(CONTINUATE A SEGUIRE LA SAGA DEI CALENDARI. FORSE DIVENTERA' UN POST MOLTO LUNGO, MA VOGLIAMO CONDIVIDERE TUTTI I PASAGGI CON VOI. LEGGETE IL SECONDO POST DELLA PAGINA, MOLTO PRESTO TANTE NOVITA')
DA PRECARI SIRACUSA
La sentenza del TAR fa piena luce sulle bugie della Gelmini la quale continua a dire che non ci sono stati tagli nel sostegno agli alunni disabili.
da un articolo dell'Unione Sarda.
Impedire a un alunno disabile di avere un’istruzione adattata alla sua condizione significa calpestare i diritti fondamentali della persona: lo ha deciso il Tar del Lazio dando ragione ai ricorsi di tre famiglie sarde. E per la prima volta, oltre al reintegro dell’insegnante di sostegno, il tribunale ha deciso un risarcimento per il danno subito dallo studente.
Nell’isola sono 57 i ricorsi presentati dai genitori per tutelare il diritto all’istruzione dei propri figli, penalizzati dai tagli dei finanziamenti alla scuola. «Il Tar del Lazio ha riconosciuto il diritto di tre bambini con disabilità (due di Cagliari e uno di Capoterra) a ottenere non solo l’aumento delle ore illegittimamente tagliate - ha spiegato Marco Espa, consigliere regionale del Pd, già presidente dell’associazione Abc Sardegna, di familiari di bambini cerebrolesi - ma anche il risarcimento del danno dovuto alla riduzione delle ore di sostegno, nonostante la certificazione dimostrasse la necessità di un rapporto uno ad uno insegnante-alunno».
L’importanza della sentenza sta nel fatto che il giudice amministrativo «non solo ha restituito in via d’urgenza l’insegnante di sostegno agli alunni ma, addirittura, ha condannato il ministero a risarcire i danni per il periodo di illegittima riduzione delle ore». Per la prima volta in Italia, continua Espa, è stato riconosciuto «il danno esistenziale anche ai genitori». Il ministero dell’Istruzione dovrà infatti pagare quattromila euro per ciascun bimbo a cui erano state sottratte le ore di sostegno spettanti, oltre alle spese processuali».
I tribunali «continuano a dar ragione alle famiglie sarde», sottolinea il consigliere regionale che auspica anche «l’intervento della Corte dei conti per colpire chi, ministro o funzionari ministeriali, ha sbagliato e chiedere la restituzione dei soldi che lo Stato deve giustamente versare come indennizzo alla famiglie a causa della sciagurata riforma di questo governo». Inoltre, fa presente Espa, «io continuo a chiedere che l’assessore regionale alla Pubblica istruzione Lucia Baire si schieri apertamente, senza “se” e senza “ma”, a sostegno degli alunni con disabilità che combattono (ed è assurdo e pazzesco che questi bimbi siano costretti a questo) per il loro diritto all’istruzione che è un diritto alla vita». Ora l’assessore Baire «deve annullare con un provvedimento unilaterale l’accordo Stato-Regione, da lei sottoscritto, per bloccare i disastrosi effetti della riforma del ministro Gelmini in Sardegna. Da parte nostra presenteremo, in collegato alla finanziaria in discussione, un emendamento per la costituzione di un fondo regionale per l’assistenza legale alle famiglie costrette a questi interventi per far valere i loro diritti».
di Roberto Paracchini
martedì 5 gennaio 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento