continuità del rapporto di lavoro (con pieno riconoscimento sul piano giuridico) a tutti coloro che sono titolari di un contratto annuale o fino al termine delle lezioni nel corrente anno scolastico, ma non riconfermati nel prossimo; per essi si prevederebbe un utilizzo prioritario per le supplenze temporanee di maggior durata integrato, per i periodi di non lavoro, da una "indennità di disponibilità" alimentata da risorse derivanti in primo luogo dagli ammortizzatori sociali.
le risposte devono essere date con la massima tempestività.
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