MILANO - "Rispetto chi manifesta il proprio dissenso ma invito i ragazzi a non schierarsi dalla parte della conservazione, e li invito a una riflessione e a un'approfondita conoscenza degli interventi del governo". Così il ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini ha commentato le proteste studentesche di questi giorni, a margine del Forum mondiale delle Regioni a Milano.
"Io vado avanti - ha detto il ministro -, non credo che le istituzioni possano indietreggiare rispetto a episodi di violenza che grazie a Dio sono isolati e in molti casi non sono degli studenti ma dei centri sociali".
Il ministro ha risposto alle domande sulle ultime proteste degli studenti, ultime le contestazione di ieri a Torino. "Credo che l'interesse dei giovani sia quello di valorizzare le riforme - ha affermato -, di promuovere quei cambiamenti che sono indispensabili per sollevare il Paese dalla crisi per non accontentarci di un sistema della formazione che non è buono". Il ministro ha poi fornito alcune indicazioni su come recuperare fondi per la ricerca perché "nel nostro Paese per la ricerca forse non sono stanziate risorse a sufficienza".
L'idea è quella di "non distribuire più risorse a pioggia - ha detto - ma solo sulla base della qualità dei progetti di ricerca. E' importante superare il centralismo, coinvolgere le regioni e aprirsi ad altri paesi per puntare su grossi progetti di ricerca e infrastrutture, come quella del Cern di Ginevra. Bisogna superare la logica dei piccoli progetti e fare rete". Per quanto riguarda gli studenti, quindi: "Puntare su una cultura dei risultati, su una diversa modalità di reclutamento degli insegnanti e abbassare l'età media dei ricercatori - ha aggiunto - sono iniziative che i giovani non possono non condividere".
(21 novembre 2009)
sabato 21 novembre 2009
MINISTRO GELMINI COMMENTA LE PROTESTE STUDENTESCHE
Pubblicato da
C.R.
alle
17:47
Etichette:
gelmini chiede agli studenti di rinunciare,
gelmini e le proteste studentesche
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento