sabato 31 ottobre 2009

NIENTE PREPENSIONAMENTI: INAMMISSIBILE L'EMENDAMENTO VALDITARA

31 ottobre 2009 - red
Nella discussione sugli emendamenti relativi al DDL n.1790 (Legge Finanziaria 2010), la Commissione Bilancio ha ritenuto inammissibile l'emendamento del senatore Valditara sul prepensionamento dei docenti, che avrebbe potuto liberare 50.000 posti in due anni. Sfumano in questo modo i sogni dei precari Continua a leggere!

UIL? DIFENDE GLI ALBI E NON I LAVORATORI

DA ORIZZONTE SCUOLA

PREFERIAMO COMMENTARE QUESTO ARTICOLO E NEANCHE LA POSIZIONE ASSUNTA DA QUESTO SINDACATO CHE POTREBBE ANCHE DEFINIRSI PSEUDO-SINDACATO. LASCIAMO A VOI I COMMENTI, BASTA LEGGERE.

La svolta «federalista» della scuola arriva poche ore prima che inizi il convegno contro la crisi. I rappresentanti della Uil incontrano il governatore della Regione, Roberto Formigoni e gli sottopongono la loro richiesta: creare una «lista regionale degli insegnanti». Un albo cioè aperto al personale docente e no, in cui chi si iscrive deve garantire di risiedere in Lombardia. È una proposta nuova ed è la prima volta che un’associazione confederale la difende e la sostiene. «Si tratta di una scelta di assoluta ragionevolezza per semplificare e velocizzare l’assegnazione dei posti, invece di fare elenchi interminabili che danneggiano soltanto l’organizzazione scolastica», spiega il segretario regionale della Uil Lombardia, Walter Galbusera. «Indipendentemente da dove sono nati, gli insegnanti si impegnano a risiedere nella nostra regione e a garantire che quel posto venga occupato. Altrimenti che trovino pure un altro impiego». Niente più pellegrinaggi di precari da una parte all’altra del Paese, trasferimenti improvvisi e lo strazio delle cattedre ballerine. Proprio come è successo un mese fa, quando l’ufficio scolastico regionale lombardo aveva chiesto quattromila insegnanti di sostegno e hanno risposto in cento. Una questione di funzionalità e di praticità, insomma: se si fanno le graduatorie regionali e si limita la domanda, ci sono buone possibilità di avere personale disponibile e così si dà un posto di lavoro ai precari. Senza dubbio, ma il punto è che la svolta federalista arriva proprio da una sigla confederale. «La richiesta di fare gli elenchi regionali è senz’altro una novità per la Lombardia ed è la prima volta che il sindacato appoggia una proposta così - continua il segretario regionale -. Abbiamo preso spunto da una riflessione di Formigoni, l’abbiamo accettata e valutata come intelligente». E se c’è qualcuno a cui non sta bene, lo dica. «Il decentramento è sentito a livello nazionale, è ovvio che tutti i provvedimenti che portano a un cambiamento, sottraggono potere. Chi è più preoccupato semmai è la struttura centrale». Di per sé - ripetono i sindacalisti - l’istituzione dell’albo regionale è un meccanismo che aiuta soltanto e migliora il funzionamento della scuola. «Siamo ancora in una fase di sperimentazione per i supplenti. Ma è chiaro che il punto di arrivo è quello di evitare il malcostume di trovare lavoro al Nord per poi essere trasferiti al Sud», continua Galbusera. Il disastro delle pubbliche amministrazioni sta proprio in questa logica malsana: assunzione, lavoro e trasferimento, con tutte le grane che comporta poi il fatto di dover rimpiazzare i posti vacanti. E quindi perché non applicare il discorso delle graduatorie anche a tutto il pubblico impiego?
«Il vero problema della scuola è che se non funziona, si depaupera il capitale umano di tutto il Paese. Di suo, l’Italia ha una preparazione professionale molto bassa e le performance dei nostri studenti sono scadenti», aggiunge Claudio Negro, segretario di Uil Milano e Lombardia. Come a dire, qualsiasi soluzione in grado di arginare questa situazione, è ben accetta e sicuramente va a migliorare e non a peggiorare lo stato attuale. Anche se si tratta di federalismo. «Perché no? Alla Uil il problema dell’istruzione e della scuola sta molto a cuore e se le istituzioni pubbliche vanno a rotoli, la conseguenza sarà che i nostri figli dovranno andare alle scuole private. Se vogliamo salvaguardarla, bisogna intervenire. Ecco perché appoggiamo l’idea di Formigoni». Certo, siamo solo all’inizio e c’è ancora molto da fare. Ma le basi del cambiamento ci sono già tutte. «Ora si tratta di aprire un tavolo e una discussione seria con la Regione», promettono i sindacati. Continua a leggere!

venerdì 30 ottobre 2009

BRUNETTA': NUOVE FASCE DI REPERIBILITA'

da Il Messaggero, 29.10.2009

ROMA (29 ottobre) - Torna la lotta all'assenteismo: il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, ha deciso di estendere a sette ore la reperibilità dei dipendenti statali in malattia. Le nuove fasce orarie aperte alle visite fiscali vanno dalle 9,00 alle 13,00 del mattino, e dalle 15,00 alle 18,00 della sera. Un aumento di tre ore rispetto alle quattro attuali (10,00-12,00 e 17,00-19,00). «Per colpa di qualcuno non si fa credito a nessuno», ha commentato il ministro, che spiega di aver commesso un «errore» nel tornare indietro, riportando a luglio la reperibilità a quattro ore, quando a maggio l'aveva ampliato a undici (8,00-13,00 e 14,00-20,00). La nuova misura rientra nel decreto legislativo di attuazione della legge 15 del 2009, che verrà pubblicata sabato sulla Gazzetta Ufficiale ed entrerà in vigore a metà novembre. Il provvedimento, infatti, dà al titolare della Pubblica amministrazione il potere di decidere sulle fasce orarie di reperibilità.

Aumento delle assenze. A riaccendere l'allarme «fannulloni» sono stati i risultati del monitoraggio sulle assenze nel settore pubblico, che ha rilevato un aumento del 16,7% ad agosto e del 24,2% a settembre, dopo 14 mesi di riduzione progressiva. Brunetta ha sottolineato come «sia stata una delusione ma anche una lezione: abbiamo capito che non possiamo abbassare la guardia contro i comportamenti opportunistici». «Ottobre - fa sapere il ministro - conferma il trend negativo e non c'è l'attenuante dell'influenza: confrontando i casi d'influenza nella settimana che va dal 19 al 25 di questo mese i casi registrati nel settore pubblico sono del 3-4% inferiori rispetto allo stesso periodo del 2008». Quindi, conclude Brunetta, «non c'è nessuna epidemia o pandemia e neanche la necessità di sospendere le norme della legge 133 del 2008, come è mi è stato richiesto».

Certificato medico in via telematica. L'altra novità inserita nel decreto riguarda l'obbligo d'invio dei certificati medici per via telematica, spedito direttamente dal medico o dalla struttura sanitaria pubblica all'Inps. Il sistema partirà subito, ha fatto sapere il ministro, anche se è prevista una fase di transizione durante la quale si potrà ricorrere sia al meccanismo online sia al cartaceo.

Assenteismo anche quadruple rispetto al privato. «La mia linea è combattere i comportamenti opportunistici nella pubblica amministrazione, dove si registrano tassi di assenze doppi, tripli, quadrupli rispetto a quanto avviene nel settore privato», ha ribadito Brunetta. Il ministro, tuttavia, ha invitato a inserire gli aumenti delle giornate di lavoro perse in un quadro che vede, rispetto agli anni precedenti, un dimezzamento dell'assenteismo «proprio grazie all'estensione delle fasce di reperibilità introdotta a maggio del 2008», con il decreto legge 133. «Da luglio 2007 a luglio 2009 la riduzione è stata del 50%», ha sottolineato il titolare della Pubblica amministrazione. Lo stesso ministro si è detto «sorpreso» quando ancora a luglio di quest'anno veniva rilevata una flessione del 10%, «noi a questo punto - ha spiegato - ci aspettavamo una stabilizzazione». Così, visti i buoni risultati, Palazzo Vidoni quest'estate ha deciso di riportare le fasce orarie da 11 a 4 ore. Un'azione che Brunetta definisce come «il mio primo errore». Continua a leggere!

giovedì 29 ottobre 2009

I COMITATI INSEGNANTI PRECARI AL SENATO

IERI IL CIP è STATO AUDITO IN VII COMISSIONE ISTRUZIONE DEL SENATO. LA DELEGAZIONE ERA FORMATA DALLA PRESIDENTE MARISTELLA CURRELI E DA GAETANO MUNNO, DEL CIP CAMPANIA.

Vi allego parte della relazione di Gaetano.

Per quel che ci riguarda devo innanzitutto premettere che la commissione che ci ha accolto ha dimostrato molta attenzione e disponibilità all'ascolto. Alcuni componenti ci sono apparsi anche esperti e competenti in materia di precariato e di scuola (es. il Sen Asciutti che molti di voi avranno sentito già nominare). Il banco di prova era quindi importante e impegnativo. ...
Abbiamo esordito riconoscendo i miglioramenti apportati al decreto (allargamento della platea dei beneficiari, cancellazione dei docenti con incarico a tempo indeterminato dalle GaE, ripensamento in merito all'art. 1) senza sicuramente rinunciare a denunciare l' assoluta inadeguatezza dell'impianto complessivo che rimane funzionale ad una politica di tagli che noi respingiamo con forza.
In questo abbiamo praticamente riproposto le nostre opposizioni già note con il documento presentato in XI Commissione. Molto interessante il passaggio che Maristella ha fatto sulla "sparata" di Tremonti in merito al posto fisso e sulle dichiarazioni di Valditara (segretario della commissione ma assente in questa audizione) di pochi giorni fa, pubblicata dalla agenzia Adnkronos che Maristella ha citato per intero e che vi riporto:

"E' giunto il momento di affrontare e risolvere definitivamente il problema del precariato della scuola. Non e' decoroso un Paese in cui si lasciano senza certezze per il proprio avvenire parecchie decine di migliaia di persone, non piu' giovani, a cui peraltro si riconosce l'aspettativa di una futura assunzione". "Se si vuole fare la vera riforma della scuola, che e' quella della formazione e del reclutamento dei docenti, si deve prima avviare a soluzione il problema dei precari. Un segnale chiaro va lanciato gia' in questa Finanziaria". Maristella ha poi citato l'emendamento da lui proposto in finanziaria per lo scivolamento, che equivaleva ad una consapevole ammissione dell'insostenibilità dei tagli attuati, ad un ripensamento e, quindi, da qui, la nostra legittima richiesta enunciata in modo molto diretto: "fateci sapere cosa volete fare e in che direzione state andando, soprattutto in riferimento alle 150.000 immissioni in ruolo programmate nel 2006 e mai completate".
Questo passaggio è stato molto efficace tant'è che il Sen. Asciutti ha subito preso le distanze da Valditara e dal suo emendamento dicendo che lui, a titolo personale, non era d'accordo con lo scivolamento.
Sempre il Sen. Asciutti ha dichiarato una cosa molto interessante, ha detto che chiederà l'immissione in ruolo su tutte le cattedre in organico di diritto che, secondo lui, sono circa 80.000.

A margine la nostra presidente è riuscita a parlare con Valditara, incontrato per puro caso all'uscita, mentre si discuteva con il Sen. Pittone che ci aveva raggiunto volendo approfondire con noi il problema del pettine. Maristella non si è fatta sfuggire l'occasione di ribadire la netta contrarietà del CIP al nuovo reclutamento prima dello svuotamento delle GaE rispettando la normativa. ( Non dimenticate che il Sen. Pittoni presentò il disegno di legge con nuove norme per il reclutamento regionale per il personale docente). Il senatore Valditara, dopo una breve discussione sulla sua proposta, ci ha fatto capire che la strada del suo emendamento non sarà facile. Noi ne abbiamo tratto le conclusioni che molto probabilmente non se ne farà nulla: speriamo di sbagliarci.
Vi volevo inoltre far notare che il nostro emendamento all'articolo che dice: "Al personale di cui ai comma 2 e 3 viene riconosciuto l’intero anno scolastico come anno di servizio a tutti gli effetti di legge ai fini della maturazione di anzianità e del calcolo dei contributi figurativi ai fini pensionistici" è stato pensato anche per i precari che, pur partecipando ai contratti di disponibilità, non godono della disoccupazione ordinaria e che quindi non avrebbero neanche i contributi figurativi.

OSSERVAZIONI FINALI: A QUANTO PARE IL PREPENSIONAMENTO, IN REALTA' SAREBBE L'ENNESIMA BUFALA DEL GOVERNO PER FAR TACERE I PRECARI. L'ENNESIMA PRESA IN GIRO, SULLA PELLE DI COLORO CHE NON POSSONO CONTARE SU UN REDDITO FISSO MENSILE, SULLA PELLE DI CHI QUEST'ANNO, PENSA, ATTRAVERSO L'INCARICO SI SENTE AL SICURO, ANCHE IN VISTA DI TALI ANNUNCI. NULLA DI PIU' FALSO, IL PROSSIMO ANNO, COME ABBIAMO SEMPRE AFFERMATO, AI DISOCCUPATI DI OGGI CHE, GODRANNO DEI CONTRATTI DI DISPONIBILITA', SI AGGIUNGERANNO COLORO CHE, QUEST'ANNO UN INCARICO L'HANNO PRESO E CHE FORSE COME PER MAGIA, DOPO UN LETARGO SCOLASTICO, SI RENDERANNO CONTO CHE ANCHE A LORO TOCCHERA' LA DISOCCUPAZIONE, MA PER LUGLIO TUTTO SARA' TROPPO TARDI, A SETTEMBRE SARA' INUTILE RIBELLARSI; SARA' TUTTO INUTILE. RISPONDO A CHI IN QUESTI GIORNI MI HA SCRITTO,IN VISTA DELLE NUOVE ADESIONI, PER CHIEDERE COSA FACESSE IL CIP PER I PRECARI; POSSO SOLO RISPONDERE CHE IL CIP E' IL PRECARIO. NON CHIEDERE COSA FARA' UN'ASSOCIAZIONE PER TE, PIUTTOSTO, CHIEDITI COSA FARAI TU PER TE STESSO E LA DIFESA DEL TUO POSTO DI LAVORO.

NEI PROSSIMI GIORNI, A TITOLO PERSONALE, PARTECIPERò AD UN INCONTRO, DOVE E' PREVISTA LA PRESENZA DI VALDITARA E, SE MI DARANNO LA POSSIBILTA' DI ENTRARE E MAGARI DI INTERVENIRE, RIBADIRO' LO STATO IN CUI CI TROVIAMO, ABBANDONATI DA TUTTO E DA TUTTI, CON CLASSI CHE NON RISPETTANO, NE' NORME DI SICUREZZA NE' NORME IGIENICHE; EBBENE DIRE CHE IL PREPENSIONAMENTO NON RISOLVEREBBE IL PROBLEMA DEI TAGLI, MA CERTAMENTE LI RENDEREBBE MENO AMARI. CHIEDERO' RISPETTO PER I DOCENTI DEL SUD E IL RITIRO DEI TAGLI, UNA REVISIONE DELLE NORME VIGENTI A CASERTA, SUI TRASFERIMENTI E SULLE ASSEGNAZIONI PROVVISORIE. LA PARTECIPAZIONE SARA' A TITOLO PERSONALE, MA ANCHE A TITOLO DELLE PERSONE CHE MI HANNO DATO DELEGA. QUESTO E' CIO' CHE FA IL CIP. VI FARO' SAPERE L'ORARIO DELL'INCONTRO E L'INDIRIZZO, LA SEDE E' ROMA.
GRAZIE Continua a leggere!

martedì 27 ottobre 2009

TUTTE LE NOVITA' DEL SALVAPRECARI: NESSUNA

ITALIA OGGI

Colpo di spugna ma dal 2011 sulle code delle graduatorie a esaurimento, quando si torna ai trasferimenti da una provincia all'altra con inserimento a pettine. E via libera all'inclusione negli elenchi prioritari per le supplenze dei presidi anche per chi abbia prestato servizio con un incarico di almeno 180 giorni. Sono queste le novità più importanti contenute nel nuovo testo del decreto salva-precari licenziato dall'aula della camera dei deputati il 21 ottobre scorso.

Via le code dal 2011

Al decreto legge 134/2009 è stato aggiunto un comma, il 4-bis, che prevede la conferma delle code per il biennio 2009/2010. E poi, a partire dal 2011, il ritorno alla vecchia disciplina. In buona sostanza, dunque, la maggioranza di governo ha azzerato gli effetti delle ordinanze dei giudici amministrativi che dispongono l'inserimento a pettine dei docenti precari interessati. E ha disposto che, dalla prossima tornata di aggiornamento delle graduatorie a esaurimento, venga ripristinata la possibilità di lasciare la graduatoria di una provincia per essere incluso nell'elenco di un'altra provincia, mantenendo il diritto di far valere a pieno titolo il proprio punteggio. Insomma, il cosiddetto inserimento a pettine. Che peraltro è sempre esistitito. Fermo restando, per esempio, che chi si trasferisce dalla graduatoria di Napoli, chiedendo di essere incluso in quella di Asti, sarà cancellato dall'elenco di Napoli e risulterà solo in quello di Asti. Esattamente come avveniva prima che venisse inventato il sistema delle code. Sempre, però, se il senato non introdurrà altre novità. Nel qual caso il testo ritornerà alla camera. E così via fino a quando le due camere non approveranno un identico testo. Ma si tratta di un'ipotesi meramente astratta. Perchè di solito, quando si tratta di approvare leggi di conversione di decreti legge (come in questo caso) la maggioranza blinda il testo al senato e il tutto si riduce a una mera ratifica di quanto deciso dalla camera dei deputati.

Supplenti con 180 giorni

Un'altra novità di rilievo introdotta dall'aula di Montecitorio è l'estensione del novero dei destinatari del diritto di inclusione nei cosiddetti elenchi prioritari. Si tratta di ulteriori graduatorie nelle quali saranno inclusi i docenti precari, già inseriti nelle graduatorie a esaurimento. Che avranno diritto alla precedenza nelle supplenze brevi e, in più, riceveranno comunque i 12 punti del punteggio di servizio annuale. Il decreto legge prevedeva l'attribuzione della precedenza e del punteggio solo a chi avesse ottenuto, nell'anno precedente, almeno una supplenza fino al termine delle attività didattiche (30 giugno). La camera, invece, ha esteso l'accesso agli elenchi anche a coloro che abbiano conseguito nel medesimo anno scolastico, attraverso le graduatorie di istituto, una supplenza di almeno 180 giorni e che non abbiano potuto stipulare per l'anno scolastico 2009/2010 la stessa tipologia di contratto per carenza di posti disponibili.

Trasformazione dei contratti

L'aula ha riscritto, inoltre, il testo dell'articolo 1, che disponeva il divieto alla trasformazione dei contratti da tempo determinato a tempo indeterminato. Ma la nuova stesura non ha fatto altro che confermare la disciplina già esistente, che vieta la stabilizzazione dei supplenti. Salvo che non vengano individuati quali aventi titolo all'immissione in ruolo per effetto dello scorrimento delle graduatorie a esaurimento oppure dei concorsi ordinari.

Ricostruzione di carriera

Dal nuovo testo è stato cancellata anche la norma che precludeva ai supplenti gli aumenti retributivi per anzianità. Aumenti che, peraltro, sono previsti solo per i supplenti che insegnano religione. Resta, il fatto, però, che la giurisprudenza di merito è orientata nel senso della sussistenza di tale diritto per tutti i precari (Tribunale del Lavoro di Roma n. 12644/08 e Tribunale di Tivoli n. 911/09). E dunque, è ragionevole ritenere che nei prossimi mesi potrebbe verificarsi un aumento esponenziale del contenzioso giurisdizionale su questa materia. Continua a leggere!

domenica 25 ottobre 2009

DA NAPOLI: OCCUPAZIONE SCUOLA TUTTO L'ANNO

La Repubblica - Ed. Napoli - 24 ottobre 2009 - pag. 12

di Franco Buccino

L’anticipo del freddo ha portato all’anticipo delle occupazioni delle scuole. Ne continuerei a parlare con tono tranquillo e qualche ironia, se non fosse che la prima scuola ad essere stata occupata è la mia.

A scanso di equivoci dico subito che la protesta degli studenti, per come sta funzionando la scuola, per la scarsa considerazione in cui è tenuta dal governo, per un futuro ancora più nero che le si prospetta, è ampiamente fondata e motivata. Si unisce alle proteste dei precari, eclatanti, disperate e spente da un decreto vergognoso che gli darà al più “un lavoro socialmente utile” o il punteggio senza lavoro. Si unisce alle proteste di questo autunno dei lavoratori della scuola, “riformati” loro malgrado, senza risorse per il contratto, senza neanche il diritto di rinnovare quest’anno le loro rappresentanze (se ne riparlerà, forse, l’anno prossimo). Si unisce alle proteste clamorose dei miei colleghi presidi, che qualche mese fa si incatenarono davanti al ministero di viale Trastevere a rappresentare il disagio delle scuole: e da allora le cose sono peggiorate di molto.

Si unisce la protesta degli studenti alle proteste del mondo della scuola, dando ad esse energia, forza, entusiasmo, efficacia. Protestano non solo gli addetti di un settore in crisi e in difficoltà, ma i destinatari del servizio. E ne hanno tutte le ragioni. Condannare la scuola alla povertà, alla semplice sopravvivenza, vuol dire condannare i ragazzi e il loro futuro. E i ragazzi non ci stanno ad essere trascurati ed emarginati. Contrabbandare per riforme riduzioni di orari, di spese e di personale è pericoloso: i ragazzi smontano il giocattolo e scoprono il trucco. E non ci stanno ad essere presi in giro. Hanno il diritto di protestare più degli altri anche per un altro motivo. Che è giusto che si conosca. Le scuole stanno funzionando in questi mesi grazie ai soldi che gli studenti versano all’atto dell’iscrizione. A scuola mia settantacinque euro a studente, ma scuole più blasonate si possono permettere di chiedere contributi ben più consistenti. Avrebbero bene il diritto i miei studenti di pretendere non dico laboratori (c’è una sola aula di informatica), non dico palestre (c’è uno scantinato quando non si allaga e un cortile quando non ci sono le macchine), ma almeno le aule. Ce ne sono 31 per 47 classi: cinque classi vanno all’itis, cinque alla ragioneria, altre sei ruotano, cioè rimangono a casa.

Eppure, io avevo chiesto agli studenti di non occupare. Senza alcun successo, evidentemente. Avevo chiesto di non occupare l’istituto e chiedo di lasciarlo libero per un paio di motivi più contingenti e uno più di fondo. La forza degli studenti è la rete, il collegamento, i grandi appuntamenti, le proposte e le piattaforme condivise. Protestare da soli è riduttivo. Cominciare con la protesta più clamorosa, da extrema ratio, nella stessa considerazione degli studenti, cioè l’occupazione, è sbagliato. Inoltre, nella vita delle scuole questo periodo è importante: si va alle elezioni dei rappresentanti di classe e, quest’anno, al rinnovo del consiglio d’istituto. È il tempo delle candidature, delle liste, della presentazione dei programmi, anche degli adempimenti che le regole della democrazia impongono. Non si può essere d’intralcio all’esercizio dei propri diritti.

Ma c’è un motivo più importante. La scuola non la si può occupare per alcuni giorni. È troppo riduttivo. Occorre occuparla per tutto l’anno. Anche d’estate, se è necessario. Non potete vivere un momento per voi esaltante, una giornata di festa, e poi tormare ai giorni feriali, alla vita scolastica di tutti i giorni, che vi vede inevitabilmente soccombenti. Non va bene: lascia disorientati voi ed anche noi. Dobbiamo costruire insieme, con più consapevolezza, e soprattutto non dobbiamo pensare solo a momenti comuni aggiuntivi: il famoso seminario di approfondimento o l’osservatorio paritetico. Dobbiamo entrare nel merito delle lezioni, delle attività extracurricolari, delle visite e dei viaggi d’istruzione, degli scambi culturali, delle attività di orientamento. E discutere anche, assieme a tutte le componenti, delle regole che ci diamo, che ci impegniamo ad osservare, e di cui pretendiamo il rispetto. È impegnativo. Lo so. Lo è anche per noi che per voi lavoriamo. Ma, sappiate che una scuola così, se la realizziamo insieme, non vi prepara a vivere, vi fa vivere. Ci fa vivere. Continua a leggere!

sabato 24 ottobre 2009

SI PU0' PRESENTARE DOMANDA IN UNA SOLA PROVINCIA

Molti organi di stampa hanno diffuso la notizia secondo la quale, grazie al decreto salva-precari approvato per ora dalla Camera, dal 2011 sarà possibile scegliere un'ulteriore provincia dove inserirsi a pettine, oltre a quella d'inclusione.

In realtà, ciò non corrisponde al vero, almeno da quanto emerge dalla lettura del testo licenziato dalla Camera dei Deputati.

All'articolo 4, comma bis, infatti, v'è scritto:

"Il decreto con il quale il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca dispone l'integrazione e l'aggiornamento delle predette graduatorie per il biennio scolastico 2011-2012 e 2012-2013, in ottemperanza a quanto previsto dall'articolo 1, comma 4, del decreto-legge 7 aprile 2004, n. 97, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 giugno 2004, n. 143, è improntato al principio del riconoscimento del diritto di ciascun candidato al trasferimento dalla provincia prescelta in occasione dell'integrazione e dell'aggiornamento per il biennio scolastico 2007-2008 e 2008-2009 ad un'altra provincia di sua scelta, con il riconoscimento del punteggio e della conseguente posizione di graduatoria".


Dalla puntuale analisi filologica del testo (neanche tanto ardua, a dire il vero), si evince come sia permesso, dal 2011, il trasferimento dalla provincia scelta in occasione della blindatura delle graduatorie, nel 2007 (per il biennio 2007-08 e 2008-09), ad un'altra provincia, dove si sarà inseriti a pettine.

In altre parole, si torna al vecchio trasferimento di provincia: ci si potrà spostare da una graduatoria all'altra, come prima del 2007, ma bisognerà lasciare la propria graduatoria d'origine.

Un compromesso sensato: da una parte il MIUR blinda il sistema delle code anche per il prossimo anno, evitando il commissariamento; dall'altra, evita l'intervento della Corte Costituzionale, che sarebbe potuta intervenire sulla costituzionalità delle code, ma non in tempi rapidi, eliminandole di fatto dal 2011, e tornando al trasferimento di provincia.

Naturalmente, non è ancora finita: il testo, in effetti, passa ora al vaglio del Senato per l'approvazione definitiva.
FONTE GILDA Continua a leggere!

giovedì 22 ottobre 2009

GRADUATORIA UNICA A PARTIRE DAL 2011: SCELTA DI UNA SOLA PROVINCIA

DAL CIP CASERTA ULTIM'ORA: SI RETTIFICANO LE INFORMAZIONI DATE SU TUTTI I MEDIA, IN RELAZIONE AL SALVA PRECARI. LE PROVINCE CHE I PRECARI POTRANNO SCEGLIERE PER LE FUTURE GRADUATORIE, NON SARANNO DUE COME RIPORTATO DAI MEZZI DI INFORMAZIONE, MA SOLO UNA. DI SEGUITO TROVERRETE L'INTERPRETAZIONE ESATTA DELL'EMENDAMENTO.
Una provincia, non due Davide Pasqualetto, 23.10.2009


DI SEGUITO L'INFORMAZIONE ERRATA SULL'INSERIMENTO IN DUE PROVINCE, ANZICHè UNO COME' POI RIUSLTATO ESSERE

da Scuola e Web, 22.10.2009

L'Aula della camera ha approvato il decreto legge sui precari nella scuola. Il testo, licenziato con 263 voti a favore, 196 contrari e 33 astenuti, ora passa al Senato. Hanno votato contro il Pd e l'Idv; l'Udc si è astenuta.

«Sono soddisfatta del risultato ottenuto», sottolinea il ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini evidenziando in particolare il «clima positivo» creatosi sul provvedimento.

Del resto anche chi ha votato contro come il Pd sottolinea che «il provvedimento è cambiato grazie agli emendamenti dell'opposizione».

L'accordo fra maggioranza e opposizione sulle graduatorie a esaurimento ha sbloccato la situazione, scongiurando sia l'ostruzionismo sia il ricorso alla fiducia. Approvati quattro emendamenti proposti dal Governo. Riguardano il recupero di risorse finanziarie rimaste inutilizzate nei tre precedenti esercizi; una modifica alle misure di contenimento dei costi dei libri di testo; l'anagrafe degli studenti; e disposizioni sugli esami preliminari agli esami di stato. Via libera anche alla graduatoria unica dal 2011 e ad un emendamento proposto dalla Lega che aumenta le verifiche sulle invalidità. Una modifica chiesta dalla commissione Bilancio ha introdotto una clausola di salvaguardia per la quale dal provvedimento non potranno derivare maggiori oneri per i conti pubblici.

Restano le graduatorie a esaurimento. Approvato all'unanimità un emendamento in base al quale i contratti a tempo determinato potranno essere trasformati a tempo indeterminato sulla base delle graduatorie ad esaurimento. Il testo iniziale del decreto precludeva la maturazione di anzianità per l'immissione in ruolo per chi era nelle graduatorie. Soddisfatto Beppe Fioroni (Pd), secondo cui «con questo emendamento il Parlamento rende giustizia ai precari, cui rimane la speranza di uno sbocco finale».

Inserimento precari per supplenze temporanee. I precari della scuola che l'anno scorso avevano un contratto annuale e rimasti quest'anno disoccupati avranno la precedenza assoluta a prescindere dall'inserimento nelle graduatorie di istituto per le supplenze 'brevì per le assenze temporanee dei titolari.

Platea allargata a chi ha avuto supplenza 180 giorni. Accede alle supplenze anche chi, attraverso graduatorie di istituto, ha maturato lo scorso anno, almeno sei mesi di supplenza.

Partecipazione a progetti ad hoc fino a 8 mesi. I precari che percepiscono la disoccupazione possono essere impiegati percependo una indennità in progetti «di carattere straordinario» che possono durare fino a 8 mesi e che le scuole possono promuovere, in collaborazione con le regioni (che li finanziano).

Precari potranno essere inseriti in ruolo con turn over. Non è escluso che i contratti di supplenza dei precari si possano trasformare in contratti a tempo indeterminato ma questo accadrà solo nel caso di immissione in ruolo. La norma 'salvà anche gli scatti stipendiali dei precari.

Graduatoria unica a partire dal 2011. Da quell'anno, infatti, si dovrebbe arrivare alla riduzione a due del numero delle province per le quali si può esercitare l'opzione da parte degli insegnanti, nonchè introdurre l'inserimento nelle graduatorie secondo la modalità 'a pettinè. Con questa norma il governo dà anche l«interpretazione autenticà sull'inserimento in coda nelle graduatorie dei precari nelle tre province ulteriori scelte e bocciata dal Tar.

Anagrafe studenti. Il ministero dell'Istruzione può acquisire dalle istituzioni scolastiche i dati personali, sensibili e giudiziari degli studenti e altri dati utili alla prevenzione della dispersione scolastica.

Stretta per i candidati esterni a sostenere l'esame di Stato. Anche chi risulta in possesso della promozione all'ultimo anno, infatti, dovrà sostenere un esame preliminare sulle materie previste dal piano di studi dell'ultimo anno.

Clausola salva spese sui libri di testo. I libri di testo, che vengono adottati potranno essere cambiati solo per esigenze legate alla modifica degli ordinamenti scolastici oppure se vengono scelti testi »in formato misto o scaricabili da Internet.

Mini sanatoria per i presidi siciliani. L'Assemblea ha approvato all'emendamento dei deputati Pdl, Pippo Fallica e Vincenzo Gibiino che risolve il contenzioso giudiziario in corso relativo alle procedure concorsuali in Sicilia per i posti di dirigente scolastico. In 1000 hanno partecipato alle procedure, alcuni esclusi hanno fatto ricorso e c'è il rischio che tutto possa essere invalidato. L'emendamento prevede, che l'annullamento degli atti delle procedure concorsuali ordinarie e riservate a posti di dirigente scolastico indette prima dell'emanazione del decreto 140/2008, non incida sulle posizioni giuridiche acquisite dai candidati dei concorsi che in quanto vincitori o idonei sono stati assunti in servizio. Per i parlamentari siciliani del Pdl il provvedimento legislativo votato dalla Camera dei Deputati «ridà certezza e sicurezza al mondo della scuola. Un importante segnale di attenzione - concludono - che la politica del fare rivolge ai dirigenti scolastici, agli insegnanti ma soprattutto alle famiglie degli alunni».

Giro di vite sui falsi invalidi nella scuola. Approvato l'emendamento in base al quale il personale della scuola che ha già ottenuto i benefici della legge 104 per l'assistenza ai familiari invalidi (ad esempio i permessi straordinari) dovrà sottoporsi a un secondo accertamento da parte di una Asl diversa da quella che ha esaminato la prima richiesta. L'opposizione ha manifestato contrarietà sulla norma, considerata troppo stringente, trovando inizialmente seguaci anche nelle fila della maggioranza. La situazione si è sbloccata quando, su suggerimento di Mario Landolfi, Carmelo Porcu (Pdl, disabile) ha annunciato che avrebbe votato l'emendamento della Lega.

Per il Pd si tratta di un «emendamento propagandistico ed ideologico che avrà due sicuri risultati: duplicherà i costi della Sanità e metterà spesso le Asl l'una contro l'altra. Non si fa certo così la lotta ai falsi invalidi».

Dario Franceschini in giornata aveva esortato il governo a bloccare il decreto «se vuole essere coerente con la rivalutazione del posto fisso fatta da Berlusconi e Tremonti». Continua a leggere!

mercoledì 21 ottobre 2009

I PRECARI PRODOTTI DOC

PUBBLICHIAMO MOLTO VOLENTIERI LA LETTERA CHE UNA COLLEGA CASERTANA HA INVIATO ALL'UNITA'


I precari sono stati una creazione di tutti i governi ,infatti chi può
dire di non aver preso parte al concepimento di questo prodotto di cui
andare fieri ?

Precari della scuola……………… che bella invenzione !!!!!!!


Siamo stati confezionati per essere spacchettati ………



 dai politici : chi non ha preso in considerazione il
precariato durante la propaganda elettorale ?

dalle università : chi ha conseguito gratuitamente un master ?


dagli avvocati : intenti a preparare ricorsi esclusivamente
perché cosi interessati al precariato !!!!!!!

E ora …………… ??? Ora pensano anche ai nostri capelli ????
Pettine …… e ci fanno la coda …… poi no pettine !!!!!!!!

Così le graduatorie vanno in tilt !

L ‘ unica cosa giusta ? Il loro nome : “ ad esaurimento !!!!!!!!!! “


Non bisogna scoraggiarsi ……… dobbiamo essere ottimisti……… non è il
caso di arrendersi poichè il Ministro Tremonti crede nel posto
fisso e lo vede come base sulla quale costruire un progetto di vita e la
famiglia !!!!!!! Quindi poco importa se ieri alla Camera ,la
maggioranza ha bocciato un emendamento che rivedeva l'articolo del
decreto salva-precari che impediva la trasformazione dei contratti a tempo
determinato in contratti a tempo indeterminato!
Se il Ministro è con noi ,chi sarà contro di noi ?

Ho deciso di inviare questo messaggio perché leggo sempre l ‘ Unita’ on
line e ho notato che siete seriamente interessati al problema del
precariato .

Perché non attivate una rubrica on - line riservata ai precari della
scuola e non ? Noi precari abbiamo bisogno di maggiori spazi visto che
in Tv andiamo poco in onda !

Sono sicura che mi risponderete !


Cordiali saluti

Rosa Calvino

Docente precaria DOC !!!!!! Continua a leggere!

CHE MATURITA'......ALLA CAMERA RISSA SUL DECRETO SALVA-PRECARI

Si riparla di graduatoria unica, o forse presto sentiremo parlare di albi regionali. Come si è sempre pensato, il DL Aprea, dopo la sospensione, potrebbe entrare di diritto con voto ad emendamento, nella nuova forma di reclutamento. Per la serie esce dalla porta ed entra dalla....Camera

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2009/10/20/visualizza_new.html_989436081.html

ROMA - Slitta a mercoledi' l'esame del decreto legge sui precari della scuola alla Camera , dopo una giornata movimentata che ha visto la maggoranza battuta sulla proposta di sospensione dei lavori e poi le critiche al vicepresidente Lupi per la gestione della votazione del testo.

GELMINI, CI SIA VISIONE DI MEDIO PERIODO - "Auspico che oggi il Parlamento adotti le soluzioni migliori per rispondere all'emergenza ma non manchi la visione di medio periodo". Questo il messaggio all'Aula della Camera del ministro dell'istruzione Mariastella Gelmini durante l'esame del decreto legge. "Dobbiamo - ha spiegato Gelmini - andare oltre l'emergenza e fare riforme che non sono più rinviabili. I giovani non vanno più illusi ma devono essere messi nelle condizioni di programmare serenamente il loro futuro".

MAGGIORANZA BATTUTA SULLA SOSPENSIONE DEI LAVORI - La maggioranza e' stata battuta per dieci voti durante l'esame del decreto. L'Assemblea di Montecitorio ha respinto la proposta della presidente della commissione Cultura di sospendere l'esame del testo per mezz'ora così da far riunire il comitato dei nove.

EMENDAMENTO RESPINTO PER DUE VOTI, CRITICHE A LUPI - La tensione si e' alzata a Montecitorio quando l'Aula ha respinto, secondo il parere del governo, un emendamento con 269 sì e 271 no e due astenuti. Il risultato della votazione favorevole alla maggioranza sul filo di lana malgrado la presenza in Aula di cinque ministri ed altrettanti sottosegretari - è l'accusa della opposizione - è stato determinato dal voto di Carolina Lussana, entrata nell'Emiciclo a votazione aperta e che è stata attesa prima che venisse chiusa. "Lei ha fatto una cosa scorretta - ha urlato il capogruppo del Pd Antonello Soro al vicepresidente Maurizio Lupi - violando la volontà del Parlamento". Ma Lupi ha replicato: "Ho rispettato il regolamento".

BAGARRE IN AULA - Il vicepresidente Lupi ha dato la parola a Massimiliano Fedriga della Lega sull'ordine dei lavori, ma Soro si è precipitato al banco della presidenza urlando: "Non può parlare, c'é la votazione". Massimo Polledri (Lega) ha scavalcato il suo banco per buttarsi su Soro, ed è stato bloccato dai commessi. Lupi ha concesso la parola brevemente, sempre sull'ordine dei lavori, a Giuliano Cazzola e poi ha aperto la votazione. Mentre si votava è entrata in Aula Carolina Lussana, che è in stato interessante; Lupi ha atteso che lei votasse prima di chiudere la votazione. La deputata leghista, hanno accusato dalla sinistra con forti urla, ha determinato il risultato della votazione in senso positivo per il governo. Lupi si è difeso ribadendo: "quando presiedono sono assolutamente imparziale, si rileggano i verbali". Ma la bagarre nel frattempo era scoppiata. Solo l'arrivo del presidente della Camera Gianfranco Fini, che ha invitato a salutare il re di Giordania che assisteva a tutto dalle tribune del pubblico, ha riportato la calma. L'esame del decreto legge riprendera' mercoledi'.

LE NOVITA' DEL DL - Una graduatoria unica a partire dal 2011: è la novità principale che dovrebbe essere inserita nel decreto legge sui precari nella scuola, all'esame dell'Aula della Camera, attraverso un emendamento a firma della commissione. La novità dovrebbe consentire di superare le ultime perplessità su questa materia. Nel testo che è stato presentato per l'Aula si legge: "Il decreto con il quale il ministro dell'Istruzione dell'università e della ricerca dispone l'integrazione e l'aggiornamento delle predette graduatorie per il biennio 2011-2012 e 2012-2013" è improntato "al principio del riconoscimento del diritto di ciascun candidato al trasferimento dalla provincia prescelta in occasione dell'integrazione e dell'aggiornamento per il biennio scolastico 2007-2008 e 2008-2009 ad un'altra provincia di sua scelta con il riconoscimento del punteggio e della conseguente posizione di graduatoria". Il che dovrebbe portare dal 2011 alla riduzione a due del numero di province per le quali si può esercitare l'opzione da parte degli insegnanti, nonché introdurre l'inserimento nelle graduatorie secondo la modalità cosiddetta 'a pettine' e dunque introdurre una sorta di graduatoria unica.

Tra le modifiche spunta anche una proposta che riprende due emendamenti identici a firma delle opposizioni e che interviene sul primo articolo del provvedimento. Il testo del decreto prevede che "i contratti a tempo determinato stipulati per il conferimento delle supplenze", in quanto "necessari per garantire la costante erogazione del servizio scolastico ed educativo, non possono in alcun caso trasformarsi in rapporti di lavoro a tempo indeterminato e consentire la maturazione di anzianità utile ai fini retributivi prima della immissione in ruolo". La modifica sulla quale si sarebbe registrata la convergenza di maggioranza e governo cancellerebbe l'inciso "in alcun caso" che secondo molti avrebbe costituito un precedente ricco di insidie da un punto di vista giuridico. Continua a leggere!

martedì 20 ottobre 2009

I CIP ADERISCONO ALLO SCIOPERO DELLA SCUOLA DEL 23 OTTOBRE

I CIP ADERISCONO ALLO SCIOPERO DELLA SCUOLA DEL 23 OTTOBRE

I CIP aderiscono allo sciopero del 23 Ottobre contro le iniziative del ministro Gelmini e la politica scolastica del governo in materia di istruzione e precariato.
I Ministri Gelmini e Tremonti, attraverso tagli feroci ed indiscriminati, passeranno sicuramente alla storia per aver smantellato la scuola pubblica dalle fondamenta riducendo tempo scuola, classi, offerta formativa esclusivamente per mere operazioni di cassa. Con un governo incapace di far quadrare i conti dello Stato attraverso riforme strutturali di lungo respiro, la scuola pubblica è diventata il luogo dove prelevare risorse attraverso la decurtazione di mezzi e tagli, mettendo in atto così il paradosso di disinvestire e sottrarre il futuro alla nazione stessa. Nel merito i CIP si oppongono alla riforma delle scuole superiori che altro non è se non un ennesimo piano di tagli spacciato per riordino e razionalizzazione degli indirizzi. Una riforma che si presenta priva di qualsiasi attendibilità pedagogica e scientifica e che, com'è oramai tipico di questo governo, sopprime ciò che è buono e fecondo (come alcune valide sperimentazioni) per lasciare intatti indirizzi e curricula bisognosi di un' efficace rivisitazione.
I CIP, in materia di precariato, ribadiscono la loro opposizione ai contratti di disponibilità che, come già ampiamente denunciato fin dall'inizio, si stanno rivelando un rimedio peggiore del male, una misura iniqua e penalizzante per l'intera categoria che, dopo anni di precariato, invece di raggiungere la stabilizzazione lavorativa, viene espulsa e lasciata a casa in cambio di un'indennità di disoccupazione che già gli spettava di diritto. Il Decreto 134/09, e la sua conversione in legge, si sta rivelando l'ennesima ghigliottina per il precariato, poiché elimina anche le residue speranze di ricorrere ai tribunali del lavoro per denunciare l'abuso di contratti a termine da parte della Pubblica Istruzione, abuso già rilevato e condannato dalla Corte di Giustizia europea.
Infine i CIP, nell'aderire a questo sciopero, non possono non prendere atto dell'ennesima divisione del fronte sindacale che continua a manifestare per le stesse ragioni in giorni e con modalità diverse. Riteniamo invece che mai come in questo momento l'opposizione al piano di dismissione della scuola pubblica ha bisogno di superare le divisioni strumentali e surrettizie per ritrovare unità d'intenti: la posta in gioco è il futuro della democrazia e della libertà nella scuola italiana.
Roma, 20 ottobre 2009
C.I.P.- Comitato Insegnanti Precari

cipcaserta@gmail.com
cell. 334/5459124

Associazione riconosciuta dal Miur con Nota Ministeriale prot. n. 31653 del 30/09/1998
CIP_Associazione Nazionale - via Achille Mauri, 28 - 00135 Roma - tel 06 30683053
www.cipnazionale.it Continua a leggere!

lunedì 19 ottobre 2009

ALTRA SCONFITTA IN TRIBUNALE PER LA GELMINI

19 ottobre 2009 - dp
Tempi duri per il ministro nei tribunali della penisola, nonostante questa volta "giocasse in casa". La CGIL vince una sentenza presso il Tar Calabria sull'assegnazione agli alunni disabili del docente di sostegno in rapporto di 1 a 1, in deroga a quello di 1 a 2 previsto dalla norma, un docente ogni due alunni disabili, per intenderci.

Il giudice ha sottolineato che il diritto allo studio va“coniugato col diritto alla salute, che si pone come un sicuro precetto per il legislatore il quale non può unilateralmente imporne limitazioni, atteso che le norme e l'elaborazione costituzionale giungono a classificarlo come un diritto assoluto insuscettibile di affievolimento, che non cede di fronte alle esigenze collettive”.

Inoltre l'art.2 commi 413 e 414 della Finanziaria 2008 (Legge n.244/2007), contenente la deroga, consente all'Amministrazione la valutazione delle “effettive esigenze” e non un'applicazione rigida a discapito dell'alunno disabile. Continua a leggere!

venerdì 16 ottobre 2009

CHIARIMENTI SUI CONTRATTI DI DISPONIBILITA'

Contratti di disponibilità. Incontro interlocutorio al Ministero
LA FLC CGIL CHIARISCE ALCUNI PUNTI CONTROVERSI DEI CONTRATTI DI DISPONIBLITA'

16 ottobre 2009 - CGIL
Si è tenuto oggi un incontro al Miur sulle tematiche del precariato ed in particolare sui "contratti disponibilità". Sono state fornite alcune informazioni, ma non si è entrati nel merito delle questioni controverse più volte segnalate dalla FLC Cgil e dalle altre organizzazioni sindacali.
Ci è stato comunicato che l'INPS sta per pubblicare una nota di chiarimenti sulla convenzione stipulata e che la scadenza del 14 ottobre non era perentoria per la presentazione dell'eventuale domanda di disoccupazione qualora se ne abbiano i requisiti.
Ci è stato anche confermato che qualora il DL 134/09 subisca modifiche in sede di conversione definitiva, come già avvenuto in commissione, saranno riaperti i termini per le domande, anche se al momento quello è il testo vigente e quindi si prevede entro fine ottobre la pubblicazione delle "graduatorie prioritarie" così come costituite.
Sull'argomento abbiamo ribadito la richiesta che sia comunque prevista una fase per eventuali reclami rispetto ad errori materiali.
Abbiamo anche chiesto che sia chiarito definitivamente che, in attesa di tale pubblicazione, le operazioni di nomina per sostituzione di personale assente (e le eventuali proroghe/conferme) si effettuano regolarmente (quindi fino a normale scadenza e non fino a nomina dell'avente diritto) dalle graduatorie d'istituto definitive e che le graduatorie prioritarie valgono solo per le sostituzioni dei colleghi assenti e non per eventuali nomine annue di competenza delle scuole (sostegno senza titolo, graduatorie provinciali esaurite). L'Amministrazione ha confermato che questo è quanto previsto dall'art. 6 del DM 82 e si è impegnata a fornire chiarimenti al riguardo.
Su tutte le altre questioni controverse nell'applicazione del DM 82/09, della convenzione INPS e delle convenzioni con le Regioni è stato fissato un incontro tecnico per il prossimo 21 ottobre.

Ripubblichiamo il curriculum-vitae della dott.ssa Gelmini, con queste credenziali potrebbe fare sicuramente politica, considerato il livello della politica.
Infatti, a distanza di anni la ritroviamo in politica, sarà un caso? O è solo e soltanto merito?
Nel mese di marzo dell’anno 2000 una signora, presidente del consiglio comunale del Comune di Desenzano sul Garda per Forza Italia, fu espulsa dal consiglio, su mozione del suo partito, con la seguente motivazione [Delibera del consiglio comunale n. 33 del 31/03/2000]: *"manifesta incapacità ed improduttività politica ed organizzativa".* Questo consigliere comunale si chiamava Maria Stella Gelmini.
Pochi anni dopo fu scoperta da Silvio Berlusconi ed oggi è il Ministro dell'Istruzione e della Ricerca della Repubblica Italiana.
e questo è il sito del comune di Desenzano, basta inserire la data ed esce fuori la delibera

http://servizionline.onde.net/eGov/atti.mac/input Continua a leggere!

giovedì 15 ottobre 2009

QUESTA E' LA MERITOCRAZIA?

Mentre i precari di tutta Italia sono attivi più che mai sull'intero territorio nazionale per cercare di contrastare il governo e la Gelmini; per cercare di spiegare a tutti che la privatizzazione della scuola statale, non solo è contro la Carta Costituzionale, rappresenta anche la sua fine. Dalle TV asservite al potere di regime, blatera la Gelmini, affermando con estrema saggezza (?)che, ci vuole meritrocrazia e....lei è meritocrate? Giudicate voi!

Nel mese di marzo dell’anno 2000 una signora, presidente del consiglio comunale del Comune di Desenzano sul Garda per Forza Italia, fu espulsa dal consiglio, su mozione del suo partito, con la seguente motivazione [Delibera del consiglio comunale n. 33 del 31/03/2000]: *"manifesta incapacità ed improduttività politica ed organizzativa".* Questo consigliere comunale si chiamava Maria Stella Gelmini.
Pochi anni dopo fu scoperta da Silvio Berlusconi ed oggi è il Ministro dell'Istruzione e della Ricerca della Repubblica Italiana.
e questo è il sito del comune di Desenzano, basta inserire la data ed esce fuori la delibera

http://servizionline.onde.net/eGov/atti.mac/input Continua a leggere!

mercoledì 14 ottobre 2009

EMENDAMENTO SALVA-PRECARI: LA VERGOGNA

Approvato l'Emendamento salva-precari, la vergogna della vergogna. Attendiamo con ansia l'esultazione di qualche sindacato che, prontamente troverà spazio sul blog.

14 ottobre 2009 - red
Resoconto della faticosa seduta di ieri pomeriggio per l'approvazione di alcuni importanti emendamenti al DL 134/09 (salvaprecari e inserimento in coda nelle ulteriori province della Gae)

Emendamenti approvati

Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. In attuazione del Codice dell'Amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, gli atti di convocazione dei supplenti, ai fini del conferimento delle supplenze stesse, avvengono anche attraverso la casella di posta elettronica certificata.
1. 32. (Nuova formulazione) Paladini, Porcino.
(Approvato)

Al comma 2, dopo le parole: e successive comunicazioni sono inserite le seguenti: , ai docenti inseriti nelle graduatorie ad esaurimento che, nell'anno scolastico 2008-2009, hanno conseguito attraverso graduatorie di istituto supplenze temporanee di almeno 180 giorni.
1. 300. (Nuova formulazione)Il Relatore.
(Approvato)

Dopo il comma 4, inserire i seguenti:
4-bis. L'articolo 1, comma 605, lettera c), della legge 27 dicembre 2006, n. 296, si interpreta nel senso che nelle operazioni di integrazione ed aggiornamento delle graduatorie permanenti di cui all'articolo 1 del decreto-legge 7 aprile 2004, n. 97, convertito, con modificazioni, nella legge 4 giugno 2004, n. 143, è consentito ai docenti che ne fanno esplicita richiesta, oltre che la permanenza nella provincia prescelta in occasione dell'aggiornamento delle suddette graduatorie per il biennio 2007-2008 e 2008-2009, di essere inseriti anche nelle graduatorie di altre provincie dopo l'ultima posizione di III fascia nelle graduatorie medesime.

4-ter. Nelle operazioni di integrazione ed aggiornamento delle graduatorie permanenti di cui al citato articolo 1 del decreto-legge n. 97 del 2004, convertito, con modificazioni, nella legge n. 143 del 2004, trasformate in graduatorie ad esaurimento dal citato articolo 1, comma 605, lettera c), della legge n. 296 del 2006, da disporre con decorrenza dal 1o settembre 2009 per il biennio scolastico 2009-2010 e 2010-2011, non è consentito modificare la scelta già precedentemente effettuata, in merito all'attribuzione del punteggio per i servizi prestati in relazione ad una o più specifiche graduatorie.
4-quater. A decorrere dall'anno scolastico 2010-2011, non è consentita la permanenza nelle graduatorie ad esaurimento dei docenti che hanno già stipulato contatto a tempo indeterminato per qualsiasi tipologia di posti di insegnamento o classi di concorso.
1. 301.Il Relatore. Continua a leggere!

SI RESTRINGE A POCHI ELETTI IL CONTRATTO DI DISPONIBILITA' OVVERO CONTRATTO- VERGOGNA

Ci ritroviamo tra le mani questa nuova convenzione INPS-MIUR. E' strabiliante il modo che hanno usato i nostri governanti per prenderci in giro. All'inizio contratti-vergogna per tutti gli incaricati dello scorso anno; ora solo a chi ha i requisiti per l'indennità di disoccupazione. Allora, avevamo ragione? Si trattava o no di un'indennità ordinaria di disoccupazione? Leggete! E si vergognino chi questo contratto l'ha firmato per poi chiedere la nostra partecipazione a scioperi di parte. Vogliamo fare polemiche con chi minaccia di rispondere, ne abbiamo una gran voglia. Chi dà ancora credito ad una classe politica del genere? Ora ci vorrebbero ingannare con i prepensionamenti, ma che andassero a fare danni altrove. Il CIP Caserta non si fermerà qui, questo è un dato di fatto, anche per questo chiede più partecipazione. Presto il nostro programma per l'intero anno.

cipcaserta@gmail.com
cell. 334/5459124


Roma, 9 ottobre 2009
Oggetto: Convenzione INPS - MIUR - Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali del 5 agosto 2009.

La Convenzione in oggetto è volta ad agevolare il personale docente e ATA, destinatario nell’a.s. 2008-2009 di contratto di supplenza annuale o fino al termine delle attività didattiche, che non abbia avuto, nel corrente anno scolastico, la possibilità di stipulare analogo contratto, a seguito degli interventi di razionalizzazione della spesa previsti dall’art. 64 del decreto legge 112 del 25 giugno 2008 convertito, con modificazioni, dalla legge 133 del 6 agosto 2008.
L’agevolazione prevista consiste nella corresponsione, a coloro che hanno maturato i requisiti previsti dalla normativa emanata dall’I.N.P.S., dell’indennità di disoccupazione in maniera più tempestiva e con cadenza mensile, nella misura spettante tenuto conto, ovviamente, delle eventuali supplenze effettuate.
I destinatari delle disposizioni della convenzione possono, altresì, essere beneficiari della disciplina contenuta nel DL. n. 134 del 25 settembre 2009, che attribuisce la precedenza assoluta nel conferimento delle supplenze, per assenza temporanea del personale in servizio nella scuola, rispetto al personale inserito nelle graduatorie d’istituto.
Entro il 14 ottobre p.v., come è noto, gli interessati dovranno presentare domanda, presso la scuola dove hanno prestato servizio nell’a.s. 2008-2009, per essere inseriti nell’elenco prioritario per la tipologia di supplenze sopra specificata. Sempre per il tramite della medesima istituzione scolastica, coloro che hanno diritto a fruire dell’indennità di disoccupazione, in quanto possiedono i requisiti di anzianità contributiva e assicurativa stabiliti dalla legge e versano al momento in stato di disoccupazione, dovranno presentare anche la domanda per ottenere l’indennità in questione, indirizzata alla sede INPS di residenza. Quanto sopra, ovviamente sempre che la stessa istanza non sia stata precedentemente inoltrata direttamente all’ INPS; in tal caso ne verrà data, sempre a cura dell’ interessato, comunicazione alla scuola stessa.
Il personale impegnato in supplenze di breve durata, potrà farlo solo al termine delle stesse.
Il modello di richiesta e la relativa normativa cui fare riferimento è scaricabile dal sito internet dell’I.N.P.S., www.inps.it , sezione modulistica.
Si fa riserva di fornire ulteriori chiarimenti al riguardo e si prega di dare la massima diffusione alla presente nota che, comunque, sarà pubblicata sul sito internet di questo Ministero, www.pubblica.istruzione.it e sulla rete intranet.


Il DIRETTORE GENERALE
f.to LUCIANO CHIAPPETTA Continua a leggere!

martedì 13 ottobre 2009

BENVENTO 11 OTTOBRE: LA PIU' GRANDE MANIFESTAZIONE DEL SUD ITALIA

LA CAMPANIA RISPONDE A BERLUSCONI CHE, CONSIDERA LA REGIONE LA SUA ROCCAFORTE E RISPONDE CON UNA GRANDE MANIFESTAZIONE DI TUTTO IL MONDO DEL PRECARIATO.

Benevento, 11 otobre 2009
Si è svolta nella mattinata di domenica la più grande manifestazione organizzata dai precari di tutto il sud Italia. I manifestanti, superavano abbondantemente il migliaio, provenivano da tutta la regione, ma anche da Roma, Pescara ed altre province d'Italia. C'erano studenti, lavoratori dipendenti Sunia, qualche rappresentante di Rifondazione Comunista di Avellino, Italia Dei Valori nelle vesti del deputato Barbato che, è stato sospeso dal Parlamento per aver affermato che vigeva la prova della gn...., il quale ha lasciato una breve dichiarazione ad una mia domanda specifica:- se si trovasse al corteo in veste privata o per il partito- ha risposto che da sempre il partito è a fianco dei lavoratori precari e da sempre li ha sostenuti-;CGIL di Cervinara e una folta rappresentanza GILDA di Benevento. Il corteo si è avviato da p.zza Orsini in direzione USP intorno alle 11,00; dopo un tortuoso giro imposto dalle forze dell'ordine, finalmente si è giunti nei pressi dell'ufficio scolastico. Intanto, al Palatedeschi Berlusconi si dilettava a elargire battutine sui precari con grande divertimento dei suoi bravi. Terminata la manifestazione, da bravi cittadini italiani, in modo autonomo, ci si è diretti verso il premier,ma nulla da fare erano schierati in maniera stratificata centinaia di forze dell'ordine; a passare neanche a pensarlo. Allora, siamo giunti all'ingresso del palatenda, qui hanno chiesto se vi erano manifestanti, alla domanda fattomi ho negato (qui inizia la mia esperienza con il regime), insieme ad una collega, abbiamo raggiunto l'interno, dove con grande sorpresa abbiamo trovato decine di poltrone vuote; con certezza posso affermare che noi eravamo molto più numerosi. Il Berlusca, dava il meglio di se stesso in stronzate, affermando che la scuola era uno stipendificio e che loro avevano fatto una riforma, in breve altre offese. Ho cercato di oppormi alle sue scemate, ma pronti c'erano i suoi fidi per cui si è dovuto desistere, non vi era alcuna forma di democrazia. Ecco spiegato il perchè di tante apparizioni pubbliche e nessun dissenso, in primis oscurano tutto, poi impediscono dittatorialmente che il dissenso venga fuori. Un altro particolare, all'interno c'erano decine di telecamere, allora, mi sono avvicinata ad un cineoperatore chiedendogli come mai ci fossero tante telecamere a riprendere la festa del PDL e non vi fossero per i precari? Mi hanno risposto in malo modo, affermando che il servizio sui precari l'avevano già fatto; ma voi avete visto qualcosa in televisione, sui giornali o su altro? E' Dittatura! E' regime! Dobbiamo combattere insieme più uniti che mai, dalla nostra volontà dipenderà il futuro delle nuove generazioni. Noi abbiamo, fino ad ora, vissuto in democrazia, non lasciamo agli altri la mancanza di libertà. Continua a leggere!

lunedì 12 ottobre 2009

I MEDIA E I PRECARI

Salve a tutti. Ieri il CIP Caserta, ha partecipato alla grande manifestazione dei precari tenutasi a Benevento. In attesa di fare un breve resoconto, vi invito a leggere il comunicato-stampa fatto qualche giorno fa e le motivazioni di tale evento. Abbiamo fatto una piccola ricerca, non infallibile e, questi giornali online hanno pubblicato il comunicato, vi prego di leggere il comunicato e anche di visitarli; poichè chiunque ci dà voce deve avere tutta l'attenzione che merita. Se riuscite a scovare altri giornali che hanno pubblicato il comunicato, fatelo sapere via mail che aggiorneremo la lista.
Grazie

www.vivocaserta.org/comitato-insegnanti-precari-partecipera-alla-giornata-dei-diritti/

www.cancelloedarnonenews.com/.../a-benevento-manifestazione-dei-docenti-precari-della-campania/

www.casertaweb.com/.../10642-manifestazione-dei-precari-a-benevento.asp


www.casertanews.it/public/articoli/200910/art_20091009142149.htm

www.ilcasertano.it/sviluppo/?p=14061

http://www.officinavolturno.com/2009/10/09/i-docenti-precari-della-campania-rispondono-al-governo-con-una-grande-manifestazione/

http://www.pupia.tv/caserta/scuola/2900/scuola-precari-casertani-alla-manifestazione-benevento.html Continua a leggere!

sabato 10 ottobre 2009

IL CIP ALLA COMMISSIONE LAVORO DELLA CAMERA

ULTIM'ORA: GELMINI COMMISSARIATA DAL TAR LAZIO

IL GIORNO 8 OTTOBRE 2009, IL CIP HA AVUTO UN'AUDIZIONE ALLA COMMISSIONE LAVORO DELLA CAMERA. HANNO PRESIDIATO ALL'INCONTRO I COLLEGHI DEL CIP: GIAFRANCO PIGNATELLI E GAETANO MUNNO (IL COLLEGA CON CUI ABBIAMO ORGANIZZATO IL SIT-IN A CASERTA). DI SEGUITO TROVERETE IL DOCUMENTO PRESENTATO.

IL CIP CASERTA, VI INVITA ANCORA UNA VOLTA ALLA GRANDE MANIFESTAZIONE CHE SI TERRA' A BENEVENTO DOMANI 11 OTTOBRE ALLE 10,30, IN CONCOMITANZA CON LA VISITA DEL PREMIER NELLA CITTA' PER CHIUDERE LA FESTA DEL PDL.
cipcaserta@gmail.com
cell. 334/5459124


Posizione dei C.I.P. sul Decreto Legge n.134 del 25/09/2009
Documento presentato alla XI Commissione Lavoro della Camera nell’audizione del 08/10/2009


I C.I.P., Comitati Insegnanti Precari, esprimono il loro netto rifiuto al Decreto Legge n.134 del 25/09/2009 istituenti i cosiddetti contratti di disponibilità perché non risolvono l’emergenza istruzione del Paese ma si limitano ad erogare un reddito di sussistenza ad alcuni precari, solo per i prossimi 8 o 12 mesi, e non garantisce loro l’attesa assunzione a tempo indeterminato dopo vari decenni di precarizzazione.
Uno spezzone di supplenza oppure la miserevole indennità di disoccupazione invece dell’immissione in ruolo. Un breve incarico imposto o l’elemosina una tantum di un sussidio. Il tutto, comunque, subordinato a inaccettabili condizioni vessatorie e riservato ad appena il 4% dei precari (circa 13.000 docenti).
Nel contempo si negano a tutti gli altri 120.000 docenti precari impiegati lo scorso anno il diritto, e finanche la residua prospettiva, al posto di lavoro nella scuola. Diritto loro spettante – ricordiamolo - a seguito del possesso di una o più lauree, degli innumerevoli pubblici concorsi a cattedra superati, dei titoli culturali, professionali ed accademici posseduti, di ogni tipo di percorso abilitante espletato, degli stage frequentati, dei tirocini svolti, degli aggiornamenti d’ogni specie seguiti, dei concorsi magistrali vinti, dei master effettuati, delle specializzazioni acquisite e degli svariati decenni di esperienza didattica accumula insegnando nella scuola pubblica sempre in regime di precarietà.
Il decreto è uno specchietto per le allodole, un bluff mediatico, un palliativo a favore di quel 4% di insegnanti che, per lo stesso fatto di essere stato in servizio per l’intero anno scolastico scorso, avrebbero per certo lavorato anche quest’anno. In compenso introduce ulteriori inaccettabili restrizioni e vessazioni per l’intera categoria.
Un siffatto provvedimento, secondo i C.I.P., scontenta tutti e non risolve nulla. Invece di essere un ammortizzatore sociale, diviene un detonatore per ulteriori conflittualità derivanti da nuove penalizzazioni e iniquità. Dal contratto di disponibilità vengono esclusi, infatti, non solo coloro che hanno sì lavorato per l’intero anno scolastico ma con incarichi dei Dirigenti Scolastici (D.S.) validi fino al termine delle lezione (fine giugno o metà luglio se commissari agli esami di stato), ma anche tutti quelli che hanno maturato un anno di servizio cumulando più periodi in diverse scuole o per vari insegnamenti.
Questi contratti, inoltre, non intervengono sulla questione nodale dei tagli indiscriminati nella scuola pubblica. Tagli non solo occupazionali di docenti e personale tecnico ed amministrativo ma anche di tempo scuola, di interi istituti, di classi, con l’aumento abnorme del numero degli alunni in quelle restanti, del supporto agli studenti diversamente abili, delle risorse per la didattica ordinaria, della sicurezza degli edifici, della dotazione strumentale, dei generi di prima necessità e di tutto quanto contribuisce a procurare efficacia e qualità alla funzione educativa e formativa. Per questo si richiede il ritiro ad horas di tutti i provvedimenti finalizzati alla penalizzazione della scuola statale e la immediata immissione in ruolo degli insegnanti precari su tutti i posti vacanti e disponibili.
I C.I.P., inoltre, denunciano la mistificazione con la quale si è millantata come soluzione una truffa del tutto insensata, onerosa e inutile. L’ipotesi prospettata come “contratto di disponibilità” altro non è che una misura di sostegno al reddito, già in parte disponibile, a carico dell’INPS e nota come “disoccupazione ordinaria” che, di norma, viene erogata ai docenti disoccupati per la durata di 8 mesi (o per 12 mesi a chi abbia già superato i 50 anni) e un ammontare di circa 860 euro al mese.
A questo importo dovrebbe aggiungersi il sostegno regionale. Tra i vantaggi strombazzati dal governo c’è il diritto al punteggio in graduatoria. Mentre si garantisce ciò, con assoluta malafede, lo stesso ministro continua ad annunciare il varo di un nuovo sistema di reclutamento e di una nuova graduatoria regionale che sostituirà quelle vigenti, se non la chiamata diretta da parte dai D.S., avulsa da criteri di priorità e trasparenza.
In sostanza, si nega il diritto all’assunzione in ruolo prospettando in cambio supplenze brevi - da accettare obbligatoriamente per il tempo e le sedi disponibili, pena la revoca di ogni sussidio – un’elemosina una tantum come compenso temporaneo e, come merce di scambio finale, un punteggio non fruibile nelle future graduatorie. Il tutto secondo il costume imperante nei diplomifici, dove si compensano sottoccupazione e sottoretribuzione con l’elargizione del punteggio per le graduatorie. In pratica, un caporalato di stato, un autentico raggiro che solo un’informazione subalterna al potere governativo e poco abituata a capire prima di riferire, a valutare e nel caso denunciare, può permettersi di definire come “risolutiva” della vertenza aperta dai precari di tutta Italia.


Nello specifico, si contestano i seguenti punti di criticità del Decreto Legge n.134 del 05/09/09:
1. l’aggiunta, indicata nel comma 1,alla legge n.124/99 viola gli orientamenti comunitari in materia di rapporti di lavoro, con particolare riferimento alla Direttiva 1999/70/CE del Consiglio dell’Unione Europea del 28/06/99 pubblicata il 10.07.99 sulla G.U. delle Comunità Europee, alle clausole nn.1-2-3-4-5-8. Inoltre, contraddice la sentenza della Corte di Giustizia delle Comunità Europee – sez.II – sent.13/09/2007 in Causa C-307/05, che ha evidenziato il principio di parità di trattamento nel pubblico impiego (Cass. 7617/2001 del 5/6/2001); la clausola 4 punto 1 dell’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato, contenuto in allegato alla direttiva del Consiglio 28/06/1999, 1999/70/CE) impedisce la disparità di trattamento tra lavoratori a tempo determinato e lavoratori a tempo indeterminato e dispone quanto segue: “…i lavoratori a tempo determinato non possono essere trattati in modo meno favorevole dei lavoratori a tempo indeterminato comparabili per il solo fatto di avere un contratto o rapporto di lavoro a tempo determinato, a meno che non sussistono ragioni oggettive”. Infine, determina una grave e inaccettabile sperequazione di trattamento rispetto agli IRC per i quali l’art.7 della L.831 del 28/7/61 prevede il beneficio di aumenti periodici della retribuzione collegati alla anzianità di servizio che, inspiegabilmente, non sono estesi al resto del corpo docente precario. Infatti, il succitato art.7 testualmente recita: “Gli stipendi spettanti agli insegnanti incaricati forniti di abilitazione all’insegnamento sono suscettibili di aumenti periodici costanti in ragione del 2,50 per cento della misura iniziale, per ogni biennio di insegnamento prestato con trattamento di cattedra”. Inoltre, la Legge 11/07/1980 n.312 all’art. 53 stabilisce anche che agli IRC, dopo quattro anni d’insegnamento, si applichi una progressione economica di carriera con classi di stipendio corrispondenti all'80 per cento di quelle attribuite ai docenti laureati di ruolo. Ciò determina un’ingiustificata disparità di trattamento economico tra i docenti di religione e il resto degli insegnanti precari, con conseguente violazione degli artt. 2099 c.c. e 36 della Costituzione. Tutto ciò, inoltre, è in aperto contrasto con quanto stabilito dall’art.97 della Costituzione (che impone alla P.A. un comportamento connotato da imparzialità), dall’art.3 della Costituzione, nonché dal D.Lg.vo 9/7/03 n.216 che, attuando la Direttiva CE 200/78, ha sancito la parità di trattamento in materia di occupazione e condizioni di lavoro;
2. il comma 2 trascura tutti coloro che abbiano prestato servizio per l’intero anno scolastico con incarichi conferiti dai D.S. fino al termine delle lezioni ed abbiano addirittura partecipato agli esami di stato oltre a tutti coloro che abbiano cumulato più periodi di servizio in diverse scuole o per vari insegnamenti. Inoltre non dispone alcuna salvaguardia occupazionale, retributiva e di punteggio per i circa 100.000 supplenti temporanei che hanno operato nell’anno scolastico 2008/2009;
3. il comma 3 è vago e lacunoso. Non tiene conto delle differenze tra le regioni che si sono rese disponibili e quelle che non intendono intervenire a favore dei precari della scuola. Non chiarisce per quali tipologie di incarichi saranno impiegati tali precari e quali garanzie vengano date loro circa l’adeguatezza degli incarichi regionali allo status professionale degli aventi diritto. Non stabilisce come saranno retribuiti e per cosa. Se cumuleranno un reddito pari, inferiore o superiore a quello spettante ai colleghi incaricati nella scuola;
4. il comma 4, lì dove puntualizza che “la valutazione dell'intero anno di servizio ai soli fini dell'attribuzione del punteggio nelle graduatorie ad esaurimento” lascia sottintendere la validità del servizio solo per l’attribuzione del punteggio senza alcun riconoscimento dell’anzianità di servizio sia in prospettiva retributiva sia per la futura ricostruzione della carriera. Cosa di per sé grave ed inaccettabile, perché motivo di ulteriore iniquità e sperequazione tra gli stessi lavoratori precari.
I C.I.P. fanno notare che la pseudo risoluzione prospettata dalla ministra Gelmini rende evidente, ancora una volta, la sua assoluta inadeguatezza a ricoprire questa funzione. Le misure tampone della Gelmini, infatti, sono tardive, insensate e inadeguate. Fatte per non “turbare” il ministro delle finanze, al quale la stessa non osa neanche rivolgersi, preferendo riciclare risorse dei lavoratori, integrate con l’obolo di buona volontà di talune regioni.
I C.I.P., alla luce di tutto ciò e degli altri disastri prodotti in questi primi diciotto mesi di governo, ritengono che il dicastero dell’Istruzione abbia bisogno di un ministro di maggior peso politico, autorevolezza, competenza, credibilità, esperienza, cultura amministrativa, intelligenza e coraggio. Ma che sia anche indenne dal livore verso la pubblica amministrazione, dalla belluina furia distruttiva verso la scuola statale e dall’accanimento preconcetto nei confronti della categoria degli insegnanti, precari e non.
Roma, 08/10/2009 C.I.P. Direttivo Nazionale Continua a leggere!

mercoledì 7 ottobre 2009

11 OTTOBRE TUTTI A BENEVENTO A DIRE NO ALLA PRECARIETA'

I PRECARI CASERTANI ATTENDONO ANCORA LE ADESIONI DA PARTE DELLE ISTITUZIONI. I PRECARI HANNO BISOGNO DI RISPOSTE CONCRETE, MA A TUTT'OGGI SI PREFERISCE TACERE ED ELABORARE SOLO TEORIE E DI FATTO POI, NESSUNO RISPONDE. TUTTI CI SONO VICINI CON LE PAROLE, POI, IN CASO DI MANIFESTAZIONI, TUTTI PRENDONO IL VOLO. IL COMUNICATO STAMPA DI QUESTA MANIFESTAZIONE CHE SI TERRà DOMENICA A BENEVENTO, SI TROVA SU TUTTI I GIORNALI ONLINE DI CASERTA, PER CUI BASTA FARE UNA PICCOLA RICERCA E TROVARE LA NOTIZIA CHE, PENSO SIA FACILMENTE REPERIBILE DA PARTE DI TUTTI. NON E' IMPORTANTE CHE LE ISTITUZIONI CITATE NEL COMUNICATO, NON SI SIANO FATTE SENTIRE, LA COSA FONDAMENTALE CHE, NOI ARTEFICI DEL NOSTRO DESTINO E DI QUELLO DI TUTTI I LAVORATORI CHE IN QUESTO PERIODO STANNO LOTTANDO PER CONSERVARE IL POSTO DI LAVORO. E' NECESSARIA LA NOSTRA DI PARTECIPAZIONE! FACCIAMOLA SENTIRE FORTE, GRIDIAMO ANCORA UNA VOLTA IL NOSTRO NO! QUALCUNO DI CERTO CI SENTIRà, ANZI CI DEVE SENTIRE. ATTENDIAMO ADESIONI DAI COLLEGHI, SOLO COSI' POTREMMO ORGANIZZARCI E PARTIRE INSIEME.
CIPCASERTA@GMAIL.COM
CELL. 334/5459124
P.S. FATE UNA PICCOLA RICERCA, LEGGETE I GIORNALI CHE, RINGRAZIO ANCORA UNA VOLTA HANNO PUBBLICATO IL NOSTRO COMUNICATO-STAMPA.



ULTIM'ORA: LA MANIFESTAZIONE E' STATA SPOSTATA A DOMENICA 11 OTTOBRE.
Avendo appreso la notizia del rinvio dell'appuntamento di Silvio
Berlusconi al Pala Tedeschi il CIP Sanniti di comune accordo con i
coordinamenti e i comitati di tutta la regione Campania hanno deciso di
rinviare la manifestazione contro le politiche impopolari del Governo
Berlusconi e a tutela dei diritti, della democrazia e della libertà a
domenica 11 ottobre 2009 alle ore 10:00 con partenza da Piazza Orsini
in direzione dell'Usp in Piazza Gramazio. Seguiranno interventi dal
palco e dibattito.
Sabato 10 Ottobre inoltre, è previsto un concerto contro la crisi
economica in Piazza Gramazio alle ore 20:00. Si esibiranno i 24 Grana e
Lucariello. Prima del concerto sarà osservato un minuto di silenzio in
onore delle vittime del disastro accaduto di recente a Messina.





S Continua a leggere!

OGGI 10 OTTOBRE GELMINI RIFERISCE ALLA CAMERA

Oggi la Gelmini, dovrebbe far chiarezza sui ricorsi e controricorsi Seguiremo anche stavolta, come la nostra eroina del diritto giustificherà la sua incapacità


Secondo il calendario dei lavori della Commissione cultura della Camera, oggi alle ore 14 è prevista l'audizione del ministro Gelmini, già prevista la settimana scorsa, ma rinviata all'ultimo momento.
L'audizione ha per oggetto le problematiche connesse con l'ordinato avvio dell'anno scolastico.
C'è viva attesa per quanto il ministro Gelmini riferità circa le situazioni problematiche di questa fase dell'anno, tra cui, ultima per ordine di tempo, quella relativa all'inserimento a pettine dei precari nelle graduatorie provinciali che rischia di compromettere l'ordinato avvio delle attività scolastiche a causa di possibili modifiche delle nomine del personale docente.
Tra i problemi più caldi c'è anche quello delle situazioni finanziarie delle istituzioni scolastiche con i conto in rosso e con crediti vantati nei confronti dell'amministrazione scolastica.
La boccata di ossigeno dei 17 mila euro (5 mila per il funzionamento e 12 mila per le supplenze) che in media le istituzioni scolastiche dovrebbero ricevere in questi giorni, potrà servire a rinviare di qualche mese i problemi ma non a risolverli, come osservato dalla Cgil-scuola.


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tuttoscuola.com Continua a leggere!

domenica 4 ottobre 2009

UN NUOVO BUSSINESS: I RICORSI

Dal CIP: abbiamo notato che, sul contratto di disponibilità a pag 3 dove c'è la dicitura CHIEDE, si chiede di scegliere tra varie opzioni, precisamente 4. Ciò che ci porta a riflettere sono il punto a) in codesta provincia, di inclusione nelle graduatorie d'istituto; e b) in codesta provincia, di inclusione nelle graduatorie ad esaurimento di appartenenza. Ebbene, si chiede di barrare una sola casella, ma se in alcune province non sono state ancora completate le operazioni di nomina dall'USP, quindi GAE; come si può attualmente operare una scelta? Per chi avesse suggerimenti, può inviare i commenti al nostro indirizzo mail.

LA STAMPA LOCALE SI OCCUPA DI PRECARIATO. E' uscito il numero di ottobre del mensile : "Fresco di Stampa", c'è un articolo con le foto, riguardanti il vostro e nostro sit-in del giorno 11 settembre 2009, un articolo. E' un mensile interessante e si trova in tutte le edicole della provincia.

Vi ricordo che stanno pervenendo nuove adesioni al nostro comitato, ciò ci rende più forti e rende più forte la lotta che tutti i precari si accingono a continuare per combattere questi tagli indiscriminati. L'adesione è gratuita e se riusciamo a raggiungere numeri elevati di adesioni, ci siamo prefissati un obiettivo che è quello di superare i duecento iscritti, in questo caso, stiamo pensando seriamente di avere un nostro legale che ci possa assistere.
cipcaserta@gmail.com

COMUNICATO STAMPA
Ricorso a pettine? Una farsa per spillare soldi ai precari.

Un fiorente commercio di ricorsi al Tar del Lazio:
un giro di centinaia di migliaia di Euro.
Si tratta della valanga di ricorsi presentati da vari avvocati, alcuni collegati ad un sindacato, tendenti ad ottenere l’inserimento a “pettine”, anziché in coda alle graduatorie ad esaurimento dei precari della scuola, docenti e non.
Dato che i ricorsi al Tar possono essere collettivi, basta chiedere una cifra modesta per la singola persona, qualche volta cento, qualche altra trecento Euro, per raccogliere, di fronte alla prospettiva di una immissione in ruolo o di almeno una supplenza annuale, migliaia di precari.
E’ chiaro che, per chi organizza i ricorsi collettivi, il giro d’affari diventa molto appetibile.
La legge aveva previsto che queste graduatorie dei precari della scuola, fossero appunto non più permanenti, ma “ad esaurimento”, consentendo che vi si potessero inserire solo quelli che stavano concludendo una procedura abilitante oppure quelli che stavano concludendo i corsi universitari abilitanti (SSIS e scienze formazione primaria).
Trovando un qualche cavillo nei decreti ministeriali attuativi, alcuni avvocati sono riusciti ad ottenere dei provvedimenti di sospensiva dal Tar del Lazio, in base ai quali, in attesa del giudizio di merito (potrebbero volerci anni), i ricorrenti verrebbero inseriti immediatamente “a pettine”.
C’è un piccolo particolare: i ricorsi sono stati presentati al Giudice sbagliato, e sono stati accolti solo perché l’Avvocatura dello Stato ed il Ministero sembrano non essersene accorti.
Infatti la Cassazione, a sezioni riunite, si è espressa più volte sulla materia ed ha stabilito, in maniera inequivocabile, che il contenzioso sulle graduatorie dei precari è competenza del Giudice ordinario e non del Tar.
L’ultima decisione della Cassazione è recente, 17 novembre 2008 e ne richiama anche un’altra del mese di febbraio 2008. I giudici della Corte suprema hanno infatti stabilito che non si tratta di una procedura concorsuale, mancando un bando, la procedura di valutazione, e un atto di approvazione finale che individui i vincitori.
Perché le avvocature dello Stato non hanno eccepito la competenza del Tar?
E’ mai possibile che non esista una “certezza del diritto”?
Per quale motivo da anni ormai (ricordiamo la faccenda del punteggio di montagna?) le norme sui precari vengono scritte con falle giuridiche che scatenano la guerra tra i poveri?
Perché i precari sono costretti a pagare delle vere e proprie tasse aggiuntive, prima arricchendo chi organizza i corsi on line ed ora anche gli avvocati?
La Gilda degli Insegnanti attende dal governo risposte chiare e conclusive entro pochi giorni.
Roma, 3 ottobre 2009
fonte Gilda Continua a leggere!

MARIA STELLA: DIMETTITI

Unità
Maristella Iervasi

Esasperati, raggirati, sfiniti dalla precarietà. In piazza a Roma per la «Dignità e il futuro della scuola pubblica ». Perché l’«istruzione è in catene » e insegnanti, bidelli con la maschera simbolo del precario senza voce sul volto, hanno lasciato le occupazioni per manifestare tutti insieme e gridare l’unico coro: «Gelmini dimettiti». Arrivano da Palermo e Milano, da tutte le città d’Italia, cantano slogan e srotolano striscioni. Una protesta che va avanti da fine agosto, quando gli studenti erano ancora in vacanza e i precari arrampicati sui tetti. Pino La Fratta ha 36 anni, docente a Campobasso: «Non è possibile cancellare con un colpo di spugna otto anni di insegnamento - spiega -. Specializzarsi, sostenere Master... e notare che l’interesse del governo è sempre quello: cancellarci». «Bisogna reagire» aggiunge Amalia Perfetti, 46 anni, di Frosinone, con accanto la figlia Beatrice al primo anno di liceo: «Più si taglia, più si raglia. Ribelliamoci. Il futuro dei giovaninonè nelle politiche diseducative di questo governo». Eccole le ragioni del corteo dei precari del Coordinamento nazionale, con al fianco il sindacato Flc-Cgil, gli studenti della Rete, dell’Udu e l’Uds. Oltre 20mila manifestanti (secondo gli organizzatori, 5mila per la questura). Una «marcia» allegra e battagliera partita da Piazza della Repubblica, un passaggio a Piazza del Popolo per amplificare dal palco della libertà di stampa la protesta che non cessa, nonostante la soluzione-tampone dei contratti di disponibilità della Gelmini. È una misura che «ammazza i precari» - sottolinea Antonella Vaccaro, 38 anni, maestra precaria di Napoli, dal palco dell’Fnsi. E non sottrae critiche all’informazione: «Il vostro silenzio è stato assordante cari giornalisti - dice al microfono -. L’informazione nazionale titolava sulle escort mentre docenti e Ata in tutt’Italia si arrampicavano sui tetti e facevano lo sciopero della fame». Nunzia Torretta, collaboratrice scolastica, la sua rabbia l’ha messa per iscritto: «Mamma Rai dei precari non parli mai/ Ordina Silvio di tacere/ e tu disattendi il tuo dovere ». Antonino Geraci, 55 anni, insegnate di educazione fisica, diffonde la sua storia: «Da 27 anni precario e buttato sul lastrico».Mariella Tramontano di Napoli recita il verbo lavorare: «Io lavoravo bene e con passione/ tu ministro lavori male ma esegui bene/ egli lavorava con la escort e non alla Ford...». Continua a leggere!

sabato 3 ottobre 2009

LIBERTA' DI STAMPA: IN EUROPA MANIFESTANO PER NOI

ANSA.it, il portale dell'informazione
03 ottobre, 17:41

ROMA - E' cominciata con un minuto di silenzio per le vittime nel Messinese la manifestazione per la liberta' di stampa, indetta a Roma dalla Fnsi. "Siamo più di trecentomila", ha detto la federazione nazionale della stampa. In un clima di dibattito acceso tra maggioranza e opposizione sulla libertà di informazione, gruppi politici, associazioni, cittadini e blog si sono dati appuntamento in piazza del Popolo.
Presente anche Roberto Saviano, accolto da un fragoroso applauso. Circondato da guardie del corpo, vestito completamente di nero, lo scrittore è stato fatto accomodare in un camper dietro il palco. "Dà fastidio che tantissima gente di diversi orientamenti politici venga a manifestare per lalibertà d'informazione", ha detto il segretario del Pd, Dario Franceschini, replicando alle parole del premier Berlusconi che ha definito una farsa la manifestazione.
"Sarà una manifestazione serissima, altro che farsa. E Piazza del Popolo darà una risposta anche al presidente del Consiglio e alla maniera offensiva con la quale ha giudicato questa iniziativa e ha parlato dei giornalisti in termini di troppi farabutti", ha detto il presidente della Fnsi, Roberto Natale. "Libertà di stampa non vuol dire solo avere a disposizione decine di giornali ma anche avere tutte le notizie che meritano di essere pubblicate", ha detto Franco Siddi, segretario del sindacato unitario che ha poi invitato il presidente del Consiglio a "ritirare il ddl Alfano sulle intercettazioni" e "le cause intentate contro i giornalisti".
A partecipare, tra gli altri, anche la Cgil e la Fim-Cisl, i partiti dell'opposizione parlamentare, dal Pd all'Idv, ed extraparlamentare, Sinistra e Libertà, Rifondazione Comunista e Comunisti italiani. "Ma abbiamo chiesto a tutti che la manifestazione resti autonoma e quindi di non esporre simboli", ha precisato Natale.
Manifestazioni parallele si sono svolte in dodici città italiane ed europee, da Barcellona a Londra, mentre a Parigi la rivista Focus In ha organizzato una 'ronda' in place d'Italie per "sensibilizzare la popolazione sui rischi che sta correndo la stampa italiana". 'In Europa siamo tutti farabutti', era invece lo slogan sui cartelli esposti durante un sit-in tenutosi oggi a Bruxelles. A Londra, circa 300 italiani hanno manifestato di fronte alla sede della Bbc allo scopo di chiedere ai media internazionali di
vigilare sulla situazione italiana. Sul palco si sono date il cambio svariate personalità, tra cui Edward Davey, ministro degli Esteri del governo ombra dei conservatori che ha definito la situazione dei media italiani "anomala" rispetto al resto dei Paesi sviluppati Continua a leggere!

Ministro Gelmini, le spiego perché il problema è lei, la lettera di Piergiorgio Odifreddi

di Piergiorgio Odifreddi - Il Fatto Quotidiano
Ministro Gelmini, le spiego perché il problema è lei, la lettera di Piergiorgio Odifreddi
1 ottobre 2009

Signor ministro,

leggo (o meglio, mi hanno segnalato di leggere) su Il Giornale di famiglia del presidente del Consiglio che sabato scorso, alla sedicente Festa della Libertà organizzata dall'altrettanto sedicente Popolo della Libertà al Palalido di Milano, moderata (si fa per dire) dal condirettore dello stesso giornale, lei ha tuonato contro «l'intolleranza antisemita del superfluo matematico Piergiorgio Odi-freddi, ex docente baby pensionato», che ha osato restituire il Premio Peano «quest'anno assegnato a Giorgio Israel, ai suoi occhi colpevole di sionismo, ma soprattutto di essere consulente del ministro».
Lei ha poi continuato, con stile e in punta di fioretto, dicendo che «gli imbecilli non mancano mai», e che «le parole di Odifreddi denotano razzismo, incapacità al confronto e stupidità». E ha terminato allargando il discorso, assimilando il mio gesto alla «modalità tipica della nostra sinistra, quella di combattere il governo e Silvio Berlusconi a qualunque prezzo, a costo di insultare allo stesso tempo la maggioranza dei cittadini che lo votano». Mi permetta di rispondere nel merito alle accuse che mi rivolge, fingendo che esse siano in buona fede e dettate dall'ignoranza dei fatti. Naturalmente non posso dir nulla sulla mia imbecillità e stupidità, e mi fido del suo giudizio: in fondo, lei è un valente avvocato che ha superato una difficile abilitazione a Reggio Calabria, dopo una laurea nella vicina Brescia e un precedente passaggio da un liceo pubblico a uno privato, mentre io sono soltanto un modesto docente universitario che ha vinto facili concorsi da assistente, associato e ordinario nell'Università pre-Gelmini, ed è poi andato in pensione dopo 38 anni e mezzo di servizio (e non dopo una sola legislatura in Parlamento).
Ma non sono questi i motivi per cui io ritengo che la collaborazione con lei si configuri come una colpa, nè penso affatto che il governo di cui lei fa parte sia da combattere a qualunque prezzo: riconosco anzi, benchè dispiaciuto e vergognato, che Silvio Berlusconi abbia ricevuto una forte maggioranza e sia dunque democraticamente in diritto di governare il paese. Addirittura, pensi un po', vorrei che a farlo cadere fosse un giudizio elettorale sul suo operato politico, e non una campagna giornalistica sulle sue scopate con le escort: soprattutto quando questa campagna è spalleggiata dall'Avvenire, che ha usato ben altri pesi e misure per la pedofilia ecclesiastica e per la sua copertura da parte dell'allora cardinal Ratzinger. Il mio problema è proprio lei, signor ministro. E non tanto, o non solo, perchè ricopre una carica per la quale non ha la minima competenza, ma anzitutto e soprattutto per le innominabili motivazioni che hanno portato lei e la sua collega Mara Carfagna alla carica che ricoprite. Come vede, gli elettori che votano il suo partito o la sua coalizione non c'entrano proprio nulla, perchè non hanno eletto i ministri: c'entra invece la necessità etica di non collaborare con chi costituisce, nella Roma di oggi, l'analogo dei cavalli-senatori di Caligola nella Roma di ieri. Il professor Israel è naturalmente liberissimo di pensarla diversamente, ma lo sono anch'io di dissentire, e di non voler condividere con lui l'albo d'oro di un premio.
Se questa mia dissociazione vi turba, è perchè non conoscete nè la democrazia nè la storia, anche scientifica. Ad esempio, quando negli anni del maccartismo Edward Teller collaborò con la commissione governativa che revocò l'autorizzazione di sicurezza nucleare a Robert Oppenheimer, la quasi totalità dei colleghi si dissociò da lui e gli tolse il saluto, ostracizzandolo della comunità dei fisici: in quell'occasione avreste attaccato pure loro, come ora attaccate me? La domanda è retorica, ma l'esempio non è campato in aria: Teller era infatti uno scienziato guerrafondaio e iperconservatore, della stessa pasta del Von Neumann al quale Israel ha dedicato la compiacente biografia che ha appunto ricevuto il Premio Peano.
Ma ci sono altri motivi per dissociarsi da lui, oltre a quelli già accennati. Perchè, come ho detto espressamente nella mia lettera di rinuncia al premio, «le posizioni espresse da Israel in ambito politico, culturale e accademico sul suo blog, sul sito Informazione Corretta e in ripetuti interventi su Il Foglio e Il Giornale trascendono i limiti della normale dialettica, e si configurano come un pensiero fondamentalista col quale non intendo essere associato intellettualmente».
Capisco ovviamente che quei due giornali, insieme a Libero e all'ala destra del Corriere, si siano sentiti chiamati in causa e abbiano immediatamente fatto quadrato intorno a Israel e contro di me. Ma mi sembra singolare che proprio da loro, e da lei, vengano accuse di razzismo e di intolleranza: non siete forse voi, la vostra coalizione e il vostro governo, a fomentare l'odio nei confronti degli immigrati in generale, e degli islamici in particolare, con parole e azioni ben più violente della democratica e innocua restituzione di un premio al mittente?
Capisco anche, ma non accetto di giocarlo con voi, il subdolo gioco dell'equiparazione della critica a un ebreo come Israel, a un sito sionista come Informazione corretta, o a un governo israeliano come quello di Netanyau, con l'antisemitismo. E non lo accetto proprio perchè non sono razzista, e dunque non giudico a priori in base alla «razza» (ammesso che la parola abbia senso), ma a posteriori in base ai fatti: i razzisti veri sono altri, e cioè coloro per i quali tutti gli ebrei sono democratici, e tutti gli islamici fondamentalisti.
E invece ci sono ebrei fondamentalisti e islamici democratici: negarlo significa fare di ogni erba un fascio, e a me i fasci non piacciono, di qualunque «razza» siano. Mi piacciono invece molti ebrei democratici, da Amos Luzzatto a Moni Ovadia a Noam Chomsky, dei quali sono amico, e sto benissimo anche con ebrei ortodossi come il premio Nobel per l'economia Robert Aumann. Sono i fondamentalisti che non mi piacciono, e se questo significa non essere simpatico a certa gente, compresa lei, sopravviverò bene ugualmente. Anzi, molto meglio che se fossi simpatico a loro e a lei.
di Piergiorgio Odifreddi (da Il Fatto Quotidiano 1 ottobre 2009) Continua a leggere!

giovedì 1 ottobre 2009

CARO PAPI NON TI VOGLIAMO. A BENEVENTO I DOCENTI NON VOGLIONO BERLUSCONI

corriere del sannio
Pubblichiamo le reazioni dei docenti beneventani alla notizia del premier a Benevento




Le precarie di Benevento,
“Caro papi, non ti vogliamo…”
Ecco come hanno reagito le precarie quando sono venute a conoscenza della visita di Berlusconi a Benevento.
“Abbiamo appreso che il 10 ottobre arriverà a Benevento, con la sua infinita schiera di cortigiani e di veline, Noi, caro Papi non la vogliamo.
Siamo sei insegnanti precarie da ormai un mese accampate con le tende fuori al provveditorato come gesto estremo di protesta contro i tagli e i licenziamenti alla scuola. Siamo anche salite sul tetto per 10 giorni, purtroppo non a prendere il sole, ma per cercare di far sentire ancor più forte la nostra rabbia nei confronti del suo ministro MariaStella Gelmini, che pur di non studiare andò a Catanzaro dove gli esami di abilitazione in quel periodo si pagavano e regalavano.
Siamo sei insegnanti e il fatto che siamo tutte donne sappiamo che in lei suscita una certa fribillazione che, quando va bene, scaturisce solo in cattiva ironia: peccato che noi non siamo in vendita, non vogliamo fare nè le ministre nè le deputate, ma vogliamo semplicemente poter lavorare dignitosamente come abbiamo sempre fatto negli ultimi 10 anni.
Ed invece per lei e la ministra Mariastella Gelmini della scuola si può anche far a meno.
Per trovare i soldi per mandare i nostri soldati a morire in Afghanistan, per finanziare gli abusi edilizi e le cementificazioni selvagge, per coprire gli sperperi di denaro pubblico, da qualche parte si dovrà pur tagliare: ecco allora che si ricorda della scuola!
Certamente per chi ha speculato e si arricchito in questi anni e ha pensato bene di nascondere i suoi miliardi nei paradisi fiscali e intestare lì i suoi yacht, le sue ferrari e i suoi jet privati, c’è subito pronto uno scudo fiscale per non far pagare loro le tasse come a noi comuni mortali.
Per difendere i loro privilegi, colpisce e taglia la scuola, il sapere, la cultura, i nostri figli.
Ma forse non è un caso, perchè saibene che il suo potere e il suo consenso si fondano indissolubilmente su quel male che ogni giorno noi combattiamo: l’ignoranza. Per fare le veline e i tronisti, per mentire ed imbrogliare, per corrompere e arricchirsi, non serve certo conoscere Socrate o Manzoni. Perchè dunque annoiare i nostri figli con la storia, la filosofia, la matematica o la fisica?
Ma forse tutte queste parole secondo lei sono anche superflue e sprecate.
Siamo entrambi sulle barricate, ma su due sponde diverse.
Lei a garantire i privilegi, noi a difendere i diritti.
Lei a diffondere ignoranza e servilismo, noi a insegnare saperi e dignità.
Lei dalla parte del denaro, noi dalla parte dell’umanità.
Per questo a Benevento non la vogliamo e non avremo nessun timore a dirlo .
Potraà schierare migliaia e migliaia di forze dell’ordine pur di non ascoltare la nostra voce, ma noi non molleremo.
Per questo, per dare ancor più forza alla nostra rabbia, facciamo un appello a tutte le forze sociali, ai movimenti, alle comunità , all’opposizione politica e sociale, l’opposizione reale e non quella dormiente nelle aule parlamentari, per una manifestazione di piazza contro le politiche antipopolari del governo Berlusconi”. Continua a leggere!

PRECARI: ADDIO AL POSTO FISSO

IL DECRETO SALVA-PRECARI, SALVA SOLTANTO LA PRECARIETA'. COME POTETE CONSTATARE, LEGGENDO I COMUNICATI-STAMPA DEI VARI SINDACATI, SPESSO LE POSTILLE CHE SI RIFERIVANO AL LAVORO A TEMPO INDETERMINATO ED AGLI SCATTI DI ANZIANITA', COME SUCCEDE PER I DOCENTI DI RUOLO, MA SOPRATTUTTO AI DOCENTI DI RELIGIONE, PUR NON ESSENDO DI RUOLO. EBBENE QUESTE DUE POSTILLE SONO MIRACOLOSAMNETE SCOMPARSE, IN UN PRIO TEMPO, ABBIAMO PENSATO CHE, PROBABILMENTE LA MINISTRA, IN UN RARO MOMENTO DI UTILIZZO DEL CERVELLO CI AVESSE RIPENSATO, MA PARE PROPRIO CHE HA PERSO UN'OCCASIONE PREZIOSA. INTANTO ALCUNI SINDACATI CANTANO VITTORIA.
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01 ottobre 2009 - Lalla
Presi dalla gioia di presentare ai docenti senza un posto di lavoro il gioiellino del provvedimento salva precari, alcune organizzazioni sindacali non fanno cenno allo scempio che, a danno dei precari tutti, è stato scritto nel Decreto Legge 25 settembre 2009, n. 134, ossia l'impossibilità di trasformare i contratti a tempo determinato in rapporti di lavoro a tempo indeterminato.
La formulazione del decreto è questa:
"All'articolo 4 della legge 3 maggio 1999, n.124, dopo il comma 14 e' aggiunto, in fine, il seguente: «14-bis. I contratti a tempo determinato stipulati per il conferimento delle supplenze previste dai commi 1, 2 e 3, in quanto necessari per garantire la costante erogazione del servizio scolastico ed educativo, non possono in alcun caso trasformarsi in rapporti di lavoro a tempo indeterminato e consentire la maturazione di anzianita' utile ai fini retributivi prima della immissione in ruolo.»"
Questo significa che le sentenze dei ricorsi già avviati per trasformare il rapporto di lavoro da determinato ad indeterminato o per ottenere aumenti di stipendio legati all'anzianità di servizio sembrano essere state scritte ancor prima di essere discusse.
Il tutto in barba al contratto collettivo nazionale, il quale afferma all'art. 40 per i docenti e 60 per il personale ata: "3. Il rapporto di lavoro a tempo determinato può trasformarsi in rapporto di lavoro a tempo indeterminato per effetto di specifiche disposizioni normative."
Disposizioni normative che come si vede si è ben lontani dal voler predisporre, anzi il ministro vede nella possibile assunzione dei docenti precari lo sfacelo della scuola italiana, come sottolineato in Gelmini: se assumo i precari, la scuola fallisce Continua a leggere!