DA IL MESSAGGERO
All'Onorevole Ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini. Onorevole Ministro, chi le scrive è una mamma settantenne e approfitto della sua prossima maternità, per augurarle ogni bene e felicità che di sicuro non mancheranno alla sua creatura. E' il sogno di ogni donna, e un privilegio, quello della maternità.
Mia figlia pure aveva un sogno. Costruirsi una famiglia ed aver assicurato un avvenire se pur con rinunce, difficoltà e sacrifici. Questo sogno si è frantumato per ben due volte. Un marito irresponsabile ed egoista, è andato via da casa un mese dopo il primo compleanno della loro piccola Lara, il secondo è svanito grazie alle misure restrittive prese dal suo Ministero.
Mia figlia Chiara è una delle tante precarie della Scuola Primaria,e, perciò da ben due anni se ne sta a casa aspettando che il telefono squilli entro le otto del mattino. Fino ad oggi è squillato solo pochissime volte. Signora Ministro, può dire qualcosa in merito alle migliaia di donne e giovani che si trovano nella medesime condizioni? Che ne sarà di loro? Che lavoro potranno e dovranno fare? Chi le assumerà? In attesa di una nuova proposta, le propongo di assumere mia figlia come baby-sitter, così potrà godere anche lei di una decente busta paga; poichè vive sulle spalle di due genitori che si trovano così a mantenere due figlie. Grazie ed Ossequi Intanto mi consolerò continuando a scrivere filastrocche e ninne nanne.
Mina Sicuro
giovedì 25 febbraio 2010
MIA FIGLIA, PRECARIA DELLA SCUOLA
Pubblicato da
C.R.
alle
14:07
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