Il 14 luglio, si è svolto a Caserta un presidio organizzato dai lavoratori della scuola davanti all’USP. Dopo quindici giorni dall’altro sit-in in prefettura, i lavoratori hanno ritenuto opportuno questa ulteriore protesta. La partecipazione è stata massiccia, nonostante il tutto sia stato organizzato in pochi giorni.
Alle 10,30 ha avuto inizio il sit-in, ci sono stati interventi da parte dei partecipanti. Ha preso la parola Caterina Russo che, ha illustrato il programma della giornata. Ha ricordato la figura del giornalista Gianluigi Guarino, privato della libertà personale solo per aver svolto la sua professione.
Erano presenti rappresentanti del Movimento Giordani, Cobas scuola, Unione degli studenti, CGIL scuola Caserta.
In seguito, ha portato la sua testimonianza Vincenza Abussi (docente), Nicola Bovienzo (ATA) e Antonietta Diglio rappresentante dei genitori.Russo, ha letto una lettera indirizzata ai sindacati che verrà recapitata nei prossimi giorni via fax o a mano.
E’ stato un sit-in molto movimentato ed i presenti muniti di fischietti hanno fatto sentire ancora di più la loro rabbia nei confronti di tagli inaccettabili.
Infine una delegazione di ata , docenti e studenti (Raffaele Giovine) è stata ricevuta dal provveditore.
L’incontro è stato improntato all’insegna del reciproco rispetto. E’ stata chiesta maggiore trasparenza nella gestione della graduatorie, soprattutto ata, assegnazioni provvisorie in tempi accettabili e controllo dello stato generale dell'agibilità degli istituti e soprattutto la delegazione ha lamentato questo accanimento nei confronti della provincia di Caserta per quanto riguarda i tagli. Il responsabile dell’ufficio dott. Di Matteo, ha confermato che i tagli al personale scolastico a Caserta è stato davvero pesante, ma tali decisioni vengono prese dall'alto.Dall'incontro, è emerso che la situazione occupazione nel campo scolastico a Caserta è davvero drammatica, molti plessi rischiano di chiudere per mancanza di collaboratori e, aggiungiamo noi, molti docenti e ata di ruolo, nei prossimi anni, in base alla normative vigenti, potrebbero trovarsi disoccupati e dopo i precari, toccherebbe a loro il licenziamento.
Dopo l’incontro, considerata l’ora, è stato deciso di rimandare ai prossimi incontri la decisione di portare avanti proteste ad oltranza.
INSEGNANTI PRECARI CASERTA
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