Bocciato il metodo delle graduatorie
(S. Int.) Bocciato l'inserimento in coda nelle graduatorie dei precari. Il Tar Lazio ha accolto la richiesta di sospensiva di alcune parti del decreto 42, sull'aggiornamento delle cosiddette graduatorie ad esaurimento, presentata dall'Anief (l'Associazione nazionale insegnanti ed educatori in formazione). La terza sezione del tribunale amministrativo del Lazio, presieduta da Evasio Speranza, ha emesso una ordinanza che sospende l'efficacia dell'undicesimo comma dell'articolo 1 e del primo comma dell'articolo 12 del provvedimento, quelli riguardanti il collocamento in coda dei precari in altre tre province italiane, oltre quella in cui sono iscritti da due anni. In questo modo, la giustizia amministrativa accoglie le rimostranze dei supplenti, soprattutto del Sud, che per trovare più facilmente lavoro intendono spostarsi nelle province col maggior numero di cattedre disponibili.
In questi giorni, gli uffici scolastici provinciali (gli ex provveditorati agli studi) sono alle prese con le domande presentate dai 270 mila precari in lizza per una supplenza. Se il ministero dell'Istruzione dovesse applicare immediatamente, senza cioè ricorrere al Consiglio di stato, l'ordinanza, che nelle prossime settimane verrà anche discussa nel merito, nelle altre tre province scelte gli aspiranti verrebbero inseriti " a pettine", cioè con il posto spettante in base al loro punteggio, e non in coda. Diversamente, viale Trastevere può ricorrere al successivo grado di giudizio con il concreto rischio di spostare in avanti il problema di alcuni mesi, facendolo cadere a ridosso dell'avvio dell'anno scolastico. A quel punto, una modifica delle graduatorie in extremis bloccherebbe sia le immissioni in ruolo sia l'attribuzione delle supplenze. E l'anno scolastico inizierebbe senza parecchi docenti in cattedra.
(5 giugno 2009)
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